Se da un lato c’è chi sceglie di disfare un castello per costruirne uno nuovo, dall’altro c’è chi invece continua, anno dopo anno, ad aggiungere un tassello progettuale di visione e contenuto alle proprie attività. È il caso di Annalisa Testa, giornalista di moda e lifestyle, amante del bello, imprenditrice e mamma, che si accinge a festeggiare i cinque anni della Como Lake Cocktail Week. Insieme ad un team affiatato e giovane (se non giovanissimo), e grazie alla complicità delle sempre più numerose strutture affacciate sul Lago di Como e presenti nel circondario, dal 1 al 9 luglio 2024 va in scena una delle kermesse più partecipate e di successo del settore miscelazione.
Come è giusto che sia, anche quest’anno i luoghi in cui si svolge la manifestazione sono aumentati, arrivando ad essere trentacinque location tra hotel, ristoranti stellati e streetbar, pronti ad accogliere una serie diversificata di eventi e guest shift con partecipazioni anche internazionali. Il tema di questa nuova edizione è Fantastic Classic, ovvero un viaggio indietro nel tempo per riscoprire con l’aiuto degli esperti, i grandi classici della miscelazione, i veri protagonisti della così chiamata Golden Age.
«Le derive della moda e il passare del tempo hanno fatto riemergere alcuni dei cocktail I.B.A. più famosi, riportando in auge i drink dimenticati», afferma Annalisa «È a partire da questa tendenza che la Como Lake Cocktail Week ha scelto il tema di quest’anno, per ridare vita alla storia del cocktail, racchiusa nelle grandi opere di letteratura di autori come Jerry Thomas, Harry MacElhone, David A. Embury e Harry Craddock». Uno slancio in più per gli amanti di Martini e Negroni, Boulevardier, Gimlet e Sazerac, Tom Collins, Sidecar, Rusty Nail nonché per quei never ending classic quali French 75, Bellini e Champagne Cocktail che tutti, ciclicamente, non manchiamo di ordinare anche solo come celebrazione o brindisi di un’icona.
Considerando che (forse) la stagione estiva sembra finalmente essere arrivata, sono tutte referenze che perfettamente si sposano con il grande caldo, la brezza del lago e le splendide terrazze con vista della zona. A partire da Villa d’Este che, oltre a ospitare ancora una volta il Grand Opening del 2 luglio, quest’anno partecipa con il suo Ceccato Garden Bar. Riaperto a marzo dopo un completo restyling, questo nuovo indirizzo di fine causual dining, ha messo in risalto il bellissimo giardino all’italiana affiancato alla passeggiata del Lungolago, svecchiando gli arredi ma preservando l’atmosfera delle vacanze di villeggiatura.
Poi il Mandarin Oriental, il Lago di Como, il Grand Hotel Tremezzo e Passalacqua, da poco proclamato miglior hotel al mondo per la classifica The World’s 50 Best Hotels 2023. A seguire, MUSA Lago di Como di Sala Comacina, il Grand Hotel Victoria di Menaggio, Vista Lago di Como, il cinque stelle di Como affacciato su Piazza Cavour, il Villa Serbelloni di Bellagio, il Grand Hotel Imperiale di Moltrasio, il Filario Hotel & Residences di Lezzeno (di cui avevamo parlato anche noi), Il Sereno di Torno, Villa Lario di Pognana, il Palace Hotel e la Terrazza 241 dell’Hilton Lake Como, fino al rinnovato Kincho, nel giardino dello Sheraton Lake Como.
È qui che quest’anno avrà luogo la Cocktail Competition legata alla manifestazione. Come si evince, una scena bar caratterizzata sostanzialmente da grandi hotel, intenti ad un’apertura spesso oltre la sola stagionalità, e con uno standard di servizio e raffinatezza tra i più alti d’Italia. A queste realtà si aggiunge un sottobosco di partecipazioni decisamente meno blasonate ma con una proposta non meno concreta, un pubblico affezionato, una qualità apprezzata e risaputa oltre che una dimensione decisamente più ingaggiante e partecipata.
Ne sono un esempio l’ormai più che trendy Una Finestra sul Lago, con la sua vista incredibile dall’alto e le sue frequentazioni super chic e particolarmente Vip, l’Onda a Cernobbio, lo Scalo Craft Drink di Cremia, La Piazzetta, il nuovo Terrazza Olmo di Vincenzo Dascanio, il Fresco Cocktail Shop, il ristorante Da Pietro con il suo PopUp appena rinnovato. Ancora, il Vintage Jazz, Krudo, The Brothers Cafe, Hemingway Cocktail Bar, Figli dei Fiori e lo Spirit Cafè & Cocktail Room, tutte realtà più cittadine e meno legate al turismo, che non saranno da meno nell’intrattenere la clientela del posto e i curiosi in visita, con diverse serate di degustazione, piccole masterclass e guest di bartender da tutta Italia.
Non solo cibo a nutrire le economie di un luogo quindi ma, oltre al turismo, Como Lake Cocktail Week riconferma la volontà delle diverse economie locali a differenziarsi e farsi conoscere. Tanto agli occhi di un pubblico nuovo per il territorio, quanto ad una clientela di sempre più resident, diversificando la propria offerta, e comunicandola al grande pubblico. A partire dall’apertura agli esterni di giardini, terrazze e hotel bar che non sempre sono agevolati verso la clientela che non è ospite della struttura, fino ad arrivare a un consolidamento vero dei singoli rami di business. Un’operazione fondamentale per costruire uno zoccolo duro di clientela, creare credibilità, perforare nuovi ambienti e, chiaramente, fortificare la propria offerta.
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Immagini by Como Coktail Week