Joe Biden, il candidato del partito democratico alle elezioni statunitensi di novembre, è risultato positivo al Coronavirus. L’attuale presidente ha sintomi lievi, ha completato il ciclo vaccinale e continuerà a lavorare dalla sua residenza privata, nel Delaware, ma è stato costretto a interrompere il tour elettorale di questa settimana. La positività al tampone, stando alla portavoce di Biden, Karine Jean-Pierre, è stata rilevata dopo il suo primo intervento pubblico a Las Vegas.
I’m sick
— Joe Biden (@JoeBiden) July 17, 2024
Nel frattempo, alcuni dei più autorevoli organi di stampa internazionali ritengono che Joe Biden sia più incline a valutare un’uscita di scena, che dipenderà solo dalla sua volontà. Secondo il New York Times, negli ultimi giorni il presidente è diventato più «ricettivo» ad ascoltare le argomentazioni a sostegno della sua rinuncia alla candidatura. «Almeno in privato – scrive il NY Times – sta assumendo una mentalità più aperta rispetto a quella della settimana scorsa, quando si scagliò contro un certo numero di democratici della Camera che lo spingevano a farsi da parte».
La presunta svolta sarebbe avvenuta dopo che il senatore Chuck Schumer e il deputato Hakeem Jeffries, leader del partito democratico al Congresso, hanno espresso a Biden le loro preoccupazioni in merito alla sua rielezione.
«Il presidente ha detto a entrambi i leader che è il candidato del partito, che ha intenzione di vincere e non vede l’ora di lavorare con entrambi per approvare la sua agenda dei “cento giorni” per aiutare le famiglie lavoratrici», ha spiegato Andrew Bates, portavoce della Casa Bianca. Le posizioni di Schumer e Jeffries, però, non sono isolate. Ad esempio, l’ultimo ad aver chiesto pubblicamente a Biden di ritirarsi è stato Adam Schiff, tra i più importanti deputati democratici.
Secondo un sondaggio dell’Associated press (Ap), quasi i due terzi dei democratici sostiene che Joe Biden debba farsi da parte e permettere al partito di nominare un nome diverso. Stando a un’indiscrezione della Cnn, l’attuale presidente ha parlato con i suoi consiglieri delle possibilità di vittoria di Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti.
Intanto, al terzo giorno della convention nazionale del partito repubblicano a Milwaukee, il senatore dell’Ohio J.D. Vance ha tenuto il suo primo discorso da quando Donald Trump l’ha scelto come vicepresidente: «Alla gente di Middletown, Ohio, e a tutte le comunità dimenticate di Michigan, Wisconsin, Pennsylvania e Ohio, e a ogni angolo della nostra Nazione, prometto questo: sarò un vicepresidente che non dimenticherà mai le sue origini», ha detto.
«Dall’Iraq all’Afghanistan, dalla crisi finanziaria alla Grande Recessione, dalle frontiere aperte alla stagnazione dei salari: le persone che governano questo Paese hanno fallito e falliranno ancora. Questo, ovviamente, fino a quando non è arrivato un ragazzo di nome Donald J. Trump. Il presidente rappresenta l’ultima, migliore speranza dell’America per ricostruire», ha aggiunto Vance.
Donald Trump, che lunedì è riapparso in pubblico per la prima volta dopo l’attentato di sabato scorso, accetterà formalmente la candidatura durante un discorso in programma oggi, giovedì 16 luglio, in prima serata.