Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rilasciato alla Cbs la sua prima intervista da quando, il 21 luglio, si è ritirato dalla campagna elettorale per le elezioni presidenziali di novembre 2024. Biden ha detto di non avere «nessun problema serio» di salute, spiegando di aver rinunciato alla corsa per la rielezione perché temeva che la battaglia nel partito democratico sulla sua candidatura sarebbe stata una «vera distrazione» nel confronto con Donald Trump.
Biden ha attribuito il ritiro alle pressioni interne al suo partito, senza scendere nel dettaglio, ma nominando Nancy Pelosi, l’ex speaker della Camera che tutti i media americani hanno individuato come la vera organizzatrice della campagna di pressione contro il presidente. «Ho pensato che se fossi rimasto, quello sarebbe diventato il tema principale e allora lei», ha detto a Robert Costa di “Cbs Sunday Morning”, «mi avrebbe chiesto oggi perché Nancy Pelosi ha detto questo, perché ha fatto questo o fatto quello, e ho pensato che alla fine sarebbe stata una vera distrazione».
Il presidente ha spiegato che prima del suo ritiro lui e Donald Trump erano «testa a testa» nei sondaggi e che le elezioni sarebbero state vinte o perse di pochissimo. Ma molti senatori e deputati democratici hanno iniziato a temere che la scarsa popolarità di Biden avrebbe potuto danneggiare le loro elezioni nei seggi alla Camera e al Senato, ha detto. «Alcuni dei miei colleghi Democratici nella Camera e nel Senato pensavano che li avrei danneggiati nelle loro elezioni», ha detto Biden.
Parlando invece del suo stato di salute, Biden ha ribadito di stare bene e di non avere «nessun problema serio» di salute. Ha detto però che durante il disastroso dibattito presidenziale di Atlanta del 27 giugno, che ha fatto cominciare le discussioni sul suo ritiro, era malato. «Guardi, ho avuto una giornata brutta, davvero brutta perché stavo male. Ma non ho problemi seri», ha detto. La decisione di ritirarsi è stata presa nella sua residenza estiva di Rehoboth Beach. Unico rimpianto: non aver venduto bene agli americani quello che ha fatto per le infrastrutture, grazie al programma bipartisan da mille miliardi che garantirà la costruzione di strade, ponti, aeroporti e ferrovie in tutto il Paese. «Il più grande errore che abbiamo fatto è non aver messo cartelli che dicevano: “Lo ha fatto Joe”».
«Quando ho fatto la prima campagna elettorale, pensavo che sarei stato un presidente di transizione», ha spiegato Biden. «Ma le cose si sono mosse così rapidamente, e non è successo». Per questo aveva deciso di cercare la rielezione, nonostante i suoi 81 anni. A spingerlo è stata l’agenda suprematista bianca di Trump. «Ogni volta il Ku Klux Klan è stato coinvolto, indossavano i cappucci per non essere identificati. Sotto la sua presidenza (di Trump, ndr) sono usciti allo scoperto, sapendo di avere un alleato. Io la vedo così. Sapevano di avere un alleato alla Casa Bianca», ha detto.
Alla fine, ha comunque deciso di ritirarsi per amore dell’America, perché «dobbiamo, dobbiamo, dobbiamo sconfiggere Donald Trump». Ora Biden ha detto di essere pronto a fare tutto quello che sarà necessario per far vincere le elezioni a Kamala Harris e al suo candidato vicepresidente Tim Walz, definendoli «una grande squadra».