Bucato l’Iron DomeL’attacco di Hezbollah contro una base militare israeliana

Droni partiti dal Libano hanno colpito un sito dell’Israel Defense Force a Binyamina, a circa trenta chilometri a sud di Haifa. Sono rimasti uccisi quattro soldati, più di sessanta i feriti. È il più grave nell’ultimo mese. Intanto, due carri armati israeliani hanno fatto irruzione in una base Unifil

(AP Photo/Leo Correa)

Quattro soldati sono stati uccisi e più di sessanta sono rimasti feriti in un attacco con i droni contro una base militare nel nord di Israele, vicino a Binyamina, a circa trenta chilometri a sud di Haifa. Hezbollah ha rivendicato l’attacco, che ha preso di mira un campo di addestramento della Brigata Golani dell’Israel Defense Force. Il gruppo armato ha fatto sapere che lo «sciame di droni» è una risposta ai raid israeliani nel sud del Libano e a Beirut di giovedì.

Si tratta del più grave attacco da quando il mese scorso Israele ha intensificato i raid contro Hezbollah. Inoltre, i precedenti attacchi di Hezbollah si erano concentrati soprattutto vicino al confine col Libano, più a nord. E di solito il sistema anti-missili di difesa aerea israeliano, impedisce che droni lanciati dal Libano colpiscano basi militari e che ci siano così tanti feriti o morti. Questa volta l’Iron Dome invece è stato «bucato».

L’attacco è stato compiuto intorno alle 19 locali di domenica 13 ottobre. Secondo le prime informazioni, Hezbollah avrebbe lanciato due droni armati di esplosivi. Uno è stato rintracciato e abbattuto. Il secondo è invece sarebbe stato perso dai radar.

I dettagli sono ancora scarsi, ma sembra che molti dei feriti in quel momento si trovassero nella sala mensa comune e siano stati colti completamente di sorpresa. Le immagini che circolano sui social media sembrano mostrare una mensa vuota con un buco nel tetto. Un soldato ha raccontato al giornale israeliano Haaretz che le sirene che suonano solitamente in questi casi non si sono attivate al momento dell’attacco. In quel momento i soldati avevano già finito di cenare e sarebbero stati presenti solo gli addetti alla cucina.

Nel frattempo, l’aeronautica militare israeliana nella notte ha lanciato un attacco contro una scuola nel centro di Gaza, utilizzata per ospitare i palestinesi sfollati, uccidendo almeno quindici persone. Secondo l’Idf si tratta di un «attacco mirato» contro un centro di controllo di Hamas.

Proseguono anche le operazioni militari israeliane nel sud del Libano. Domenica pomeriggio l’Onu ha accusato Israele di una «evidente violazione» del diritto internazionale, dichiarando che due carri armati israeliani hanno fatto irruzione in una postazione dell’Unifil, la missione delle forze di pace nel sud del Libano, sfondandone il cancello. Nello stesso giorno, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva chiesto il ritiro «immediato» dei soldati dell’Onu dal Libano, accusandoli di «fornire uno scudo umano ai terroristi di Hezbollah».

 

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