RingraziamentoIl Thanksgiving alla milanese di Peck

La gastronomia meneghina celebra la più americana delle feste con un menu dedicato, protagonista immancabile il tacchino

Thanksgiving Day @Peck

La famiglia riunita a tavola e il grande tacchino arrosto pronto per essere affettato e distribuito nei piatti. Una breve preghiera e poi il via alla festa. La Festa del Ringraziamento, appunto. È una sequenza ricorrente in tantissimi film americani, che hanno finito per rendere familiare anche dalle nostre parti una celebrazione in realtà del tutto estranea alla nostra cultura e alla nostra tradizione: la più tipica festività made in Usa, che affonda le sue radici in avvenimenti di oltre quattrocento anni fa. E che oggi si incrocia con un’altra tradizione, questa tutta milanese, ma comunque ultracentenaria: quella della raffinata gastronomia di Peck. Chi è abituato a celebrare le feste “nostrane”, dal Natale alla Pasqua, con il sapore delle creazioni di Peck, da oggi ha una nuova occasione per portare in tavola il gusto della più famosa boutique del gusto di Milano.

Nel novembre 1621 i Padri Pellegrini festeggiarono il primo Thanksgiving, rendendo grazie per il secondo raccolto in terra americana. In fuga dall’Inghilterra, nel 1620 centodue pionieri si imbarcarono sulla Mayflower e arrivarono sulle coste di quello che oggi è il Massachusetts per fondarvi la prima colonia inglese. Dalla madrepatria avevano portato i semi dei prodotti che erano abituati a coltivare, ma il raccolto risultò misero. Tanto che quasi la metà di loro non sopravvisse all’inverno.

Ad aiutarli furono i nativi americani che insegnarono ai nuovi arrivati quali prodotti coltivare e quali animali allevare: a cominciare dal mais e dai tacchini. Un anno dopo i coloni poterono riunirsi per ringraziare Dio (e gli abitanti del luogo) per l’abbondanza ricevuta e festeggiare con un pranzo a base di tacchino e zucca, ma anche di altre carni bianche, cervo, molluschi, pesci, mais, torte di cereali e frutta secca. La festa venne poi ripetuta ogni anno, e tuttora si celebra.

Oggi questi quattrocento anni di storia americana, dicevamo, si fondono con i quasi centocinquanta anni di uno dei simboli della tradizione e della storia, non solo culinaria, di Milano. Quest’anno infatti Peck ha deciso di aprirsi alla cultura, al costume e al gusto d’oltreoceano, offrendo dal 23 novembre al primo dicembre un menu speciale, tutto improntato alle classiche ricette della Festa del Ringraziamento.

L’insegna di Peck debutta a Milano nel 1883 per iniziativa di un salumiere di Praga: Francesco Peck. E da allora diventa per i milanesi sinonimo di eccellenza gastronomica, ma anche di festa. Il negozio è frequentato tutti i giorni dell’anno, ma è alla domenica e nelle festività che un gran numero di milanesi vuole arricchire la tavola con una prelibatezza acquistata nella bottega di via Spadari. E Peck diventa un appuntamento fisso a Natale, Capodanno e Pasqua. Nel 2013 l’azienda viene acquisita dalla famiglia Marzotto che consolida il brand ma lo amplia anche in chiave internazionale con nuove iniziative e con l’apertura a culture e tradizioni di altre parti del mondo. Ed è così che nasce la proposta tutta americana di quest’anno.

L’idea è quella di dare spazio a una “contaminazione” di gusti che in qualche modo la clientela di Peck aveva già indicato e sollecitato negli anni scorsi con le crescenti richieste di ricette legate al Ringraziamento, a cominciare, ovviamente, dal tacchino. Da qui lo spunto per creare una proposta gastronomica dedicata alla festività americana attraverso un menu studiato in modo da permettere a ognuno di selezionare le portate più gradite e di realizzare un pranzo costruito secondo il proprio gusto. Il tutto sempre con la garanzia del costante livello della qualità offerta, sia in termini di selezione della materia prima, sia nella lavorazione delle preparazioni, realizzate dalle mani esperte dei cuochi impegnati con estrema professionalità e gusto creativo nelle cucine di Peck.

@Peck

La Festa del Ringraziamento cade al quarto giovedì del mese di novembre: quest’anno il 28. L’offerta sarà dunque disponibile da sabato 23 novembre a domenica 1 dicembre (il negozio in via Spadari rimarrà aperto nelle domeniche 24 novembre e 1 dicembre) e sarà possibile acquistare le pietanze in negozio, secondo la consueta modalità, o farsi spedire a casa quanto desiderato (attraverso ordine telefonico o via mail [email protected]). Ma si potrà anche degustare i piatti del Giorno del Ringraziamento ai tavoli del Piccolo Peck, scegliendoli da una selezione dedicata al bistrot interno.

Per quanto riguarda il Giant Turkey, il “supertacchino” protagonista principe del menu, sarà possibile richiedere delle porzioni oppure averlo intero, in tutta la sua magnificenza, ordinandolo però una settimana prima, viste le lunghe tempistiche di preparazione. In abbinamento è stata studiata anche una wine list, con selezioni mirate a esaltare le ricette proposte.

Il tacchino, si sa, è l’indiscusso simbolo gastronomico del Giorno del Ringraziamento e rappresenta la portata principale sulle tavole delle famiglie americane. Logico quindi riservargli un ruolo da protagonista, affiancandolo però ad altre pietanze che strizzano l’occhio agli Stati Uniti e che rendono più ampio il ventaglio delle scelte. Sua maestà il Giant Turkey viene dunque farcito con il classico ripieno di carne Peck, esaltato dalle note autunnali donate da castagne, prugne e mele. Il tutto avvolto in un morbido manto di lardo, rigorosamente Peck. Una ricetta che prevede una lunga lavorazione e un’accurata cottura, di oltre dodici ore in forno. Ad accompagnarlo ecco la tipica salsa Cranberry (mirtillo rosso), che esalta il gusto della farcitura attraverso la sua nota acidula. In alternativa una salsa di mele renette o la salsa gravy, ottenuta dal fondo di cottura della carne.

Il menu è poi arricchito dal prosciutto cotto al forno con glassa di albicocche e senape. Una ricetta tipica che prevede dei tagli diagonali sulla parte grassa superiore del prosciutto, nelle due opposte direzioni, a creare dei rombi nei cui interstizi inserire i chiodi di garofano. In cottura il prosciutto viene spennellato continuamente con il nettare di albicocche. Viene infine glassato ad alte temperature con uno sciroppo di albicocche, Bourbon e senape. Per un risultato ottimale è necessario fare riposare a fine cottura e servire il prosciutto tiepido, tagliato al coltello.

Non possono poi mancare contorni come la baked potato, patata dolce americana cucinata con bacon e fonduta di Comté, oltre a un flan di spinaci e zucca e ai cavolini di Bruxelles saltati al bacon. Sono stati anche pensati dei primi, come la crema di zucca, nocciole e cipolle caramellate e la crema di castagne, in un inno all’autunno e ai suoi meravigliosi prodotti.

A concludere un omaggio alla tradizione dolciaria americana con la classica apple pie, in cui mele e cannella sono avvolti da una friabile e burrosa crosta di pasta brisé. La lenta e accurata cottura, con le mele che cuociono all’interno del guscio, rende il frutto fondente e avvolgente, in un morso di delizia. E alla fine un ringraziamento sarà inevitabile.

Thanksgiving Day @Peck

Peck
Via Spadari, 9 – Milano

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