Mondiale
Ieri ho messo questo programma, Camillo viene letto in tutti e cinque i continenti
28 febbraio
Capezzone
“Il programma dell’Unione è lungo, cupo e in buona parte incompresibile, come la canzone di Anna Oxa a San Remo”
28 febbraio
Stern, Michael Stern
Il fantastico ospite americano del Cav., un super-Jannuzzi che sbarcherà con lui sull’Intrepid
28 febbraio
Tom e Jerry sono una cospirazione ebraica
Non è una battuta, è l’ultimo delirio proveniente dai fascisti islamici di Teheran. L’ha detto il consigliere culturale del Minstro dell’Istruzione iraniano (ripreso da Memri)
28 febbraio
Galloway
“Questo incidente (quello delle vignette, ndr) è peggiore degli attacchi dell’11 settembre e degli incidenti a Londra del 7 luglio”
(grazie a Wellington)
28 febbraio
“Molto documentato”
Marino Smiderle sul Giornale di Vicenza dedica una pagina intera a CONTRO L’ONU. Solitamente metto nel titolo le frasi un po’ negative. Questa, “molto documentato”, è la più negativa. Grazie.
27 febbraio
Europa recensisce Dalla Parte degli Angeli con favore
Però online non c’è
27 febbraio
Superpippo
Articoletto vintage, anno 2001, sul più grande di tutti, tornato ai suoi livelli
“Caro Luca, finalmente si parla di calcio. Lo sai no? Il campionato lo vincerà la mia Juventus, ma io sono triste lo stesso perché abbiamo perso il più forte giocatore del mondo. Non è Zidane. No, quello è bravino ed elegante ma il più forte giocatore del mondo è Pippo Inzaghi. Aspetta. Fermati. Non urlare. Provo a spiegarmi. Segnare un gol a 6 centimetri dalla porta è un’arte. Non è semplice, infatti gli altri non ci riescono. Gli altri calciano da 30 metri e indirizzano la palla giusto nell’angolino. Sai che bravura. E che ci vuole? Basta provare e riprovare in allenamento. I parvenu del calcio vanno in visibilio per quei tiri arcuati che girano girano girano e poi superano il portiere. I tifosi si spellano le mani ma, se ci pensi bene, sono gesti tecnici scontati. Tutti si allenano per fare gol così. Pippo se ne frega di queste sovrastrutture. Lui sta lì, famelico, pronto a catapultarsi col suo fisico di gomma verso il pallone. Con la nuca, col ginocchio, col tallone, con l’anca, con uno stinco, stai certo che l’ultimo tocco è il suo. Non sono neanche gol di rapina i suoi, sono gol di scippo. Ci vogliono rapidità, scaltrezza, imbroglio, capacità di cogliere di sorpresa la vittima. Pippo è una mosca tse tse, corre, capitombola, si aggrappa, spinge, ruba palla, è scoordinato. Io lo amo”.
Max, ottobre 2001
Attenzione, si ride
Editoriale del New York Times di oggi, uno di quelli che dànno la linea del giornale.
Titolo: “La vergogna delle Nazioni Unite”
Prima riga: “Quando si parla di riformare le disgraziata commissione diritti umani dell’Onu, John Bolton ha ragione”
Seconda riga: “E il segretario generali Kofi Annan ha torto”
Terza riga: “E i principali gruppi internazionali in difesa dei diritti umani hanno poco saggiamente preferito un consenso multilaterale e lo hanno anteposto al loro dovere di combattere nel modo più forte possibile per la protezione dei diritti umani”.
Quarta riga: e ne è venuta fuori “…una disgustosa farsa, che copre un’inaccettabile status quo”.
Dalla quinta in poi: Some of the world’s most abusive regimes have won seats on the Human Rights Commission and used them to insulate themselves from criticism. Current members include Sudan, which is carrying out genocide; Nepal, whose absolute monarch has suspended basic liberties; and Saudi Arabia, where women have few rights. All are gross violators of the Universal Declaration of Human Rights, the commission’s founding document. Ideally, violators of the declaration should be barred from the new Human Rights Council, which would succeed the commission”.
E così via, con varie definizioni “patetico”, “vergognosa charade” eccetera. Non mi trattengo.
26 febbraio
Legalizzatela
Il vice direttore delle pagine degli editoriali del Wall Street Journal a proposito della droga
26 febbraio
Tutti i segreti del Caimano
Sgup del Foglio
25 febbraio
Diciamo che ad Aldo Grasso è piaciuto
Dalla Parte degli Angeli recensito mooolto bene dal prof. Aldo Grasso sul Corriere della Sera. (Grazie)
America: un’Inchiesta che Aiuta a Capire
A FIL DI RETE di Aldo Grasso
Finalmente un reportage fatto bene, come si deve. A dimostrazione di quanto siano illusorie e pretestuose le discussioni sulla tv di qualità, sulla tv educativa, sulla tv del servizio pubblico. Quando un corrispondente Rai, in carico alla prestigiosa sede di New York, sarà in grado di offrirci una simile inchiesta ci dichiariamo pronti a parlare male dei reality, per intanto. Per intanto abbiamo fatto tesoro di Dalla parte degli angeli. Dove va la Neo-America di Stefano Pistolini, Christian Rocca e Francesco Bonami, regia di Massimo Salvucci (La7, giovedì, ore, 21,40). Sotto la metafora del viaggio, gli autori (di cui due, Rocca e Bonami, in video) cercano di porsi le domande che tutti s’illudono di porsi: cos’è l’America dei giorni nostri? Un Paese che raffigura i pregi e i difetti dell’Occidente moderno oppure solo una nazione come le altre? Bush è la feccia del mondo? In realtà, la domanda che il documentario si pone è ben altra: perché gli italiani sono così antiamericani? Da dove nasce il loro pregiudizio? Non sarebbe il caso di capire perché questo popolo continua a sentirsi «dalla parte degli angeli»?
Per sfatare i luoghi comuni bisogna entrare in questi luoghi, voltarli come un guanto, provare a raccontare l’Odissea di una nazione che ha capito che non esiste più un’Itaca cui approdare. Attraverso interviste ai giornalisti David Brooks del NY Times e Christopher Hitchens di Vanity Fair , ai direttori del New Republic Peter Beinart e del Weekly Standard Bill Kristol, a politologi come Norman Podhoretz e David Frum, a politici come Joe Lieberman (compagno di Gore nella corsa elettorale del 2000) e John Podesta (capo dello staff della presidenza Clinton), a Roberta Smith, critica d’arte del NY Times , alla responsabile della quadreria del Pentagono, a Philip Nobel, davanti alle macerie di Ground Zero, ebbene attraverso queste interviste si scopre quanto sia ridicola la distinzione che amiamo fare (esistono due Americhe, una buona e una cattiva e in questo momento sta prevalendo la seconda), quanto siano fallaci le nostre convinzioni in proposito. Speriamo in una replica.
www.corriere.it/grasso
25 febbraio
Il Giornale recensisce Dalla Parte degli Angeli
Con benevolenza e una punta di critica (Grazie)
25 febbraio
Rep. fenomenale
Titolo: “Il presidente di Cassazione: dal premier delirio di persecuzione”
Commento di D’Avanzo, titolo: “La nuova strategia dei pm: sfuggire alla rissa col premier”.
25 febbraio
6,499,739,054
Alle 18.34, questo era il numero degli abitanti della Terra.
24 febbraio
La sfortuna di Red Car
Il Kaplan neocon, quello vero, oggi ha scritto questo articolo per New Republic dal tiolo “The case for staying in Iraq”. Mentre, intervistato dall’Espresso di oggi dice: “Hanno vinto i neocon”.
24 febbraio
Dalla parte di Condor
Intervistato da Luca Sofri, ieri, su radiodue.
24 febbraio
Anche Rondolino
Si candida con la Rosa nel Pugno, l’unico partito vivo d’Italia. E con lui anche Marco Bellocchio, Luciano Cafagna e i diessini transfughi. Senza la vergognosa legge discriminatoria che li obbliga a chiudere oggi le liste, cioè molto prima di tutti gli altri, avrebbero fatto ulteriori danni al Correntone (ex Pci, ex Pds, ex Ds). Ora si capisce perché la sinistra non si è presentata in Parlamento per abolire la norma discriminatoria della Rosa nel Pugno.
24 febbraio
Impresentabile
Vabbé che i bravi dirigenti cominciano a scarseggiare, ma perché i Ds mandano in tv Livia Turco? Ma l’avete vista ieri sera a Otto e mezzo?
24 febbraio
I radi-gad chic
24 febbraio
Redazionalmente Caretto sbaglia Kaplan, ma sbaglia di grosso
Il Foglio, 24 febbraio
Della superiorità del Mac
24 febbraio
Toh, i liberal scoprono quanto è bravo Wolfowitz alla Banca mondiale
23 febbraio
La Corte Suprema e l’aborto tardivo
23 febbraio
Ecco il film sui luoghi comuni del più grande luogo comune, l’America
Il Foglio ha visto in anteprima il documentario di questa sera su La 7, ore 21.30
23 febbraio
Vignette?
L’attentato di Zarqawi alla moschea, credo sia un ciccinin più grave delle magliette stupide di Calderoli. E’ il colpo meglio riuscito ai terroristi per provare a far scoppiare una guerra civile. Stavolta sarà difficile tenere buoni gli sciiti, ma Al Sistani ha emanato una fatwa che proibisce la rappresaglia. Tra un po’ Moqtada al Sadr dirà che è colpa degli americani. (qui la
situazione raccontata da iraq the model)
22 febbraio
Hitchens davanti l’ambasciata della Danimrca
In solidarietà con i danesi: “Please be outside the Embassy of Denmark, 3200 Whitehaven Street (off Massachusetts Avenue) between noon and 1 p.m. this Friday, Feb. 24. Quietness and calm are the necessities, plus cheerful conversation. Danish flags are good, or posters reading “Stand By Denmark” and any variation on this theme (such as “Buy Carlsberg/ Havarti/ Lego”)”
22 febbraio
Il sito di La 7 presenta Dalla parte degli Angeli
22 febbraio
Secondo la perizia della procura il ragazzo non è morto a causa della colluttazione con la polizia
22 febbraio
Com’è possibile che questa storia non sia in prima pagina su tutti i giornali
Liberazione lo ha fatto. Ma davvero sono più importanti gli gne-gne di Gad (“mi dispiace ma non ci credo deve essere stato un fotoreporter”) Lerner su Mimun di un ragazzo morto in questo modo?
NB
In un primo momento avevo capito fosse morto in caserma, invece non è vero. Scusate.
(Liberazione, per il resto è fenomenale: ieri un articolo di prima pagina aveva questo titolo: “L’Islam non è l’aggressore, è l’aggredito”)
22 febbraio
No, come l’amico antropologicamente superiore di Luca Sofri, no eh!
Mail ricevuta ieri. Oggetto: Torna in te
“Leggere il tuo blog negli ultimi tre giorni e convincersi che a postare non sia più tu ma Michele Serra. Torna in te, e lascia la puzza sotto il naso a chi non usa il cervello ma il pregiudizio”
22 febbraio
L’Avvenire annuncia “Dalla parte degli angeli”
22 febbraio
Domani sera, giovedì, alle 21.30 su La 7
22 febbraio
A Milano sono fuori dal giro scudetto
Quindi la domenica sera potranno andare al Teatro Litta a seguire Luca Sofri e i suoi ospiti super fighetti.
22 febbraio
Media ponderata
Sto ascoltando il nuovo De Gregori, una canzone sembra dei Rem, un’altra Eros Ramazzotti
22 febbraio
Condanna e pena contro l’ignobile Irving sono ignobili entrambe
22 febbraio
Contro i neocon
Un saggio di Fukuyama critica gli ex amici, ma ne condivide i fini. Servono nuove idee, ma quali?
21 febbraio
L’alleanza dei paesi islamici all’Onu
Ottimo articolo di Mario Sechi sul Giornale di qualche giorno fa
21 febbraio
Anche Salvatore Buglio passa alla Rosa nel Pugno
I Ds perdono anche l’unico parlamentare operaio. Domanda: ma se tutti quelli sensati dei Ds stanno decidendo di uscirne, un motivo ci sarà o no?
21 febbraio
Lanfranco Turci e Biagio De Giovanni passano alla Rosa nel Pugno
E’ una buona notizia per la Rosa nel Pugno, ma è cattiva per i Ds. E’ incredibile come i Ds abbiano deciso di non candidare o siano riusciti a scontentare uno dei loro più seri parlamentari e uno dei più validi intellettuali di sinistra moderna e riformista.
20 febbraio
Qui tutto su Luca Coscioni
Qui il cordoglio delmondo politico, lo stesso mondo politico che alle ultime regionali ha posto il veto alle liste a suo nome
20 febbraio
A proposito di Luca Sofri
Premessa: non voterò il Polo (a meno che non si liberi della Lega), non voterò nemmeno gli altri. Non voterò.
Svolgimento: credo che Luca Sofri sbagli di molto quando dice, più volte, che il governo ha prodotto un imbarazzante sfacelo. Io non lo vedo. L’economia non cresce, come nel resto d’Europa. Gli occupati sono sopra la media europea. Nonostante molte sconsideratezze, questo governo ha prodotto molte cose, come conferma Luca Ricolfi. Quindi non considero sconsiderato un voto al Polo, meno che mai se paragonato a uno, cento, mille voti per gli smandrappati dell’altra parte. Visto che va di moda l’Economist, per me vale ciò che ha scritto nel survey sull’Italia: il Polo ha fatto buone riforme strutturali, ma non è in grado di governare per il conflitto di interessi. Quegli altri hanno idee peggiori, ma per fortuna non saranno in grado di realizzarle.
Scrivo tutto ciò perché concordo con Luca: se la sinistra dovesse perdere, cosa che non credo accadrà, tutti i leader dovrebbero ritirarsi (ehi, luca, ti sei dimenticato anche di Clemente Mastella e Oliviero Diliberto). Bene. Però chiedo: se la sinistra è una coalizione di smandrappati a causa di costoro, non sarebbe benefica una sonora sconfitta, in modo che se ne vadano a casa e si possa finalmente avere una sinistra moderna già da subito?
20 febbraio
E’ morto Luca Coscioni
20 febbraio
Repubblica dalla parte degli angeli
Articolo di Leandro Palestini oggi su Rep (pagina della televisione). Occhiello: “Su La 7 un’inchiesta sul potere e la società americane. Autori: Bonami, Rocca e Pistolini”.
Titolo: “Dalla parte degli angeli, un film sull´America di oggi”
19 febbraio
La Stampa
Oggi sulla Stampa non c’è nemmeno una riga, dico nemmeno una, sulla manifestazione romana in cui sono state bruciate bandiere di Israele e degli Stati Uniti, si è inneggiato a “una, cento, mille Nassiria” e si è urlato “vogliamo una Nassiria per caramba e polizia”. Complimenti.
PS
NON è VERO, ho scritto una stupidaggine. C’è una foto notizia nell’angolo sinistro della seconda pagina.
19 febbraio
Antonio Socci su Calderoli: “Che differenza c’è fra la sua vicenda e il caso Rushdie?”
Senza parole.
19 febbraio
Bella prima pagina
La Padania ha fatto una bella prima pagina, però
19 febbraio
Ma davvero la Lega vuole presentarsi da sola?
Quasi quasi voto Polo, allora.
19 febbraio
Desperate 24
Jack Bauer e Eva Longoria (insomma, avete capito) nello stesso film di agenti segreti eccetera
18 febbraio
Resta impresentabile, lui e il suo partito
L’ambasciatore italiano a Tripoli ha escluso che l’assalto a Bengasi sia avvenuto a causa della maglietta di Calderoli e ha spiegato che, a Bengasi, quella italiana è l’unica rappresentanza diplomatica occidentale. L’avevo sentita anche ieri sera a un tg, ma oggi nessun giornale gli ha dato peso. Calderoli e la Lega, però, restano impresentabili.
18 febbraio
Editoriale cielo
Kareem Abdul Jabbar commenta sul New York Times gli 81 punti di Kobe Bryant
18 febbraio
“Cheney è un terrorista”
Lo ha scritto Alec Baldwin (ricordarsi di Team America)
18 febbraio
Guantanamo raccontata da chi c’è stato la settimana scorsa
Un giornalista inglese del Telegraph racconta la vita nel supercarcere di Guantanamo, quello criticato ma mai visitato dai 5 esperti della comica Commissione diritti umani dell’Onu. Bene. Ci sono tre tipi di detenuti: quelli che collaborano, quelli che accettano la detenzione e 100 irrididucibili combattenti di Al Qaida. La stragrande maggioranza dei detenuti vive in celle con aria condizionata e servizi, sceglie da un menu tre pasti al giorno (compresi biscotti, gelati e burro di noccioline), ha due ore d’aria al giorno, gioca a scacchi e a backgammon. Alcuni dei detenuti giocano a calcio, a basket, mangiano tutti insieme eccetera. I cento irriducibili vivono in isolamento e hanno tre ore e mezzo d’aria alla settimana. Ah, le gabbie che vediamo nelle foto e nei filmati non ci sono più da anni. Quel campo non esiste più. Resta, come Camillo ha sempre scritto, il grave problema della definizione dello status giuridico e dei processi (che ora però possono essere fatti). Ma certo non può essere liquidato con “gli Stati Uniti non sono impegnati in alcun intervento armato”, come dice il rapporto della comica commissione diritti umani dell’Onu.
(in italiano, sul Foglio, l’articolo integrale)
18 febbraio
Videogioco
18 febbraio
Impresentabili
leghisti, tutti. Però anche quando erano “costole della sinistra”
17 febbraio
Segnatevelo
Giovedì 23, alle 21.30 su La 7, andrà in onda un film-inchiesta di Stefano Pistolini, di Francesco Bonami e di me medesimo. Si intitola “Dalla parte degli Angeli”. Dettagli più in là. Si consigliano diversi barattoli di Hagen-Dasz.
17 febbraio
Deve essere stato Alito
Un’incredibile sentenza della Corte di Cassazione italiana
17 febbraio
Io indagherei
Ma l’uomo a cui Cheney ha sparato non è uguale uguale a un invecchiato John Kerry?
(ora comunque è uscito dall’ospedale e fantozzianamente ha detto: ”My family and I are deeply sorry for everything Vice President Cheney and his family have had to deal with”)
17 febbraio
L’incredibile rapporto su Guantanamo scritto da chi non c’è mai stato
17 febbraio
Naomi Wolf ha incontrato un maschio alfa di nome Gesù
Vanity Fair, 16 febbraio
Il contratto con Ricolfi
16 febbraio
“Persistentely”? Io non me ne ero accorto
Primo editoriale di oggi del Finacial Times: “Junking democracy is not the answer. As the Financial Times has persistentely argued, it is tiranny and the sense of injustice caused by running sores such as the israeli-palestinian conflict, not democracy, that create extremism. A tilt back to supporting arab strongmen is no solution”
15 febbraio
Redazionalmente Caretto, inteso Ennio
Recensire il corrispondente del Corriere e la sua macumba antineocon
15 febbraio
Il negazionismo al potere
15 febbraio
Un uomo, un Oscar
Parlo di Oscar Eleni. Leggetevi brani scelti dal suo ultimo articolo sul Giornale, decrittati sul blog di GQ da Pippo Russo (uno che quando non si trasforma in Marco Travaglio è molto bravo).
14 febbraio
Essere conservatori è figo, malgrado le battutacce di Ann Coulter
14 febbraio
La coalizione degli antipatici
14 febbraio
Marcenaro
14 febbraio
Disunione
Il centrosinistra non riuscirà a governare, come è evidente da un particolare poco esplorato. Con il 6 per cento, in questi anni Rifondazione ha avuto soltanto una dozzina di deputati per il semplice motivo che partecipava solo alla ripartizione della quota proporzionale, cioè il 6% del 25% dei seggi attribuiti con la proporzionale. Oggi, invece, con la nuova legge elettorale riceverà il 6 (ma forse l’8 o il 9%) del totale dei seggi, anzi ancora di più visto il premio di maggioranza alla coalizione vincente. Insomma avrà una sessantina di deputati. Ora immaginatevi una sessantina di deputati comunisti, considerate che Bertinotti è il moderato del gruppo e che controlla poco più di metà del partito. Ricordatevi di Caruso, Luxuria, dei trotzkisti, aggiungete la pattuglia di comunisti di Diliberto e Cossutta, i comunisti unitari di Crucianelli (nei Ds), i verdi, il corposo correntone Ds e i guastafeste radicali. Questo sul fronte sinistro. Su quello destro ci sono il reazionario Fisichella, il blairiano Polito, i ruiniani della Margherita, la candidata di Scienza & Vita, i mastelliani di Mastella. Auguri vivissimi.
13 febbraio
Unione
Dall’altra parte, invece succederà il contrario. La Lega e l’Udc oggi hanno una sovrarappresentazione parlamentare grazie ai collegi uninominali, dove hanno ottenuto un numero di collegi superiore alla loro forza perché i loro pochi voti erano decisivi. Ma con il proporzionale ognuno va per sé, la Lega avrà un piccolo gruppo di deputati (4%), poco meno dell’Udc. Berlusconi e Fini diventeranno i dominus della coalizione.
13 febbraio
Il non programma della non Unione
Paferrobyday e Witt discutono a distanza sulla lunghezza del programma dell’Ulivo. Cari ragazzi, il problema non è la lunghezza del programma, ma la vacuità. Ed è lungo proprio perché è vuoto. Fosse stato pieno, sarebbe stato corto. E nonostante sia vuoto (e conservatore) stanno già litigando come matti.
13 febbraio
Pagine gialle
Il programma dell’Ulivo non c’è più.
13 febbraio
Ieri sera ho letto con piacere questo libro
13 febbraio
Oggi
5 maggio
Per il bene dell’Italia
Oggi il Corriere devasta il programma dell’Ulivo, affidando ai suoi principali editorialisti il commento sui singoli punti delle 280 pagine. Un disastro.
12 febbraio
Da chiamare i vigili urbani
Ho letto le pagine del programma dell’Unione di politica estera. Ci sarebbe da chiamare i vigili urbani. In sintesi: l’Unione cancella l’Italia in quanto tale, per farla confluire in una immaginaria politica europea comune che non c’è, visto che ognuno fa come crede. Al meglio significa farsi dettare la politica estera dagli interessi nazionali francesi e tedeschi, al peggio l’inesistenza. Per gli affari extraeuropei affida tutto all’Onu e a un’eventuale riforma dell’Onu, che però è già fallita. Le grandi proposte di riforma sono esattamente le stesse previste nel progetto Annan già fallito. Sull’Iraq c’è voluto del genio per trovare la soluzione. Immediatamente dopo la vittoria, Prodi presenterà un piano di ritiro dei soldati. Ma sapete qual è la proposta per risolvere i problemi dell’Iraq? Ci vuole l’Onu. (Ehi, c’è già l’Onu). L’Unione specifica che l’Onu dovrà affiancare il governo iracheno a gestire la sicurezza e la transizione democratica, evidentemente sbattendosene del fatto che gli iracheni stanno cominciando a fare da soli. Lo fanno già sulla transizione e si avviano anche sulla sicurezza. Ma, soprattutto, l’Unione non spiega come si concilia il ritiro delle truppe e poi l’impegno Onu per la sicurezza in Iraq. Le ritirano per poi ri-inviarle? Le ritirano, chiedono all’Onu di decidere una missione in Iran e poi non seguiranno l’indicazione dell’Onu? (indicazione che, ovviamente, c’è già da due anni e che l’Unione non ha rispettato).
11 febbraio
Ma non era una follia ideologica dei neocon?
“Scegliamo di mettere al centro dell’azione dell’Italia la promozione della democrazia, dei diritti umani, politici, sociali ed economici, a cominciare dai diritti delle donne”.
(dal discorso con cui Romano Prodi oggi ha presentato il programma di governo del centrosinistra)
11 febbraio
Il Caretto della Sera
Oggi Ennio Caretto credo abbia battuto il record di errori e imprecisioni per numero di righe. In un articoletto sul caso Abramoff ha dedicato alcune parole al Ciagate che risultano più che imbarazzanti per un giornale serio come il Corriere della Sera. Scrive Caretto che Lewis Libby “ha testimoniato davanti al gran giurì di essere stato autorizzato dai superiori a fornire informazioni ai media sulla presunta caccia di Saddam alle armi nucleari”. E fin qui (più o meno) va bene. Senonché Caretto aggiunge “cioè a svelare loro il nome di Valerie Plame, l’agente della Cia sotto copertura”. Ovviamente non è vero. E’ una supposizione di Caretto che, peraltro, è delirante: com’è possibile che Libby abbia testimoniato di aver svelato il nome di Plame? Cioè si è autoaccusato, peraltro di un reato di cui non è accusato? Mi chiedo se al Corriere passino i pezzi prima di pubblicarli.
Poi, ancora: “Il marito della Plame, Charles Wilson”. Solo che il marito si chiama Joe. “Svolse un’inchiesta in Niger dimostrando che Saddam non vi aveva cercato materiale atomico”. Non è vero. Alla Cia ha riferito che i contatti per l’acquisto di uranio ci sono stati. Ancora: “Libby è stato incriminato per aver svelato l’identità della 007”. Altra notizia non vera. Libby non è stato incriminato per questo, ma per ostruzione alla giustizia, falsa testimonianza e spergiuro.
11 febbraio
Rifognazione
“…La Giornata del Ricordo è volta a celebrare quell’Italia imperialista uscita sconfitta dalla guerra, la stessa che possiamo purtroppo ritrovare nella riapertura dei campi di concentramento ad opera del centro-sinistra, chiamati con finezza linguistica campi di permanenza temporanea, dove gli immigrati fermati sono considerati nè più nè meno come gli slavi del 1940;
é la stessa Italia che ha operato una politica interventista nei Balcani, con azioni volte allo smembramento della Federazione Yugoslava, i bombardamenti umanitari sul Kossovo e altre mostruosità dalemiane; è la stessa Italia della fallimentare missione “Restore Hope” in Somalia, con le feroci azioni dei paracadutisti della Folgore, legata da un filo nero ai migliori reparti d’assalto fascisti; è la stessa Italia che appoggia oggi il terrorismo americano finanziando la costruzione in Afghanistan del carcere di Pol-e-Charki, la nuova Guantanamo;
è la stessa Italia che interviene in Irak a difesa dei pozzi petroliferi dell’Eni, in spregio dell’articolo 11 della Costituzione e del diritto internazionale. Italiani brava gente è solo una leggenda, buona solo per coloro che sono abituati ad addormentarsi avvolti nella loro bella bandiera italiana, che sia quella con lo scudo sabaudo, quella col fascio littorio o il semplice tricolore che sventola ancora nei territori occupati di mezzo mondo. “.
(Carlo Cannella, consigliere comunale di Rifondazione Comunista al Comune di Ascoli Piceno)
cite> 10 febbraio
Un uomo superiore
PAR CONDICIO: BERLUSCONI, FINALMENTE ARRIVA COSI’ MI RIPOSO UN PO’…
10 febbraio
Kamikaze idonesiano, prete sloveno
E come sempre verrà il cretino a dire che non è vera guerra
10 febbraio
Malafede o non conoscenza dell’inglese?
Questa mattina alcune agenzie di stampa raccontano che “LIBBY RIVELO’ IDENTITA’ PLAME SU ORDINE DI CHENEY”. La notizia nasce da una lettera del procuratore Fitzgerald ed è ripresa dal National Journal (e dai giornali americani). Solo che i giornali americani danno una notizia completamente diversa: Libby è stato autorizzato dai suoi superiori a riferire ai cronisti il contenuto del National Intelligence Estimate, le notizie di intelligence sulle armi di Saddam, dieci giorni prima che fossero declassificate (he had contacts with reporters in which he disclosed the content of the National Intelligence Estimate (‘NIE’). Non c’è stata alcuna autorizzazione a dire il nome di Valerie Plame, almeno non risulta all’accusa. E, va ricordato, che Libby NON è stato incriminato per questo reato, ma per falsa testimonianza, spergiuro. “The prosecutor’s note of Jan. 23 does not, however, make any reference to Mr. Libby’s involvement in the disclosure of Ms. Wilson’s identity”, ha scritto il New York Times. Mi chiedo se sia malafede o cos’altro. E non capisco perché non critichino l’Amministrazione per le cose sbagliate che ha fatto e che fa, invece di inseguire complotti e macchinazioni.
10 febbraio
Pensierino della Sera/2
Torno su un post di qualche giorno fa che, più o meno, lodava il Corriere della Sera per la quantità e la qualità delle notizie, degli articoli e degli editoriali. In seguito a quel post ho ricevuto la mail di un giornalista che mi accusava di essermi venduto e ho letto su altri blog che sono in cerca di assunzione al Corriere. Qualcun altro ha capito il contrario, cioè che le mie lodi fossero ironiche, sarcastiche, insomma che si trattasse in realtà di uno sfottò. Perdinci. Ehi, non prendete sul serio le cose che si scrivono sui blog. Comunque la mia interpretazione autentica è questa: non mi sono venduto, non cerco assunzioni, e intendevo veramente ciò che ho scritto ovvero che Il Corriere in questo periodo mi piace molto.
10 febbraio
1991, odissea nella Fininvest
Carletto mi fa notare che nell’articolo di Repubblica sul libretto della Fininvest c’è scritto: “Una libreria (che ricorda quella alle spalle di Berlusconi nei suoi collegamenti televisivi da
Arcore), ma soprattutto televisori, decoder, computer,
palmari, portatili”. Nel 1991. Decoder, computer, palmari, portatili. Nel 1991.
10 febbraio
La Nigerbarzelletta, all’unanimità
Il Comitato di Controllo sui Servizi segreti ha approvato all’unanimità, ripeto all’unanimità, col voto di Ds, Rifondazione e Margherita, la relazione conclusiva nella quale si dice che gli scoop di Rep. sull’uranio del Niger sono una barzelletta o, per usare le parole del senatore Malabarba di Rifondazione, “una favola”: ”Non risulta che i documenti relativi ad un traffico di uranio tra Niger e Iraq, siano stati trasmessi dall’intelligence italiana o siano comunque transitati attraverso di essa”. Anzi, il ”Sismi ha trasmesso ai servizi collegati altre informazioni rispetto alle quali ha sottolineato l’esigenze di trovare riscontri ulteriori, formulando su di esse un giudizio fortemente dubitativo”.
9 febbraio
Un giorno in pretura. Scalfari diffamò Craxi e difese Berlusconi
E Altissimo riporta un’infelice battuta di Prodi su De Benedetti
9 febbraio
Ma va?
Il New York Times scopre che i democratici sono più deboli di prima e che il frisson anti Bush è stato dannoso.
Uno serio come il senatore Evan Bayh dice: “I don’t believe we will win by just not being them”.
8 febbraio
Un uomo meraviglioso
“Oggi volevo annunciare il sorpasso della Cdl sul centrosinistra, ma non posso, perche’ con il passaggio del Partito dei pensionati di Fatuzzo alla sinistra, sono cambiati i termini…”.
Detto questo, che il centrosinistra si prenda Fatuzzo…
8 febbraio
Uno di noi
Potrebbe essere stato un virus contratto a New Orleans, ma le vignette sataniche hanno convinto Luca Sofri a intraprendere una personale guerra culturale non tanto (non solo) contro i fondamentalisti islamici, ma contro gli ammiccamenti della sinistra che relativizza, non vede, non sente eccetera.
The following takes place on Wittgensten: Qui uno dei primi interventi, qui sul rischio di guerra mondiale, qui beffardo su Gad Lerner, qui contro galimberti di repubblica, qui l’adesione alla campagna in solidarietà della danimarca, qui contro Tariq Ramadan e repubblica, qui contro il relativismo culturale e i cretini multikulti.
8 febbraio
“E così Rocca presenta una visione manichea degna di un film di Sergio Leone”
Bella stroncatura di CONTRO L’ONU sul Manifesto, quotidiano comunista, a cura di Daniele Archibugi (che ringrazio).
7 febbraio
C’è del Bang & Olufsen in Danimarca (SITO ITALIANO)
Grazie a Daw è nato il sito in italiano Io Compro danese. Per le adesioni lasciare un messaggio lì.
Emmebi/Il Foglio sulla merce danese.
7 febbraio
Rassegna stampa
In questi giorni Notizie radicali è un po’ bacchettona. Meglio informazione corretta
7 febbraio
C’è del Bang & Olufsen in Danimarca/2
Dite che cosa comprerete di danese. Appello ai tecnologici: facciamone un sito italiano, con tutti i prodotti danesi. Aggiungendo quelli fondamentali mancanti (Biomega e
questo)
7 febbraio
Vita e Pace
La storia del giorno
7 febbraio
Bush chiede soldi per la guerra e la pace (e per i tagli fiscali)
Il Foglio, 7 febbraio
Morire per un bancro di cretini?
Lo stupido multikulti (Il Foglio, in basso)
7 febbraio
Ecco chi ha scritto i libri di J T Leroy che non ho letto
7 febbraio
McCain contro Obama
7 febbraio
C’è del Bang & Olufsen in Danimarca
Vignette o no, campagna internet per comprare danese
Qui l’elenco dei
6 febbraio
Ladri
6 febbraio
Ramp.
Dopo il comico editoriale di Gad, oggi Rep. pubblica uno spericolato articolo di Guido Rampoldi, il quale spiega che è tutta colpa della destra, della Danimarca islamofoba, di quel furbacchione di Theo Van Gogh e un po’ anche degli ebrei. Su informazione corretta, Giorgio Israel perde tempo a rispondergli.
5 febbraio
Turan Turan
Italianate all’estero. Il signor Ron Turano, titolare di panetterie a Chicago, il 5 gennaio ha annunciato con comunicato stampa al Chicago Tribune che si candiderà al Senato italiano nella circorscrizione Nord America con il centrodestra. Sul sito c’è il simbolo della Casa della Libertà, numero di telefono dell’ufficio stampa eccetera. Diciannove giorni dopo, Ron Turano ha confermato che si candiderà al Senato italiano nella circoscrizione Nord America, ma con il centrosinistra perché vuole “contribuire all’evoluzione di un’Italia che si possa allontanare dal “regimismo” di un Centrodestra che per poter esistere politicamente deve fare patti con entità politiche, e non, sovversive della Costituzione italiana; di un Centrodestra guidato da un leader le cui maggiori attenzioni sono state per la protezione di interessi personali”.
4 febbraio
L’infedele che non vede e non sente e non crede
Quel simpatico ideologo prepotentello di Gad Lerner oggi ha iniziato così il suo articolo su Repubblica: “Mi dispiace ma non ci credo. Guardo la foto Ansa della donna velata che calpesta una bandiera danese, all´uscita da chissà quale bottega di Palestina, e non ci credo esprima alcuna sincera vibrazione di fede o di protesta geopolitica. Semmai quella bandiera “nemica” gliela avrà infilata sotto i piedi un reporter furbo come gli altri suoi colleghi che le forniscono – pronto uso con tanica di benzina e accendino – a branchi di ragazzini già addestrati a recitare la parte incendiaria”.
Repubblica.it, poco fa: “Siria, incendiate le ambasciate danese e norvegese“.
4 febbraio
L’infedele eccetera
Notare come gli incendi alle ambasciate siano stati appiccati in Siria. Dove? In Siria. Nel regime arabo laico, quello guidato dal partito fratello del Baath di Saddam, modernizzatore e nemico dell’Islam radicale.
4 febbraio
La Guerra Lunga
Il Pentagono ha presentato il piano quadriennale di difesa e ha denominato la guerra “generazionale” al terrorismo come la “Guerra Lunga”. A Washington cominceranno a chiamarla così
4 febbraio
Dago & Eugeniospia
4 febbraio
Né idea né azione
Commento volgare e stupido su Pannella pubblicato da Ideazione. Ma forse la parola adatta è: spazzatura. Il virus della città dei secondini si estende.
4 febbraio
Negli ultimi due giorni
Spero abbiate letto i due inserti del Foglio su Hamas e Fatah, Panella venerdì e Bruna Ingrao giovedì.
4 febbraio
L’ennesimo disastro di Bush
A gennaio 193 mila nuovi posti di lavoro. Disoccupazione al 4,7%, Paul Krugman non fa parte del gruppo.
3 febbraio
The following takes place per soli cinque secondi
John McCain apparirà nella prossima puntata di “24”.
3 febbraio
L. S. lies down on N.O.
Possibile che nessun altro giornalista sia riuscito in un solo pezzo a raccontarci tutto e a spiegare così bene che cosa sta succedendo a New Orleans?
PS
Ottimo che non abbia scritto di un qualche sassofonista che suona all’angolo della strada
3 febbraio
Benzinaio in chief
3 febbraio
Cose disumane
Negli ultimi due giorni ho assistito a due degli spettacoli più allucinanti che abbia mai visto in televisione.
Comincio da Alice, di Anna La Rosa. Stasera. Ho visto solo il finale. C’erano Tremonti e Bertinotti. La La Rosa ha annunciato “il gioco della torre” che però nel paese delle meraviglie si chiama “il gioco dello specchio”. Ci ha messo due minuti per spiegarlo, ma resasi conto che non si capiva niente, ai due interlocutori ha chiesto chi avrebbero buttato dalla torre, anche se è uno specchio. Bertinotti ha detto che non avrebbe risposto e che non capisce questo gioco. Non capisce nel senso che lo trova stupido. Ma La Rosa stava per cominciare a spiegare la torre e lo specchio eccetera. Tremonti avrebbe voluto partecipare, ma si è fatto influenzare dal collega e quindi mugugnava qualcosa. In una delle più imbarazzanti scene televisive mai viste, la La Rosa faceva domande tipo Casini o Follini?, sullo schermo comparivano Santoro e Travaglio, Bertinotti non rispondeva, La Rosa insisteva, si accorgeva che in video c’erano Santoro o Travaglio? e ai due ospiti chiedeva chi avrebbero scelto tra Santoro e Biagi. Così per cinque o sei minuti e mai, dico mai, la domanda corrispondeva al cartello. Mai Bertinotti ha risposto, mentre Tremonti rispondeva a monosillabi e in un caso ha lasciato la frase a metà senza che nessuno gli avesse detto: eh? La La Rosa si stava mettendo a piangere e a un certo punto ha detto a Bertinotti “dài, il gioco dello specchio fa parte della trasmissione…”. Memorabile quando sono comparsi Castro o Putin?, ma La Rosa non se ne è ricordata il nome e non li ha ritrovati in scaletta. La domanda Mentana o Mimum? è stata fatta un due o tre volte. Poi ha fatto l’ultima domanda che poteva essere Marini o Parietti, ma sullo schermo sono comparse una decina di altri cartelli e lei ha chiesto alla regia di scorrere fino all’ultimo cartello e quando l’ultimo cartello è arrivato ha detto: ecco, bene. Però c’erano Lerner o Ferrara? Poi la trasmissione è finita con la La Rosa che ha detto che giovedì prossimo ci saranno Casini e Fassini, con la i. Poi ha detto “bella sera” e Tremonti ha detto “ci mancherete”.
Ieri sera, invece, ho visto l’inizio dell’Infedele di Lerner sulla Russia e sul gas. E’ cominciato con un suonatore di fisarmonica che ha eseguito un qualche inno russo. Poi Lerner ha detto che il suonatore ha eseguito il brano russo nonostante fosse un suo grande amico ucraino. Il grande amico ucraino l’ha interrotto e, con forte accento dell’Est, gli ha detto: no, io sono nato in Unione Sovietica, nella parte ucraina, ma per me Russia e Ucraina non si sono mai divise, io mi sento ancora cittadino sovietico.
Avrei potuto chiamare i vigili urbani, ma ho preferito spegnere la tv.
2 febbraio
Ecco come il petroliere Bush vuol porre fine alla dipendenza dal petrolio
Un’alta idea dei neoconservatori
2 febbraio
Caro Luca, Howard Stern cioè il più controverso (si dice così, quando uno è un po’ stronzo) conduttore radiofonico d’America
Re: no subject
GQ, febbraio
Ogni tanto/2
Mi ricordo di linkare una mia partecipazione al Condor di l.s. Oggi mi sono ricordato che ieri l.s. mi ha invitato per parlare di James Frey e di Oprah.
1 febbraio
Ogni tanto
Mi invitano a convegni, presentazioni, trasmissioni eccetera. Dico quasi sempre di no, per vari motivi. In questo caso non mi hanno invitato, ma risulta lo stesso che sabato mattina io debba relazionare a Genova sul tema “blog e informazione politica”. Non è vero. (E, please, non invitatemi, ché non verrei. Al massimo avrei potuto dire la mia nella sessione “Psicopatologie della vita online)
1 febbraio.
Lo Stato dell’Unione 2006
Ottimismo, sicurezza nazionale, democrazia in Iran, fine della dipendenza dal petrolio, riforma della sanità, tasse, economia
1 febbraio