Camillo di Christian RoccaTOM TANCREDO (e Calderoli)

Il Roberto Calderoli americano si chiama Tom Tancredo ed è di origini italiane. E’ un oscuro, fino a pochi mesi fa, deputato repubblicano di Denver, in Colorado. Le cronache nazionali si sono accorte di lui quando ha suggerito al presidente Bush di bombardare la Mecca come rappresaglia contro il terrorismo islamico, ma dalle sue parti, nelle Montagne Rocciose, era già ben conosciuto come il leader dei cosiddetti “pazzi”, un gruppo di politici locali furiosamente contrari alle tasse. Al Congresso di Washington, Tancredo vota sempre contro le leggi di spesa di Bush e di recente ha chiesto di abolire la scuola pubblica, malgrado sia lui sia sua moglie un tempo vi abbiano insegnato. Secondo l’Economist, Tancredo si trova a destra su qualsiasi questione all’ordine del giorno, anche se dopo la strage nella scuola di Columbine, avvenuta a pochi isolati da casa sua, per un breve periodo non ha accettato finanziamenti dalla Nra, la lobby dei portatori d’armi. Ora, improvvisamente, Tancredo sta diventando il leader della destra protezionista che teme che gli immigrati possano rubare lavoro agli americani, pesare sui conti pubblici e rifiutare l’assimilazione. In una nazione fondata da immigrati, le posizioni di Tancredo restano minoritarie. Eppure sta pensando di candidarsi da indipendente alle presidenziali del 2008, come fece 8 anni fa l’isolazionista Pat Buchanan.
Negli Stati Uniti ci sono 11 milioni di immigrati clandestini, in prevalenza messicani e latinoamericani. Sono richiestissimi dalle aziende, ma cominciano a diventare un problema sociale. Al Congresso prevale la linea Tancredo. La Camera ha approvato una legge per punire gli imprenditori che assumono lavoratori illegali e per costruire una barriera sul confine meridionale degli Stati Uniti, lunga oltre mille chilometri e al costo di due miliardi di euro. A Tancredo, in realtà, non vanno bene nemmeno queste misure, contro le quali sono scesi in piazza milioni di latinos. Lui avrebbe voluto costruire un muro anche al confine settentrionale con il Canada, vorrebbe inviare l’esercito e i vigilantes privati a presidiare le frontiere e si oppone addirittura alla cittadinanza americana assegnata di diritto a chiunque nasca negli Stati Uniti. George Bush non si è preso Tancredo al governo, anzi vuole introdurre un sistema di legalizzazione temporanea dei clandestini, fornendo un visto di lavoro di tre anni a tutti gli immigrati che dimostrano di avere un impiego.

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