"In American terms, he is a Noam Chomsky on foreign policy and a Jerry Falwell on social affairs"
In due parole, sul magazine del New York Times di domenica prossima, Ian Buruma definisce Tariq Ramadan come uno degli esseri più spregevoli della Terra. Chissà se gli daranno una rubrica sulla Pravda Rosa.
31 gennaio
SCOOP – I giornali non hanno capito niente. La lettera è di Berlusconi, ma l’ha preparata a un amico in difficoltà sentimentali
"Caro Massimo, eccoti le mie scuse. Ero recalcitrante in privato, perché sono giocoso ma anche orgoglioso. Sfidato in pubblico, la tentazione di cederti è forte. E non le resisto. Siamo stati insieme da una vita. Tre campionati adorabili che hai preparato con la cura e il rigore amoroso di quella splendida persona che sei, e che sei sempre stata per me dal giorno in cui ci siamo conosciuti e innamorati. Abbiamo fatto insieme più cose belle di quante entrambi siamo disposti a riconoscerne in un periodo di turbolenza e di affanno. Ma finirà, e finirà nella dolcezza come tutte le storie vere.
Le mie giornate sono pazzesche, lo sai. Il lavoro, la politica, i problemi, gli spostamenti e gli esami pubblici che non finiscono mai, una vita sotto costante pressione. La responsabilità continua verso gli altri e verso di sè, anche verso un amico che si ama nella comprensione e nell’incomprensione, verso tutti i compagni, tutto questo apre lo spazio alla piccola irresponsabilità di un carattere giocoso e autoironico e spesso irriverente. Ma la tua dignità non c’entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento. Ma proposte di amicizia, no, credimi, non ne ho fatte mai a nessuno. Scusami dunque, te ne prego, e prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto d’amore. Uno tra tanti. Un grosso bacio, Ronaldo".
31 gennaio
Non sarebbe meglio spiegare?
Il Giornale e qualche altro quotidiano svelano che il clamoroso scoop di Repubblica su D’Ambrosio e Colombo spiati da Telecom è un falso, perché si tratterebbe di due omonimi dei pm. Il fatto che D’Ambrosio e Colombo non abbiano fiatato fa pensare che il Giornale abbia ragione. Da Repubblica, il quotidiano del caso Lupis, ovviamente neanche una parola
30 gennaio
Porta a Porta
Ancora deliziato dal pezzo su Cogne di ieri, oggi non vedo l’ora di leggermi sulla Pravda Rosa un bell’articolo sulla crisi dell’Alitalia e un commento del mio ex amico Luca sul ritorno in tv del Maurizio Costanzo Show.
30 gennaio
Il mio ex amico Luca e la Pravda dello Sport
Ora che è scoppiato lo scandalo di Morattopoli, Carlo Verdelli preferisce parlare d’altro, sorvolare sui bilanci farlocchi e da oggi sulla Pravda fa scrivere, di Pacs e di matrimonio tradizionale (wow!), il mio ex amico Luca Sofri.
PS.
Sempre per parlar d’altro, e far finta che la squadra aziendale non sia sotto inchiesta penale e sportiva, oggi la Pravda Rosa pubblica anche un articolo su Cogne (che non è un terzino uruguagio), uno sul freddo che non arriva e uno sul nuovo software della Microsoft.
30 gennaio
Er go’ de Bierhof
Il grande Massimo Zampini rispolvera a sua mega-fanta moviola
30 gennaio
Commander in ciuff
29 gennaio
Molto interessante
"The White House has stood by President George W. Bush’s plan to send more troops to Iraq, despite growing public opposition and a chorus of criticism from lawmakers in Congress." La France Press non dà mai niente per scontato.
29 gennaio
American Idol
Dovessi scommettere oggi, direi che Hillary sarà eletta presidente degli Stati Uniti. Fosse così, le converrebbe prendere qualche lezione di canto. Sentitela.
28 gennaio
Contentions
Il blog di Commentary ora mette gratis i link ai grandi pezzi di letteratura pubblicati sulla rivista ebraico-newyorchese. Oggi ci sono Bellow, Malamud, Singer.
26 gennaio
Cambiare Regime su Zarathustra
Due file (uno e due) di intervista sul libro andate in onda oggi su Radio Italia anni ’60.
27 gennaio
Fastidio
Mi segnalano un sito che mi invita a "documentarmi" invece di sparare dati non veritieri sull’aumento dei guadagni reali, al netto delle tasse, negli anni di Bush. Peccato che abbia riportato dati ufficiali. Eccoli: "Real After-Tax Income Per Person Has Risen By 9.6 Percent $2,840 Since The President Took Office". Certo, mi sono documentato alla Casa Bianca e non con un blog che gioca con le tabelline. La prossima volta farò lo stesso.
27 gennaio
La cricca di Alexandra Pelosi e J-Lo
Non ho visto il suo documentario sugli evangelici, esattamente come non l’aveva visto il Corriere che straparlava di "tentazione neocon a casa Pelosi. L’ha visto, invece, la cativissima e radical-chicchissima Alessandra Stanley del New York Times. Naturalmente la ricostruzione del Corriere non stava in piedi. Visto che ci siamo, il Magazine del Corriere oggi definisce "neocon" Jennifer Lopez, solo perché in redazione hanno trovato una sua foto con golfino di lana.
25 gennaio
Scampata bella
24 gennaio
Il nuovo calcio che piace alla Pravda rosa
Ora ci sono i dati ufficiali a dimostrare il danno che le procure e i bar dello sport colorati di rosa hanno fatto al calcio italiano. Rispetto all’anno scorso – l’anno del bellissimo campionato falsato dalla sentenza della Federcalcio di Guido Rossi preannunciata sulle colonne della Pravda rosa – gli abbonamenti negli stadi di Serie A sono diminuiti del 17.5%, gli spettatori paganti allo stadio sono diminuiti del 10% e sono calati anche i valori dei contratti Pay tv. I dati provengono da Mediaset, che a causa di questo disastro ora vuole pagare di meno i diritti e ha chiesto i danni alla Federcalcio (ma li dovrebbe chiedere anche a Paolo Liguori, però). A questi numeri vanno aggiunti la fuga all’estero di grandi calciatori, non rimpiazzati, il calo degli ascolti in televisione e la risoluzione dei contratti per la trasmissione delle partite italiane in Inghilterra e in Spagna (per mancanza di interesse). Tutto questo, fate attenzione, nell’anno del trionfo mondiale, quando cioè ci sarebbe dovuto essere un boom del settore calcio, grande entusiasmo, passione eccetera. Questi cali, dunque, valgono il doppio, se non il triplo. Anzi pesano ancora di più, perché questo non è soltanto l’anno del trionfo mondiale, ma in teoria anche quello in cui finalmente i campionati avrebbero dovuto essere avvincenti, puliti e non decisi da Moggi. Gli stadi vuoti e gli ascolti bassi dimostrano che a questa barzelletta hanno creduto solo i giornalisti sportivi. Chi paga per vedere il calcio preferisce quello precedente, quello in cui i campionati si vincevano sul campo, non a tavolino né a Tavaroli. Manca solo un dato a completare la fotografia del disastro: quante copie ha perso la Gazzetta dello Sport?
24 gennaio
Verde come George W.
24 gennaio
In prima fila
Il calcio è diventato una barzelletta
Il capitano della Roma Totti, espulso, ha preso una sola giornata, anziché due (e naturalmente la sentenza era anticipata questa mattina dalla Pravda delle procure). Sulla reazione del magnifico Ibra nessuna prova televisiva. A Nedved, invece, 5 giornate.
23 gennaio
Profilo in ombra di una presidenza all’attacco non solo sul terrorismo
23 gennaio
Tentazione unica
Ormai siamo alla barzelletta. Secondo il Corriere della Sera, la figlia di Nancy Pelosi, Alexandra, ha "tentazioni neocon" solo perché, al contrario del Corriere, non considena scimunito Bush e ha avuto l’idea di andare a vedere senza puzza sotto il naso come vivono i 50 milioni di evangelici americani. Che cosa c’entrino i neocon, non è dato saperlo, al Corriere, dopo 5 anni, non hanno ancora capito la differenza tra neocon, evangelici e theocon.
Qui come il New York Times racconta, più cautamente e senza strafalcioni, il nuovo documentario.
23 gennaio
La Pravda rosa
Luca mi prende in giro perché, esattamente un anno fa, scrissi su Camillo che il neo nominato direttore della Gazzetta era “il miglior direttore oggi in circolazione”. Confermo: Verdelli è un ottimo giornalista, come dimostra il suo eccellente Vanity Fair (al quale peraltro mi aveva chiamato a collaborare). Più che una contraddizione rispetto ai miei giudizi sul giornale antisportivo e di regime che confeziona ogni giorno, mi pare un’aggravante.
22 gennaio
Onestà a schiovere
Nel torneo aziendale al quale una squadra non si sarebbe potuta iscrivere, ma che vanta ai primi posti squadroni come Empoli e Catania, oggi è stato ammonito il fondamentale diffidato Accardi della Samp, squadra che domenica incontrerà gli indossatori. Nel frattempo è stato espulso, quindi avrà almeno due giornate di squalifica, Francesco Totti della Roma, squadra che tra due settimane incontrerà gli indossatori. Siamo già a 20 squalificati preventivi in 21 giornate, record mondiale, mentre tutti e tre i gol degli Immacolati destano grandi dubbi ("Così non va", titolerebbe Verdelli se solo Ibra fosse rimasto alla Juve. Perr non dire del rigore contro la Roma, l’unica mezza avversaria di Ibra e Viera.
Solo un ubriaco, un indossatore di scudetti altrui, Paolo Liguori o un lettore della Pravda rosa può pensare che questi episodi siano parte di un unico e coordinato disegno criminoso. Se li faccio notare è perché sei mesi fa queste stupidaggini sono state al centro della grande bufala mediatica che ha falsificato la Serie A.
21 gennaio
Una Rotonda sul Mare/ 7
Il primo disco rock-jazz (non jazz-rock) dei Blood, Sweat & Tears del 1967, intitolato Child is father to the man, è un capolavoro assoluto che riesce a fondere anche blues, soul e musica classica.
21 gennaio
Il mio candidato democratico alla Casa Bianca
No, non è Hillary, è Bill Richardson
20 gennaio
Il blog di Andrew Sullivan passa da Time all’Atlantic
Tra due settimane, Camillo invece resta qui
20 gennaio
Jesse Jackson ha cambiato idea su Obama, forse
19 gennaio
Er go’ de’ Turone
19 gennaio
La Pravda dello Sport
Stamattina quel giornale rosa che si trova sui banconi dei gelati nei bar dello sport va oltre il ridicolo a cui da tempo ci aveva già abituato. Mentre Tuttosport titola "Scandalo Inter", il Corriere dello Sport con buona evidenza titola "Falso in bilancio, Bufera su Moratti", il Corriere della Sera e la Stampa danno notizia che l’irregolarità di iscrizione riguarda anche la stagione scorsa, quella dello scudetto rubato alla Juventus per meriti di onestà, la Pravda diretta da Carlo Verdelli fa questo titolino minuscolo: "Moratti come Galliani".
18 gennaio
Una Pepsi che non si può rifiutare
(grazie ad Antonio)
17 gennaio
Alice e Michael
Alice Coltrane e Michael Brecker non ci sono più.
15 gennaio
Quel furbacchione di Capezzone
Avevo notato che sul sito dei Volenterosi c’era un bel simbolo, foriero di eventuali utilizzazioni. Il Cap – credo proprio sia stato lui – improvvisamente ha fatto togliere il cerchio intorno al logo, probabilmente per non destare ulteriori sospetti.
15 gennaio
Lo scudetto a tavaroli
Dopo aver vinto lo scudetto a tavolino, gli indossatori di scudetti altrui si apprestano a vincerne uno a tavaroli, cioè in assenza di avversari. Superando, infatti, la formidabile resistenza di squadroni tipo catania ed empoli, e grazie a due calciatori della Juve gentile omaggio di Cobolli, gli indossatori stanno mietendo record dopo record. Uno di questi è quello dei calciatori avversari appiedati. Oggi, per esempio, sono stati ammoniti preventivamente Mutu e Ujfalusi, i quali non potranno giocare la settimana prossima contro… indovinate chi? Con loro due diventano 18, in 19 giornate, i calciatori avversari che non sono potuti scendere in campo contro gli indossatori. Nel campionato sotto inchiesta, la Juve ne aveva avuti 25, e l’Inter 21, ma nel doppio di partite. Queste, ripeto, sono stupidaggini che interessano solo alla Gazzetta o ai bar dello sport, ma a patto che riguardino la Juve. Eppure c’è un record che gli indossatori sono riusciti a conquistare con brillantezza e di cui veramente mi congratulo: con lo squadrone che hanno, senza avversari e con due formidabili giocatori della Juve sono riusciti nell’impresa di conquistare un punto in meno dei campioni d’Italia dell’anno scorso.
14 gennaio
O forse era dementes?
El Mercurio, il primo quotidiano del Cile e una specie di Repubblica del Sud America per l’autorevolezza (ma è conservatore), mette il titolare del presente blog tra le "Mentes que brillan nel mondo" e lo descrive come uno dei "cinco intelectuales jóvenes de Argentina, Chile, Italia y Francia marcan la pauta en ciencia política, filosofía, lingüística y pensamiento multidisciplinario".
12 gennaio
Il più grande di tutti
11 gennaio
Santi numi
Giovanni Cobolli Gigli su Panorama in uscita domani: "Sono uno scaramantico consultatore di oroscopi. Li leggo su tutti i giornali, e poiché faccio levatacce per lavoro, non mi costa seguire Branko la mattina in tv. Seguo pure lo zodiaco di Io Donna che purtroppo è al femminile".
11 gennaio
I Volenterosi
C’è il sito, oltre che l’appuntamento milanese del 29 gennaio, della cosa migliore capitata alla politica italiana negli ultimi anni. Aderisco pienamente a ciò che propongono. Ci fossero meno democristiani e antiriformisti della scorsa stagione sarebbero davvero perfetti. Ah, c’è anche il simbolo, ma non ditelo a voce alta perché sennò il mio amico Capezzone scatta subito a dire che non è una lista non è un partito non è altro che un tavolo di volenterosi. Oggi, almeno.
11 gennaio
Don’t Know Much about Ethnography
Cito di nuovo la grande canzone di Sam Cooke (che in realtà si intitola Wonderful World) a proposito dell’articolo di ieri di Zucconi (vedi 10 gennaio). Ce n’è un’altra. Avevo deciso di lasciar perdere la prima lettera ricevuta da Parigi. Poi anche la seconda da Roma. E la terza da Washington. E la quarta e la quinta dall’Italia. Alla quinta, da Parma, cedo. Secondo Zucconi l’Etiopia è un "paese anch’esso a grande maggioranza musulmana", ma non non è vero: la popolazione islamica è intorno al 45 per cento, poi ci sono copti e animisti.
11 gennaio
La parola ai comunisti
Titolo di editoriale di prima pagina del Manifesto di oggi: "Chi impiccherà George W. Bush?".
10 gennaio
Operazione Simpatia
Raid aerei contro i capi di Al Qaida in Somalia: non vanno bene. Eravamo rimasti che contro il terrorismo non andava bene la guerra, piuttosto ci volevano operazioni di intelligence e attacchi mirati ad Al Qaida. Poi abbiamo scoperto che non andavano bene nemmeno le operazioni di intelligence, tanto che poi arrestiamo gli agenti dei servizi che le eseguono e critichiamo ogni misura antiterrorismo. Ora, infine, D’Alema ci spiega che non vanno bene nemmeno gli attacchi mirati, come questo sulla riunione di Al Qaida in Somalia. Non va bene niente contro il terrorismo, se non il prego-si-accomodi-faccia-come-crede. Non va bene la "dottrina Bush", e passi. Però, sinceramente, combattere il terrorismo con la "dottrina Cobolli Gigli" mi pare eccessivo.
10 gennaio
Meno 181,5 milioni di euro per un meno 16 in classifica
Gianni Dragoni del SOle 24 Ore spulcia il bilancio dell’anno scorso degli indossatori di scudetti altrui e scopre che, ur arrivando terzi e asedici punti di distacco dai campioni d’Italia, ha chiuso con un deficit di 181,5 milioni di euro, battendo il precedente record negativo del Parma fallito di Tanzi. Ma gli indossatori possono contare sul piano finanziario sul patrimonio di Moratti, mentre su quello sportivo hanno avuto una mano da Guido Rossi.
10 gennaio
Il primo 007 nero
Don’t know much about military
Cantava più o meno così Sam Cooke in una delle sue più belle canzoni, e io in effetti non so niente di cose militari, ma un lettore di Cam, Antonino Radici, segnala che c’è anche qualcun altro a saperne poco: Vittorio Zucconi sulla prima pagina di Rep di questa mattina a proposito dell’airstrike americano in Somalia. Di seguito le osservazioni di Antonio, aperte a eventuali correzioni di altri lettori:
<Zucconi fa una gran confusione tra i mezzi impiegati, infatti esordisce con:
Un po’ vendetta, un po’ guerra, un po’ azione di polizia globale, l’attacco dei C130 "Spectre" delle Forze Speciali è applaudito dai sostenitori della guerra di civiltà e condannato da chi paventa la diffusione infinita della violenza unilaterale[..]
Il punto e’ che i C130 non si chiamano Spectre, ma Hercules, e nonhanno niente a che vedere con le forze speciali, dato che sono semplicemente aerei cargo:
http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/c-130.htm
Al capoverso successivo Zucconi afferma:
Quei C130 Hercules superarmati e soprannominati "Spooky", spettro, dai soldati americani per la loro capacità di colpire senza essere visti o sentiti, sono parte essenziale di una strategia di "guerra al terrore"
Di cargo superarmati non mi risulta, tuttavia quelli che lui chiama Spooky sono di sicuro gli AC-130U, soprannominati, appunto, Spooky: http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/ac-130u.htm Che non sono altro che una versione modificata degli AC-130,soprannominati "Spectre": http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/ac-130.htm
Per riepilogare:
C-130 Hercules, aereo cargo
AC-130 Spectre, gunship
AC-130U Spooky, versione modificata dell’AC-130 in supporto ai reparti
di Special Operations
Continua Zucconi:
L’assalto aereo degli "Spettri" volanti decollati probabilmente dalla vicina Gibuti, dove le Forze Speciali americane hanno la loro base, e l’ancoraggio nelle acque somale della portaerei Forrestal per dare copertura all’esercito Etiope,
Actually, a Gibuti non e’ mai esistita una base ‘ufficiale’ delle
forze speciali americane, tant’e’ che anche le forze speciali francesi
vanno a farci esercitazioni, ma non e’ questo il punto; la cosa piu’
vergognosa e’ che Zucconi cita la Forrestal!! Una portaerei, si’, ma mandata in pensione 13 anni fa!
http://en.wikipedia.org/wiki/USS_Forrestal
E a dire il vero tutte portaerei della classe forrestal sono ritirate da tempo:
http://www.globalsecurity.org/military/systems/ship/cv-59-unit.htm
Continua Zucconi in un capoverso successivo:
L’Etiopia, paese anch’esso a grande maggioranza musulmana, non sembra avere intenzione di divenire in Somalia quello che gli Stati Uniti sono divenuti in Iraq, gli arbitri, le vittime, i bersagli di una guerra civile. Nè gli Usa, che a Mogadiscio lasciarono l’umiliazione e l’orrore del "Black Hawk Down", dell’elicottero dei Marines abbattuto, possono permettersi di scendere sul terreno e di vivere un altro Iraq.
Non e’ mia intenzione fare l’esperto militare, ma basta anche solo
vedere Black Hawk Down di Ridley Scott per capire che i Marines non hanno elicotteri, che su quell’elicottero ci stavano le forze speciali (Delta Force) e che in quell’operazione non furono coinvolti diretatmente Marines, ma Ranges e forze speciali, che non sono esattamente la stessa cosa:
http://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Mogadishu
Ciao, Antonio>
9 gennaio
Gli altri da oggi in poi si chiameranno dumb-phone
Apple presenta l’iPhone e la meravigliosa Appletv. Sul sito fatevi un giro, specie sul telefono. Il telefono, chiamiamolo così, è fantastico anzi di più, è geniale. Ma ha due problemi, anzi tre. Esce a giugno negli USa, in Italia in autunno. In America sarà venduto esclusivamente con un contratto Cingular, quasi sicuramente non funzionerà con altre sim card. Quindi non potrà essere acquistato nemmeno in America, bisognerà aspettare la versione unlocked per l’Europa. Quanto alla Appletv funziona solo con televisori Hd.
9 gennaio
Bedda Matri!
Wikipedia in siciliano. Qui la pagina su Arcamu.
(Grazie a Passannanti)
8 gennaio
Se sapessero del deputato comunista Luxuria…
I comunisti maoisti del Nepal pronti a prendere il potere sostengono che gli omosessuali siano un "inquinamento sociale" e "un effetto collaterale del capitalismo" e lanciano una campagna nazionale contro i gay.
5 gennaio
E questo fenomeno di Paolo Salom del Corriere dove l’abbiamo vinto?
Siamo solo al 4 gennaio ma l’articolo su Guantanamo di tal Paolo Salom del Corriere della Sera di oggi si candida già a vincitore certo del premio per il più incredibile articolo dell’anno appena cominciato. Se solo fossi in grado di trovarlo (nel peggior sito di giornale italiano: ma eccolo me l’ha trovato Borgognoni) farei ridere anche voi e questo nel giorno in cui il Corriere – a meno che mi sia sfuggito, ma se mi è sfuggito vorrà dire qualcosa – non scrive una riga sugli stupri di bambini dei caschi blu dell’Onu in Sudan. Cercatelo, però, questo articolo di Salom, ché è strepitoso. (Ah, naturalmente le cose – che secondo Salom sarebbero inedite – sono state pubblicate sul Foglio già un paio d’anni fa, il 7 giugno 2005).
4 gennaio
Toh, guarda, sono tornati i neocon
Prima pagina del Los Angeles Times di oggi.
4 gennaio
Oggi si legge Paul Berman su Saddam e la falsa coscienza dei buoni che si sono commossi
Sul Corriere della Sera. Ma anche, attenzione-attenzione, l’editoriale di Gad Lerner su Vanity Fair, è ottimo.
4 gennaio
Eccolallà
Cindy Sheehan, la peace mom, ha appena interrotto la conferenza stampa di apertura dei leader Democratici alla Camera protestando e urlando "investigate, investigate, troops home now".
3 gennaio
Finalmente uno che parla chiaro
Non c’è uno, ieri e oggi, che non abbia spiegato – senza spiegarlo affatto – che il paragone tra la morte di Saddam e quella di Mussolini non s’ha da fare, no-no, no-no, no-no. Infine è arrivato il professor Barbagallo che sul Mattino s’è indignato per il paragone, ma gli è scappata di bocca la frase rivelatrice di una posizione che non sta in piedi: «Ben diverso il caso di Saddam Hussein, tiranno, assassino, capo di Stato al quale è stata fatta una farsa di processo. La sua esecuzione è un desolante esempio della grande ipocrisia degli americani, cui spettava il compito di eliminarlo: sarebbero stati più seri se, una volta catturato il dittatore iracheno, lo avessero ucciso subito». Avete capito bene: gli americani sono cattivi perché hanno permesso il processo e poi l’orribile e barbara pratica della pena capitale, quando sarebbe stato meglio e più serio uccidere Saddam al momento della sua cattura e senza alcun processo. Diciamo, un po’ come è stato fatto con Mussolini.
Contro la pena di morte, ma a favore dell’esecuzione sommaria: ma che cosa abbiamo fatto di male per meritarci questi intellettuali?
3 gennaio
Caschiblu Ghraib
Altra notizia che riguardando l’Onu e non gli Usa non leggerete altrove: "Members of the United Nations peacekeeping forces in southern Sudan are facing allegations of raping and abusing children as young as 12"
(PS: Repubblica ne parla a pagina 21 oggi 4 gennaio).
3 gennaio
L’ultima dal fronte islamo-fascista: lo scopo di Hitler era quello di creare lo Stato di Israele
Uno dei principali consiglieri del nazista in capo dell’Iran, con cui i buoni vorrebbero tanto dialogare, ha spiegato in un’intervista a un giornale iraniano, tradotta da Memri, che Hitler era ebreo, figlio di una "puttana ebrea" e che, in realtà, le sue politiche avevano l’obiettivo di creare uno stato ebraico in Palestina
3 gennaio
Questa notte, molto tardi, su Radiouno
Qui l’audio, l’intervista è di Vanessa Giovagnoli.
2 gennaio
About i fessi di Serra
Mi hanno scritto parecchie persone e mi segnala Sabelli Fioretti che il dibattito ferve (diciamo così) sul suo sito. Costoro non capiscono che nel post del 29 dicembre io ho citato college e master frequentati da Bush nelle due migliori università del mondo (più le vittorie in elezioni varie) per replicare a Serra sul terreno scelto da Serra, quello del criticare qualcuno perché ha la faccia da fesso – modo gentile, magari perché non si conosce l’inglese, per dire che uno è fesso, faccia a parte. Per me non è un criterio dare di fesso a uno, anzi se fossi Serra direi che è da fessi usare questi argomenti. Ma se l’accusa di essere fessi fosse un criterio corretto per condurre una conversazione, be’, io di fessi laureati a Yale (con voti superiori a quelli di Kerry), masterizzati a Harvard, vincitori di due elezioni da governatore in uno stato tradizionalmente democratico come il Texas, e poi di due elezioni presidenziali, non ne conosco a meno che non stavano tutti a Cuore e io non ne ho mai saputo niente. Ma se, invece, i fessi di questo tipo esistono comunemente, come la mettiamo con quelli che a Serra non sembra abbiano la faccia da fesso ma che poi si sono fatti regolarmente battere dal fesso?
2 gennaio
Una Rotonda sul Mare/6
Fantastico disco del 1971 dei Gravy Train, (A ballad of) a peaceful man, gran progressive rock britannico. Acquistatelo su Amazon UK.
2 gennaio
Un tetto a Manhattan
A Vision, 1949 – Il disegno dello scienziato britannico A. M. Low per un tetto a New York
2 gennaio