New York. Mai come in questa stagione elettorale americana si è parlato tanto delle potenziali First Lady, oltre che, ovviamente, del possibile primo First Gentleman della duecentenaria storia degli Stati Uniti. Il modello della First Lady, negli ultimi decenni, non si è discostato molto dalla tradizionale sposa tutta casa e famiglia di Barbara e Laura Bush, dalla mondanità riservata di Nancy Reagan o dall’attivismo militante di Hillary Clinton. A questo giro, Bill Clinton a parte, non c’è nessun possibile primo coniuge che possa rientrare in queste categorie. I candidati sono diciotto, i coniugi attuali altrettanti, quelli di prime o seconde nozze sei o sette e prima o poi si faranno sentire. Stando ai principali aspiranti, Hillary schiera un ex presidente che metà America vorrebbe entrasse alla Casa Bianca, però dalla porta principale, e l’altra metà non dimentica che cosa ci faceva dentro quella Casa, di nascosto dalla moglie, proprio mentre bin Laden dichiarava guerra al paese. La moglie di Giuliani, secondo i commentatori poco amichevoli con l’ex sindaco di New York, è ancora più pazza di lui, la vera incognita della campagna elettorale, la Teresa Heinz Kerry di questo turno. Judith Nathan è un’ex infermiera ed ex ragazza-madre che il sindaco conobbe in un Cigar Bar di Manhattan e per la quale lasciò la sua seconda moglie comunicandoglielo, in diretta tv, durante una conferenza stampa. La moglie di Barack Obama è una manager tosta, potenzialmente una nuova Hillary, a cui gli strateghi elettorali però hanno consigliato di mostrare il suo lato casalingo e materno e rassicurante, così a ogni intervista racconta in modo poco credibile che Barack lascia i calzini sporchi in giro per casa e che non è capace di imburrare i toast, perché questi sono lavori domestici e lui invece ha una missione storica a cui pensare. La moglie di John Edwards ha un tumore, anzi le è tornato dopo i trattamenti di tre anni fa, ma gira il paese come nessuna delle altre col suo sorriso solare. La moglie di Mitt Romney ha la sclerosi multipla e, malgrado il marito si presenti come il campione del conservatorismo sociale, in passato ha finanziato il più famoso gruppo pro-abortista d’America (così come Giuliani e la sua seconda moglie Donna Hanover). La moglie di John McCain, la seconda, è molto più giovane e più ricca del senatore, ereditiera di un importante birraio dell’Arizona e nota alle cronache, per sua stessa ammissione, per aver rubato per due anni interi dagli armadi di un’organizzazione caritatevole di cui era presidente i farmaci da cui era dipendente. Clinton, inteso come Bill, tre giorni fa ha diffuso su Internet uno sdolcinato videomessaggio su sua moglie – quanto è brava, quanto la amo, quanto è preparata – che suonava più falso di una clip del Grande Fratello e faceva subito pensare a quella vignetta in cui è ritratto con un sorriso grande così e la battuta invita il lettore ad immaginarsi che cosa potrebbe combinare stavolta alla Casa Bianca, con tutto il tempo libero che avrà a disposizione. In realtà di tempo libero ne avrà poco, visto che Bill avrà da portare avanti il lavoro della sua fondazione e della sua biblioteca (mercoledì ha presentato un elaborato progetto ambientalista) e certamente non rinuncerà alla remunerativa attività di conferenziere globale. Hillary ha già annunciato che lo invierà come ambasciatore della buona volontà in medio oriente per restaurare l’immagine dell’America nella regione, anche se non è che la prima volta sia servito granché. In ogni caso, differenza di genere a parte, Clinton sarà un primo coniuge a tempo parziale a corte, ma nello stesso tempo presentissimo sulle questioni politiche, una figura impossibile da paragonare alle precedenti, fatta eccezione all’Hillary del primo mandato clintoniano, quando fu messa a capo della task force che avrebbe dovuto riformare la sanità e garantire a tutti gli americani l’assistenza medica. Judith Nathan Giuliani è una simpatica e sveglia ragazza della Pennsylvania di origini italiane e polacche, definita arrampicatrice sociale dai suoi nemici e da uno dei suoi due ex mariti (un ex fidanzato greco, invece, racconta ai tabloid di quanto Judith fosse passionale, erotica e sensuale). Lei studia da Hillary e Nancy, anche se non sembra avere la preparazione dell’una né il glamour dell’altra. Rudy le sta sempre accanto e nelle interviste si stringono la mano, si accarezzano il viso e si danno bacetti come piccioncini. Giuliani ha fatto intuire che Judith potrebbe avere un posto di governo nella sua Amministrazione, salvo poi smentire e subito dopo confermare che, grazie al suo passato da infermiera, lei è la sua prima consigliera sulle questioni di sicurezza nazionale, per la sua competenza sugli agenti chimico-biologici e la capacità di organizzazione delle operazioni di soccorso in caso di attentato. Le sue prime uscite pubbliche sono passate sui tabloid e sui blog per le gaffe e qualche impaccio, anche se su di lei sembra pesare un pregiudizio sociale dell’élite intellettuale che le sarà difficile abbattere. “Sono io il candidato – ha detto Giuliani alla stampa invitandola a prendersela con lui – lei è una civile, per usare la distinzione che faceva la vecchia mafia”. Rudy, però, dovrà guardarsi anche dall’ex moglie. Non dalla prima, che è una sua cugina di secondo grado, Regina Peruggi, le cui nozze sono state annullato perché non avevano ottenuto la dispensa speciale dalla chiesa, dopo quattordici anni di matrimonio in cui i due sposi sostengono di non aver mai saputo della parentela. Rudy dovrà vedersela con Donna Hanover, la sua seconda moglie, ancora furiosa per il tradimento con Judith. Allora Donna ottenne da un giudice il divieto di far entrare l’amante a Gracie Mansion, la residenza ufficiale del sindaco di New York e Rudy fu costretto a farsi ospitare da una coppia di facoltosi amici gay dell’Upper East Side. Per evitare guai giudiziari, Giuliani spiegò che a causa del cancro alla prostata che lo aveva colpito nel 2000 era stato costretto all’impotenza – temporanea, sottolineano i cultori del machismo giulianesco – per cui prima della separazione dalla moglie non c’è stato alcun rapporto sessuale tra il sindaco e Judith. L’ombra di Donna resta un problema per le speranze presidenziali di Giuliani, per quanto lei abbia intascato sette milioni di dollari dal divorzio, si sia risposata con un vecchio compagno di scuola e risieda in Florida. Ogni volta che se ne parla, però, tutti ricordano i continui e notori tradimenti del sindaco e il modo in cui le fece sapere che l’avrebbe lasciata. E poi ci sono i due figli, nessuno dei quali vuole partecipare alla campagna del padre, certo non la femmina che addirittura rifiuta di portarne il cognome, ma nemmeno il maschio che non esita a ricordare alla stampa di non avere rapporti idilliaci con lui e, tantomeno, con la candidata First Lady.
18 Maggio 2007