Camillo di Christian Rocca"Dr. House a pugno chiuso contro Michael Moore?"

Chissà se il Corriere della Sera gli dedicherà di nuovo la prima pagina, come fece un paio di settimane fa quando interpretò male una battuta di Dr. House su Michael Moore e sparò l’improbabile titolo “Il Dottor House a pugno chiuso contro Bush”, corredato da sapido e tagliente corsivo di Maria Laura Rodotà. Eppure, alla fine della settima puntata trasmessa negli Stati Uniti su Fox, in anteprima di una stagione rispetto all’Italia, il burbero medico della serie tv è tornato sull’argomento Moore, prendendo ancora una volta in giro il suo buonismo e il suo modo furbetto di girare i documentari. Nella puntata che aveva colpito il Corriere, Gregory House aveva detto a un gruppo di pazienti e medici che “Michael Moore aveva ragione” nel denunciare la malasanità americana e aveva promesso loro stanze singole, esami gratuiti, ricchi premi e cotillons. Ma era tutto tranne che una presa di posizione politica, specie per uno che è noto per “non voler obbedire alla tipica pietas della vita moderna”. Era, piuttosto, un modo per mettere in difficoltà la sua boss Lisa Cuddy con cui House s’accapiglia dall’inizio della quarta serie.
Ora House è tornato a parlare male e più direttamente di Moore, nella puntata intitolata “Ugly”. Alla fine dell’episodio, Dr. House è seduto con Lisa Cuddy in una sala della clinica. Insieme guardano il montaggio di un documentario che una troupe televisiva ha girato su un eccezionale caso risolto con la solita arrogante maestria da Dr. House. Nel filmato, però, House viene raccontato come un uomo compassionevole, caritatevole, di rara bontà, cioè esattamente nel modo opposto all’immagine che lui ama dare di sé. House, infuriato, spegne la tv e dice: “Ma che diavolo… Lo sapevo che non avrei dovuto fare questa stupida cosa”. Lisa Cuddy lo prende in giro, fa finta di asciugarsi una lacrima e dice: “Impossibile non commuoversi”. “Oh, smettila”, replica House. Ci pensa su e, con la sua consueta acidità, dice: “Improvvisamente non mi sento più di fidarmi dei film di Michael Moore”. House apre la porta dalla saletta, mentre Lisa Cuddy continua a prenderlo in giro: “Dove vai? Ad aiutare i gattini a scendere dagli alberi? A leggere a dei poveri ragazzi sordi?”. E lui, mentre esce: “Ho il dovere nei confronti del mondo di fare in modo che questo male non veda la luce del giorno”. Titolo suggerito al Corrierone: “Dr. House a pugno chiuso contro Moore”. (chr.ro)

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