Camillo di Christian RoccaThat's it/39

New York. “Blue Hill”, al numero 75 di Washington Place, è il ristorante biologico del West Village dove un paio di settimane fa Barack Obama ha portato a cena sua moglie Michelle.

New York. “Blue Hill”, al numero 75 di Washington Place, è il ristorante biologico del West Village dove un paio di settimane fa Barack Obama ha portato a cena sua moglie Michelle. Il pensatore newyorchese Franco Zerlenga ordina maiale del Berkshire, con legumi, funghi shiitake e pistacchi (gli Obama hanno ordinato il tasting menu) ed estrae dalla borsa un gran numero di copertine di libri, più una lista di letture per l’estate da consigliare ai lettori di That’s it.
Ecco la lista dei libri, che Zerlenga ci tiene sia pubblicata integralmente: “1) Per coloro che non riescono ancora a capire la natura del nemico: i vari D’Alema & Co: ‘Knowing the enemy – Jihadist Ideology and the War on terror’ di Mary Habeck, Yale University Press; ‘Race and Slavery in the Middle East – An historical enquiry’ di Bernard Lewis, Oxford University Press; ‘Saudi-Iranian relations since the fall of Saddam’ di Frederic Wehrey, Theodore W. Karasik et alia; ‘Dangerous Knowledge – orientalism and its discontents’ di Robert Irwin,  The Overlook Press; ‘Storia dei Musulmani di Sicilia’ di Michele Amari, Le Monnier.
2) Per coloro che amano la musica e la scienza: ‘This is your brain on music – The science of a human obsession’, di Daniel J. Levitin, A Plume Book.
3) Per coloro che sono interessati a conoscere gli Stati Uniti, ma sono continuamente mal informati dai giornalisti italiani che vivono negli Stati Uniti da 30 anni, e per coloro che vogliono seguire gli ‘hearings’ al Senato per la conferma di Sonia Sotomayor alla Corte Suprema e per capire quando e perché l’Alta Corte americana ha acquistato il potere che ha: ‘The Great Decision – Jefferson, Adams, Marshall, and the battle for the Supreme Court’, di Cliff Sloan e David McKean, Public Affairs; ‘Is there a right to remain silent? Coercive Interrogation and the Fifth Amendment after 9/11’ di Alan Dershowitz, Oxford University Press.
4) Per coloro che decisamente vogliono essere seri conoscitori della storia degli Stati Uniti: ‘The Political Worlds of Slavery and Freedom’, di Steven Hahn, Harvard University Press; ‘Our Lincoln – New perspectives on Lincoln and his world’, curato da Eric Foner, W.W. Norton; ‘How the States got their Shapes’ di Mark Stein, Harper Collins.
5) Per gli amanti della bellezza della matematica: ‘Is God a Mathematician?’ di Mario Livio, Simon and Shuster.
6) Per gli amanti del Bardo, un saggio di Robert Brustein: ‘The Tainted Muse – Prejudice and presumption in Shakespeare and his time’, Yale University Press. E per tutti coloro che non possono non rileggere ogni anno ‘Cent’anni di solitudine’, la brillante biografia di Gabriel García Márques: ‘A life’ di Gerald Martin, Alfred A.Knopf.
7) Per tutti gli antisemiti e nemici di Israele che ignorano la storia e vogliono uscire dalla loro misera ignoranza: ‘A Safe Haven – Harry S. Truman and The Founding of Israel’ di Allis Radosh e Ronald Radosh, Harper.
8) Coloro che non amano Camilleri possono immergersi nel nuovo brillante e unico nel suo genere: ‘Road dogs’ di Elmore Leonard. (Chi non ama Elmore Leonard?)
9) Per gli amanti di ‘Casablanca’, The Overlook Press ha ripubblicato in una bellissima edizione la sceneggiatura originale e 25 classic stills a cura di Howard Koch.
10) A chi non legge in inglese: il libro di Salvatore Lupo ‘Quando la mafia trovò l’America – Storia di un intreccio intercontinentale, 1888-2008’, Einaudi. E presto mi auguro di poterlo leggere in inglese e di suggerirlo ai miei compatrioti americani”. (chr.ro)

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