C’é un tabù nella lingua italiana. E la gaffe di Carlo Giovanardi qualche giorno fa, «Due donne che si baciano? Come chi fa pipì per strada», ricordate?, ne é esempio tondo tondo.
Si fa fatica, in italiano, a chiamare due donne che si amano con il loro nome: lesbiche.
O meglio, con un altro.
Meno stridente, meno caratterizzato.
Lesbica, quando lo pronunci, un po’ pizzica, un po’ puzza. Anche se lo sei.
Non che le altre parole per definire due donne in amore siano tanto meglio, come ricorda un sondaggio appena svolto dal portale LezPop. Vi farebbe piacerebbe essere chiamati “sgundula”?
Personalmente, ho un debole per donna gay, ma un bel lesbica, quando ci vuole, ci vuole (tipico un «papá arrenditi! Sono lesbica!»).
Un po’ per sfida un po’ per crociata, Laura Landi e Giovanna Selis, dalla Toscana sono partite con una crociata per mettere una toppa a questo buco linguistico sociale.
Da qualche tempo, si sono messe a intervistare lesbiche di tutte le etá su e giù per l’Italia per realizzare il documentario “Le lesbiche non esistono”
Pare che Laura e Giovanna qualcuna ne stiano raccattando. Donne che alla domanda “quali insulti conosci per una donna lesbica?”, rispondono, serafiche: lesbica.