Già fu creato a Milano, ora anche a Napoli. E’ il Registro per le unioni civili:
“E’ compito delle istituzioni – ha dichiarato l’assessore Tommasielli – garantire alle persone i diritti civili e sociali senza discriminazioni di sorta anche nei confronti di coloro che affidano i propri progetti di vita di convivenza, come le unioni civili o le unioni di fatto, diverse dalla famiglia”.
Soddisfazione dal PD provinciale che attraverso una nota di Francesco Nicodemo appoggia e rilancia: “Un passo importante per la città che ha ospitato due anni fa il gay pride nazionale. Resta il vulnus dell’assenza di una legge nazionale, che nei fatti rende debole questo registro come quello fatto nelle altre città. E su questo pare che Elsa Fornero abbia dimostrato una certa disponibiltà”
Proprio il giorno dopo la arzigogolata dichiarazione di Carlo Giovanardi:
Due ragazze che si baciano alla stazione? A lei che effetto fa se uno fa pipì? Se lo fa in bagno va bene, ma se uno fa la pipì per strada davanti a lei, può darle fastidio. Ci sono infatti problemi di batteri, che richiedono una grande attenzione nel momento in cui si fanno certe pratiche.
Strano paese dunque il nostro. Mentre un ex-ministro come Giovanardi si perde in boutade che si commentano da sole, a Napoli si compie un passo importante per quanto riguarda i diritti civili in Italia. Su questo tema l’amministrazione De Magistris si è dunque dimostrata all’altezza delle aspettative di chi lo ha sostenuto. Non sarà la rivoluzione, ma almeno si è dato l’avvio ad un nuovo processo di legittimazione verso le coppie di fatto.
Certo che se ad ogni dichiarazione dell’ex-ministro Carlo Giovanardi vi è una risposta come quella napoletana, beh, caro Giovanardi, dica la sua quotidianamente perché in Italia abbiamo davvero molto bisogno di gente come lei.