Il driver della passione e della ricerca
Zona Tortona è il distretto del design che ha dato i natali al fenomeno del Fuorisalone. Giulio Cappellini insieme a Superstudio fu l’ideatore e l’head hunter di talenti allora sconosciuti, dove l’intero mondo del design globale si accalcava agli ingressi per entrare a vedere le forme del prossimo futuro. C’era patos, passione, avanguardia, talento, riferimenti culturali alti, aggregazione. La serata inaugurale di Superstudio, qualche ora prima dell’apertura ufficiale del Salone Internazionale in Fiera, sanciva il vero inizio della manifestazione. Poi, grazie a questa identità temporanea con scadenza annuale, l’area è rinata ricca di attrazione e di identità. Da prima industriale e poi svuotata era rimasta semi abbandonata: ricchissima di enormi spazi ex-industriali vuoti, ha dato al Design la possibilità di esprimersi fantasticamente fuori dagli obblighi commerciali fieristici. Ricerca, sperimentazione, fuoriscala, teatralità, tutto si era magicamente sposato per un risultato irripetibile. Era l’evento veramente atteso, circondato da un’aura di mistero e di passione.
Cosa è
Armati di ombrello e buona curiosità ci immergiamo nel solito dedalo di vie, di eventi, di stranieri, di eccessi, di gadget, di designer, di innovazione, di humus progettuale … Anche l’anno scorso Zona Tortona non aveva entusiasmato, e sapevamo che è cambiata la gestione, quindi un po’ di difficoltà e di riconfigurazione ci sta… ma così noooo però!!!
Purtoppo quest’anno ci è apparsa ancora di più sottotono. Non solo per decisa “paccottiglia” che definisce categorie uniformi di prodotto, ma anche di attitudine/atteggiamento, esserci a tutti i costi con qualcosa… Si può fare quindi ci sono anche io … Spesso l’occhio cattura prodotti e non progetti. Lo scopo del fuorisalone era/è la scoperta di valori aggiunti, molto preziosi, che influenzeranno l’anno produttivo e di trade. Qui vediamo molte tane (stand chiusi ermeticamente con aggiunta di buttafuori) che offrono miriadi di oggetti scontati con altrettanti deboli allestimenti.
Anche il meteo piangeva
Dopo un migrare continuo tra via Savona e Tortona, il Magna Pars, via Bugatti, annessi e connessi, entriamo da Superstudio e dopo l’obbligatorio accredito con business card ci immergiamo in un sistema replica della Fiera ma con uno spessore molto sottile. L’unica costante era la ben poco elegante presenza di buttafuori da discoteca che vogliono l’invito se no non si entra e l’insistente necessità di dare un accredito professionale per vedere quello che è esposto, una volta dentro alle varie tane, il nulla!!!
Quindi il nostro pensiero è stato “da Cappellini a cappellate!”.
Forse come espressione è un po’ forte ma rende l’idea, ad un certo punto è diventato un po’ faticoso vedere un sistema di tutto rispetto in avanzata decadenza.
Certo, la crisi. O forse no.
Finalmente un po’ di qualità
Qualche elemento si distingue all’Emporio31
VIA France Design
Poi ci spostiamo al padiglione francese del France Design che raccoglie progetti del VIA (Valorisation de l’Innovation dans l’Ameublement), piattaforma patrocinata dal Ministero dell’Industria francese per supportare, valorizzare e promuovere il Design francese nel mondo. Abbiamo trovato Scuole e progettisti indipendenti tutti coordinati sotto un solo tetto che riporta la coerenza progettuale ad un dialogo ricco e costruttivo. Vi sono anche aziende neonate come Chimere che propongono prodotti di nicchia, bellissimi e molto promettenti sui mercati asiatici. Un pet-design per i geek del fetish domestico estremizzato.
http://www.via.fr/en/presentation.php
L’ex Fondazione Pomodoro
Sotto scrosci d’acqua incessanti arriviamo bagnati all’ex Fondazione Pomodoro che per l’occasione ha aperto i suoi magnifici spazi al gruppo Charme: Cappellini, Cassina e Poltrona Frau. Di assoluto rilievo la cura dei particolari specialmente in Poltrona Frau dove si trova l’apoteosi di un’art direction sapiente ed eccellente. Colori, materiali, oggetti, texture, tessuti e abbinamenti presentati in una modalità molto sofisticata e attenta all’armonia di ambiente. Punti luce colorati esaltati da una tinteggiatura sempre in chiave con le pareti studiate nei minimi particolari. Morbide pareti tattili, gommate e vellutate, a rilievo, sposano cromie e splendide sedute.
Durante il salone del mobile potete seguirci anche su @intersezioni con aggiornamenti in presa diretta