Riscone di Brunico, l’As Roma è in ritiro precampionato e i giornalisti si fiondano in conferenza stampa perché ai microfoni è il turno di Francesco Totti. Il capitano parla di Zeman, proprietà americana e calciomercato. Poi arriva, puntuale come la morte, una domanda sull’omosessualità, a partire dal recente (e poco urbano) exploit del laziale Mauro Zarate.
Totti risponde, ma inciampa in un lapsus: “rispetto l’omofobia”, dove omofobia sta per omosessualità. Unico neo formale di un ragionamento tanto semplice quanto inappuntabile che il numero 10 prosegue così: “rispetto la gente che vuole fare quella cosa, sono esseri umani e vanno rispettati”. La gaffe c’è tutta e rimbalza sul web scatenando un’ilarità generale rafforzata dai libri di barzellette e dalla fama di non eccellente oratore che Totti si trascina da anni.
Peccato che l’aspetto più comico di questa vicenda sia impersonato, ancora una volta, dai giornalisti. O perlomeno da quegli stoici cronisti che continuano imperterriti nell’interpellare i calciatori su vicende che col calcio non c’azzeccano nulla. Sperando in uno scoop, pregando per un titolone.