E’ tutto pronto. Villaggio Olimpico, partecipanti, misure di sicurezza e sponsor facoltosi. Dal 27 luglio, in quel di Londra, 16.000 atleti di 205 nazionalità si sfideranno in 302 gare. Tra loro ci saranno 292 italiani, 48 in meno rispetto alle Olimpiadi di Pechino dove il clan azzurro incassò 27 medaglie. Oggi le proiezioni del ranking mondiale dicono che potremmo accaparrarcene 32. Una cifra su cui metterci la firma e che potremmo raggiungere grazie a scherma, tiro a segno, tiro a volo, ciclismo donne, canoa, nuoto e pugilato.
Il clan azzurro conterà 25 nuovi “Balotelli”: alcuni nati all’estero, altri diventati italiani per sport o matrimonio. Tutti, compresi i massimi dirigenti del Coni, viaggeranno in Economy “per dare un segnale” in tempi di spending review. Di passaporto italiano anche quindici aziende fornitrici dei giochi Olimpici. Nel prestigioso club svettano marchi come Mapei e Technogym, ma anche ambasciatori del made in Italy che hanno prodotto bicchieri e posate, tribune e piscine temporanee per il mega evento londinese.
D’altronde la macchina organizzativa delle Olimpiadi vanta 200mila addetti, tra i quali 70mila volontari e 23mila uomini della security. Tra loro pure 500 agenti dell’Fbi in arrivo da Oltreoceano. Il villaggio Olimpico è un affare di 2.818 unità residenziali (tutte con telefono, wifi e tv) che ospiteranno atleti, delegati e arbitri. La mini-città vanta 11 isolati, ognuno disegnato da un diverso architetto, un’area di preghiera multireligiosa con quasi 200 cappellani di nove religioni, il Mc Donald’s più grande del mondo (con 1500 posti a sedere e 500 addetti) ma anche mense da 5.000 coperti.
Da settembre cominceranno il lavori per restituire il villaggio alla città, con progetti avveniristici e quartieri residenziali, tra cui non mancheranno 1379 unità abitative olimpiche assegnate a lavoratori con basso reddito.
E gli sponsor? Sono al lavoro da mesi. Le grandi multinazionali hanno messo a punto le rispettive strategie commerciali: Procter&Gamble con spot d’autore, Coca Cola con lattine celebrative. La guerra dei prodotti è cominciata da tempo ed entrerà nel vivo tra qualche giorno, anche perchè l’audience televisiva di Londra 2012 è un piatto ricchissimo che conterà quattro miliardi di persone. Praticamente il mondo intero, con qualche eccezione.