C’era una volta il Milan Indoor, secondo torneo italiano, cornice di sponsor (Fila, Muratti, Mercedes, Breil) e campioni. Nella capitale lombarda vinsero signori del tennis come Bjorn Borg, John McEnroe e Boris Becker, ma anche l’immortale Roger Federer che qui, a 19 anni e mezzo, si aggiudicò il primo torneo maggiore della sua carriera.
C’era una volta, perché da anni Milano non vede sfilare big. L’Italia stessa, eccezion fatta per gli Internazionali di Roma e i femminili di Palermo, deve accontentarsi di Challenger e Futures, tornei minori a cui partecipano giovani promesse, giocatori di seconda fascia e professionisti a fine carriera.
Eppure qualcosa si muove. Da mesi i dirigenti dell’Harbour Club di Milano stanno pensando di riconvertire i campi del circolo dalla terra rossa all’erba. L’obiettivo? Realizzare un torneo di rilievo nelle settimane che precedono Wimbledon. I contatti con la Wta (l’associazione del tennis femminile) sono a buon punto. “I vertici si sono detti interessati al progetto”, spiega a tennis.it Massimo Policastro, direttore del Challenger da 30.000 dollari che attualmente si svolge all’Harbour.
“Noi non abbiamo affatto chiuso le porte all’ATP anche perché il nostro torneo è sempre stato maschile, ma i maggiori contatti li abbiamo avuti con la Wta”. Dal canto suo, il circolo di via Cascina Bellaria (zona San Siro) si è già mosso: “il nostro piano è pronto, siamo in contatto con varie aziende importanti che credono nella nostra idea, e quindi la speranza di passare all’erba è più viva che mai”.
Nelle intenzioni degli organizzatori il lancio del torneo maggiore dovrebbe avvenire nel 2014 o, ancora meglio, nel 2015, stagione a partire dalla quale si avrà una settimana di tempo in più tra Roland Garros e Wimbledon. Le tappe sono segnate: bisogna lavorare sui dettagli con le associazioni tennistiche e reperire le risorse economiche necessarie. Dopodichè anche Milano potrà tornare a gustare il tennis di prima classe. Quasi sicuramente femminile, con ogni probabilità sull’erba.