Quando una testata nazionale rischia la chiusura fa molto rumore. Quando a rischio chiusura ci sono dei media locali la notizia non fa poi così tanta notizia.
E così sta passando sotto traccia la situazione in cui versano due radio genovesi: Radio Babboleo News e Radio 19.
La prima è stata una felice intuizione della storica Radio Babboleo. Alcuni anni fa ha aumentato la propria offerta con due ulteriori radio che si sono affiancate alla generalista Babboleo: Babboleo Suono, fatta di musica a getto continuo, e Babboleo News, radio “flusso h24”, come dicono quelli del settore, dedicata alle notizie, un esperimento di informazione continua locale più unico che raro.
Radio 19 è stata la sfida che il più grande quotidiano regionale, Il Secolo XIX, ha voluto lanciare, creando da zero una nuova emittente radiofonica: un’operazione ancora più interessante perché è stata messa in piedi da uno degli ultimi editori puri che esistano in circolazione. Con la lenta crisi della carta stampata, d’altronde, diversificare i media è d’obbligo e il gruppo che fa capo ai Perrone ha continuato ad investire.
Tutto bene, quindi. Più voci ci sono meglio è. Viva la concorrenza. Purtroppo però la crisi supera i confini dell’editoria su carta e coinvolge tutto il mondo. Se i media nazionali sopravvivono a fatica, per i media locali diventa quasi una missione impossibile.
Le voci, che spero davvero prive di fondamento, dicono che i due gruppi editoriali, tra i più importanti della regione, non riescano a far quadrare i conti delle due radio. Non ci sono ancora decisioni definitive messe nero su bianco su comunicati ufficiali. Ironia della sorte, chi ha sempre informato i liguri sulle crisi occupazionali della città e della regione rischia di rimanere senza voce.
Sembra proprio che gli auguri genovesi di natale viaggeranno in modulazione di frequenza per l’ultima volta.