L’amara scoperta di Grasso: i senatori usano twitter

È servita una relazione tecnica sul caso Crimi per scoprire che tanti senatori italiani amano i social network. Chissà quale sorpresa per il presidente di Palazzo Madama Piero Grasso, che ieri nell...

È servita una relazione tecnica sul caso Crimi per scoprire che tanti senatori italiani amano i social network. Chissà quale sorpresa per il presidente di Palazzo Madama Piero Grasso, che ieri nella conferenza dei capigruppo ha presentato i clamorosi risultati della sua indagine.

I fatti risalgono allo scorso 4 ottobre, quando la giunta per le immunità del Senato era riunita per discutere il destino politico di Silvio Berlusconi. Durante il dibattito sulla decadenza del Cavaliere, il grillino Vito Crimi si era divertito ad aggiornare il suo profilo facebook, con una serie di battute di dubbio gusto sull’ex premier (quella notte Roma era stata tappezzata di manifesti che invitavano Silvio a “non mollare”, il grillino poneva un ammiccante interrogativo su cosa, in particolare, non dovesse essere mollato).

Apriti cielo. Indignati dalla scarsa concentrazione del senatore pentastellato, diversi colleghi avevano chiesto di interrompere la seduta della giunta. Oggi, due settimane dopo il fattaccio, l’amara scoperta. Dopo aver spulciato gli account twitter e facebook dei componenti della giunta, Grasso scopre che quel giorno Crimi era in buona compagnia. Assieme a lui ingannavano il tempo sui social network almeno 9 senatori sui 23 presenti. 

L’istruttoria di Grasso non risparmia particolari. Si scopre così che mentre era in ballo la permanenza in Parlamento del Cavaliere, il senatore Pd Felice Casson twittava il proprio disappunto per la presenza di grandi navi da crociera nella laguna veneta. E se il grillino Michele Giarrusso era impegnato a viralizzare la data di un appuntamento politico del M5S, Carlo Giovanardi entrava ripetutamente nel dibattito interno al Pdl, cinguettando a più riprese. Qualcuno si sarebbe persino impegnato a rilanciare su facebook le proprie interviste ai Tg.

Preciso nella sua indagine, Grasso si è addirittura preoccupato di stilare una classifica degli utenti più assidui. La vittoria sembra essere andata alla senatrice Isabella De Monte, dieci post durante l’intera camera di consiglio. Seguono Giovanardi con sei aggiornamenti e la democrat Stefania Pezzopane con cinque. Menzione speciale per la leghista Erika Stefani, due tweet. 

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