Tranquilli, nel documentario «Operazione Lombardia» andato in onda sulla televisione Svizzera Rsi domenica 26 gennaio (Potete guardarlo a questo link) c’è davvero poco di vero. Quindi è difficile credere che un complotto mondiale di banchieri abbia bloccato la nascita del Cantone Lombardo. Ma «non tutto quello che avete visto è falso» come si legge nei titoli di coda di questa docufiction diretta da Fulvio Bernasconi dove il giornalista Lorenzo Buccella arriva fino a Medellin in Colombia per scoprire le presunte trame che tra il 2011 e il 2012 coinvolsero Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Giulio Tremonti, Franco Frattini e alcuni politici elvetici. L’obiettivo era appunto quello di far diventare la Lombardia un cantone. Il motivo? Oltre alle agevolazioni economiche e fiscali di cui avrebbe giovato la regione italiana, anche le problematiche giudiziarie del Cavaliere travolto dal caso Ruby. C’è di tutto, tanta fantapolitica e ironia, le feste di Arcore e gli scandali nel Carroccio, i collegamenti bancari tra Mario Monti e Romano Prodi, ma pure dichiarazioni vere, da parte di Roberto Maroni e lo stesso Bossi che nel 2012 appoggiarono l’idea di una petizione per perorare la causa. «Volevamo fare qualcosa di ironico, per raccontare come cambia il mondo e come cambia anche per la Svizzera. Il nostro Stato sembra isolato ma in realtà deve adeguarsi ai cambiamenti» spiega a Linkiesta Bernasconi. Forse qualche leghista o qualche berlusconiano la prenderà come una provocazione, ma in realtà «Operazione Lombardia» coglie diversi aspetti che toccano in particolare la pancia dell’elettorato lombardo, scatenando le teorie complottiste più profonde. E soprattutto tocca istanze secessionistiche ancora profonde nella stessa Lega Nord. «Non volevamo prendere in giro l’Italia» aggiunge Bernasconi «ma nel vostro Paese c’è davvero tanto materiale narrativo…». Al fim hanno partecipato anche alcuni ex politici svizzeri per rendere il documentario ancora più realistico. In rete c’è persino chi sui social network ha iniziato a teorizzare che sia tutto vero, anche se basta guardarlo per capire che si tratta di finzione. «Alcuni telespettatori mi hanno scritto dicendo che volevano spaccare il televisore dopo averlo visto…» commenta ironico Buccella.
Questa la presentazione del documentario.
26 marzo 2012.In una conferenza stampa a Biasca, il ministro della difesa Ueli Maurer dichiara: “Annettere la Lombardia per noi non sarebbe un problema. La Lombardia rappresenta circa il 90% del totale di tutti gli scambi commerciali con il nostro paese”. La dichiarazione del consigliere federale UDC sembra una provocazione, ma il giorno dopo due esponenti di spicco delle Lega Nord, Roberto Maroni e Matteo Salvini, rilanciano e lanciano una petizione per far passare la Lombardia alla Svizzera. In poche ore sono raccolte migliaia di firme. Una coincidenza? In realtà, dietro questi due avvenimenti passati quasi inosservati potrebbe nascondersi una delle più grandi manovre politiche del dopoguerra: l’annessione della Lombardia alla Svizzera.