Vanilla LatteI “Pirati in volo” e la nuova frontiera dei voli low cost

Non hanno bende, gambe di legno, o uncini. Né, ad accompagnarli, c'è il vessillo del Jolly Roger. Ciò nonostante, in molti stanno iniziando a parlare di loro. Sono sempre di più le testate nazional...

Non hanno bende, gambe di legno, o uncini. Né, ad accompagnarli, c’è il vessillo del Jolly Roger. Ciò nonostante, in molti stanno iniziando a parlare di loro. Sono sempre di più le testate nazionali, tra cui anche il TG5 e Radio Deejay, oltre a siti specializzati, che, negli ultimi tempi, hanno (giustamente) dedicato attenzione ai “Pirati in volo”, o meglio “Piratinvolo“, ovvero un gruppo di amici (“giovani amici”, ci tengono a precisare nel presentarsi) che ha deciso di creare un progetto online dedicato al semisconosciuto – e particolarmente allettante, per chi ama o deve viaggiare – mondo dei cosiddetti “errori di prezzo” delle compagnie aeree.

Un sito web, una pagina Facebook, un account Twitter e poi tanto, tantissimo, passaparola. Con l’obiettivo di porre la luce dei riflettori, come detto, sugli errori di prezzo. Ovvero, qualcosa che va persino oltre il concetto stesso di “volo low cost”. Di cosa si tratta? Molto semplice. “Le compagnie aeree spesso fanno degli errori nello scrivere le tariffe”, spiega lo stesso sito ufficiale del progetto Piratinvolo. Distrazioni della compagnia, bug del sistema, poco importa. Così, può capitare di trovarsi di fronte a un biglietto per l’altro capo del mondo, a prezzo irrisorio. “Il caso più famoso fu quello di Alitalia che nel 2012 mise in vendita biglietti intercontinentali a meno di 100 euro”, si legge ancora. “La compagnia tentò di ritirare i biglietti venduti, ma alla fine fu costretta a rispettare i contratti di vendita scritti con i propri viaggiatori, laddove il prezzo di vendita era superiore a zero euro”. Di qui, l’idea – geniale – di creare un sito web che cerca, stana e segnala gli #erroridivolo, sia nelle tariffe che nelle tasse.

Così, ecco emergere la nuova frontiera del low cost, che permette – ai più scaltri, attenti e veloci – di volare (per citare qualche esempio reale dal sito) a Hong Kong con 390 euro, a New York con 300 euro, o Brasile alla stessa cifra. Il tutto, affiancato dalle comuni e alquanto vantaggiose offerte messe a disposizione dalle compagnie. Per i viaggiatori, manna dal cielo. In tutti i sensi. “Trovare un #erroridiprezzo non è facile, ma a distanza di poco tempo possiamo dire che abbiamo raggiunto un po’ tutto il mondo”, spiegano i Pirati in Volo. Che, sul loro sito web, forniscono anche utili consigli per le prenotazioni iper-low-cost: “acquistare in fretta il biglietto”, perché l’offerta dura poche ore o pochi giorni; “il biglietto gratuito non esiste”, poiché se la tariffa viene pari a zero euro, il biglietto sarà quasi certamente annullato dalla compagnia aerea; “essere flessibili”, perché un volo low cost da una destinazione europea si trova sempre; quindi “seguire i propri sogni”, perché “un’offerta per una destinazione sognata arriva sempre”.

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