Web FactoryLa Manifestazione di Salvini non è stata un flop. È che lui è (volutamente) sopravvalutato.

Salvini ha portato in piazze le persone che era lecito aspettarsi portasse. Ormai la Comunicazione politica ha bisogno di strategia investimenti (ingenti) in pubblicità sui social network, i fenom...

Salvini ha portato in piazze le persone che era lecito aspettarsi portasse. Ormai la Comunicazione politica ha bisogno di strategia investimenti (ingenti) in pubblicità sui social network, i fenomeni del web sono limitati

Ho letto parecchie interpretazioni approssimative da esperti di Comunicazione improvvisati sul presunto “flop” della manifestazione di Salvini.

Che non è stata certo un successo, ma il problema è che una parte di sinistra non ce la può proprio fare a capire che i successi elettorali non dipendono dalla quantità di gente che porti in piazza, ma sempre dai megafoni (i media) che le rimbalzano. In piazza ci scendono i militanti.

Per quale motivo l’obiettivo di Salvini dovrebbe essere portare gente in piazza? Anche Berlusconi faceva fatica. Quello è l’obiettivo di sindacati e partiti di sinistra, storicamente l’elettorato di destra (e quello leghista in particolare) non scende in piazza, figuriamoci in trasferta. Se quindi i successo sui social non sempre si trasforma in successo in piazza è vero che il successo di piazza non si trasforma quasi mai in successo elettorale.

Il fatto è che Salvini è stato enormemente sopravvalutato dai media e dalla sinistra (anche strumentalmente, un nemico per compattare la base serve sempre in politica) ma, come Grillo, non ha il budget per una strategia che vada oltre il “fenomeno social” rimbalzato dai media.

Salvini, come Grillo, non ha praticamente budget (si è capito che dal blog arriva una cifra intorno ai 300.000 euro l’anno, che non sono niente) e non è più pensabile una strategia di comunicazione che non comprenda un investimento ingente in adv, In Inghilterra si investirà parecchio alle prossime elezioni  mentre da noi ancora parliamo di Grillo e “la Rete”. Ormai il web marketing (e il marketing) è integrato, pensare che i social decidano un’elezione è una mentalità che risale al 2011.

Detto questo, è ovvio che Salvini e Grillo più di tanto non possono fare, e Renzi non ha nulla da temere da temere, anche perché si tolgono voti a vicenda e la fusione tra la Lega e Destra sembra un aborto. I renziani utilizzeranno un po’ di antigrillismo e antisalvinsmo per compattare la base ma questo è quanto, sarà difficile farli passare per veramente pericolosi.