La definizione di “sfilata di moda”, quando si parla di Jessica Minh Anh, assume tutt’altro significato rispetto a quello conosciuto finora. Il classico concetto già visto e rivisto, che vede le modelle su una passerella nella hall di un albergo, o in una qualsiasi altra location tipica per un fashion show all’interno, con lei, è stato superato, sorpassato, rottamato. Lo ha dimostrato più e più volte negli ultimi anni, la modella e produttrice nata ad Hanoi e cresciuta a Mosca, trasformando alcuni dei luoghi più famosi del mondo in passerelle, consegnando un nuovo significato – e un valore aggiunto – all’idea di fashion show, con sfilate esclusive sulla Torre Eiffel di Parigi, sul Tower Bridge di Londra, nel One World Trade Center di New York e sullo Skybridge delle Petronas Twin Towers di Kuala Lumpur, ma anche sul Grand Canyon e su una vera e propria passerella galleggiante sul fiume Hudson di New York.
In occasione del suo decimo show, Jessica Minh Anh ha pensato bene di scrivere nuovamente la storia, individuando come location la centrale solare Gemasolar nei pressi di Siviglia, in Spagna. È qui che ha ambientato il suo J Summer Fashion Show 2015, ovvero la prima sfilata di moda nella storia dell’umanità ospitata in una stazione termica solare. Una sfida già di per sé non semplicissima, specialmente nel mezzo di una stagione con temperature da record come l’estate di quest’anno, resa ancora più difficile dalle condizioni meteorologiche avverse. Perché quando era tutto pronto, tra posti VIP, passerella, red carpet, luci e suoni coordinate, dj set e bar, sul territorio a pochi chilometri da Siviglia si è scagliata una inaspettata tempesta, di vento e pioggia. Un risvolto improvviso e del tutto fuori programma, a un’ora dall’inizio della sfilata, che ha fatto saltare la corrente elettrica e distrutto l’area backstage.
Evento rimandato causa maltempo? Non quando c’è di mezzo Jessica Minh Anh. Passata la perturbazione, la modella e produttrice ha deciso di utilizzare il bus che aveva trasportato le modelle da Siviglia a Gemasolar come nuovo backstage, facendo di necessità virtù, e portando avanti lo show non appena il sole e il tempo sereno sono ricomparsi: la passerella ha preso il via alle 20, con il suggestivo sfondo della torre centrale e di migliaia di specchi lucenti. Ad aprire lo spettacolo, lei stessa, con un vestito rosso per il flamenco, seguita da altre modelle che indossavano abiti della sivigliana Pilar Vera, di gioielli della designer spagnola di base a Pechino Paloma Sanchez, di pezzi in argento e oro del brand turco Ekria, e della pakistana Syeda Amera. In chiusura, una collezione d’alta moda del vietnamita Hoang Hai accompagnato dai gioielli Pandora.
Tra i tanti meriti della vulcanica Jessica Minh Anh, quello di aver voluto rimettere in discussione un sistema che, tra ripetizioni e citazioni, ormai era probabilmente divenuto troppo auto referenziale. Con innovazione e originalità, la business woman ha saputo dare vita a qualcosa di completamente nuovo, dove la moda sposa l’arte e l’architettura, e dove la bellezza delle modelle e dell’abbigliamento è pari a quello dell’ambiente che li ospita. Nel caso di Siviglia, in attesa di conoscere la nuova, stravagante, location per l’undicesimo capitolo dei suoi esclusivi fashion show (previsto per il prossimo autunno-inverno), Jessica Minh Anh è riuscita nuovamente a entrare nei libri di storia della moda internazionale. Un altro successo nella sua carriera in formidabile ascesa, per una modella e produttrice che, in questa occasione, oltre a sfidare il concetto di solita sfilata, si è dovuta misurare anche con le avversità del meteo. Uscendone vincente. Più forte della tempesta, della pioggia, e dello status quo.