“Perché lo fai?, Non hai paura?” Sono queste due le domande principali che ti sentirai porre se, come me, deciderai di percorrere il Cammino di Santiago* in solitaria. Tralasciando la prima domanda, che cambiava a seconda del mio grado di confidenza che avevo con l’interlocutore, alla seconda domanda ho sempre risposto così: “non esiste la paura quando stai per fare un qualcosa che desideri fortemente”. Ed è stato con questo fortissimo desiderio che lo scorso giugno sono partita per raggiungere l’inizio della Galizia, più precisamente Piedrafita do Cebreiro, da dove ho iniziato a camminare per raggiungere Santiago de Compostela, 160 km dopo.
Ho sempre desiderato compiere questo viaggio, era un’idea, una possibile meta che si ritagliava spazio negli anni, ma è solo quando ne senti la necessità che sei matura per affrontare questo percorso: camminare per 20-30 km al giorno con uno zaino sulle spalle è, prima di tutto, una prova fisica molto impegnativa che richiede un allenamento preventivo ed accortezze tecniche da non sottovalutare. Il Cammino ti chiama, avrete spesso sentito dire, ed io non posso che confermare che avviene così, questa sorta di chiamata è la prima di una lunga serie di situazioni inspiegabili, che sono un insieme di misticismo e mistero, e ti spingeranno con un’energia molto positiva verso quello che è giusto per te in quel determinato momento della tua vita, è quell’energia che vi farà compagnia lungo tutto il viaggio perché ci saranno incontri, eventi, situazioni così magici (nel senso di inattesi e bellissimi) che segneranno per sempre le vostre esistenze.
Ho scelto di partire quindi ed ho anche scelto, per questa prima volta, di percorrere soltanto una parte del pellegrinaggio, di non sopravvalutarmi e quindi di non intraprendere un percorso che, per difficoltà fisiche o altro, avrei potuto interrompere e non portare a termine. Ho pensato fosse più sensato prepararmi psicologicamente, consapevolmente e fisicamente per un percorso più breve, ma altrettanto significativo.
Ed è così che in sei giorni, dal 16 giugno al 22 giugno 2015, ho percorso gli ultimi 160 km del Cammino di Santiago. Durante quei giorni mi sono messa duramente alla prova, ho percorso una media di 30 km al giorno in compagnia di dolori alle gambe, ai piedi, alle articolazioni. Ogni giorno percorso era un giorno nuovo, un giorno in cui mi dicevo che se fossi riuscita a portare a termine anche l’obiettivo kilometrico di quella giornata sarei potuta andarne fiera; poi accadeva che superavo ampiamente l’obiettivo, arrivavo alla meta, ne gioivo di una pienezza che ti rende davvero felice ed orgogliosa, ma il giorno dopo riaffrontavo il percorso con l’umiltà di nuove conquiste. Lungo i km percorsi incontri persone meravigliose, saluti ogni pellegrino augurandogli “buen camino!”, ascolti storie straordinarie, sei protagonista tu stesso di una storia. C’è solo un lato negativo: il Cammino ti mancherà tantissimo e te ne accorgerai sin da subito, al tuo arrivo nella cittadina di Santiago de Compostela. Ti mancherà quel tempo trascorso fra la natura in compagnia soltanto di te stesso, in un ascolto profondo e sincero dei tuoi bisogni e della tua essenza, ti mancherà la condivisione con i companeros, che sia per una notte trascorsa insieme in un albergue, per una tappa, una gioia, una cena, un “hola, buen camino!”. La condivisione con gli altri pellegrini può essere per alcuni l’aspetto più difficile, ma è anche quello che vi darà maggiori soddisfazioni perché è da quelle stesse persone sconosciute che riceverai un abbraccio anche quando sei sporco e sudato, ascolterai da loro le parole giuste, le perderai di vista per qualche giorno e poi le ritroverai, perché accade così, ed allora li vedrai con le lacrime agli occhi perché sono davvero felici di averti ritrovata, saranno quelle persone a dirti di essere orgogliosa di quello che sei ed esultando del tuo arrivo a Santiago esclameranno con gioia “you did it!”. Sarò per sempre grata alle persone incontrate lungo il mio Cammino e chissà se anche loro, nel raccontare questa esperienza, mi ricorderanno come quella chica italiana che non aveva paura di camminare da sola.
* Con Cammino intendo quello francese che parte da Saint Jean Pied de Port, Francia, e termina a Santiago de Compostela.