Il countdown è partito: lunedì 11 aprile, ore 18:30, Milano, presso l’auditorium G. Testori, si terrà “MafiaMaps Awakens”, l’anteprima nazionale di presentazione dell’app “MafiaMaps”, oggi in rete il nuovo sito, l’enciclopedia geografica su mafie e movimento antimafia, realizzata da “WikiMafia”, dizionario online sulle mafie che segue il modello di Wikipedia, fondata nel 2012 da due studenti milanesi, oggi parte di un team di sette persone che sta per lanciare questo nuovo progetto.
“Pensiamo di essere al sicuro non occupandoci di loro, ma loro si occupano di noi tutti i giorni. E’ ora di ricambiare l’attenzione”. E’ questo il leitmotiv degli sviluppatori di MafiaMaps, non la prima app contro le mafie (vedi NOma di Pif), che si stringono attorno all’hashtag #mappiamolitutti con l’intento di “prendere tutte le informazioni sul fenomeno mafioso, organizzarle e raccoglierle in un unico posto“.
Diceva Giovanni Falcone che «Se le cose vanno così non è detto che debbano andare così. Ma per cambiarle, bisogna pagare un prezzo ed è qui che la stragrande maggioranza delle persone preferisce lamentarsi piuttosto che fare». E’ così che i giovani ricercatori hanno scelto di fare, nutrendo giorno dopo giorno ‘in grembo’, MafiaMaps, dando vita anche a “MafiaMaps Srl”, startup innovativa a vocazione sociale che ne promuove lo sviluppo.
“Li dobbiamo cacciare a pedate dai nostri quartieri, ovunque ci sia un mafioso devono esserci cento antimafiosi preparati e consapevoli che gli staranno col fiato sul collo”. diceva uno degli startuppers al lancio della campagna di crowdfunding, l’anno scorso, che ha fruttato poco più di 17mila euro, con obiettivo iniziale quota 100mila euro. La prima versione della app conterrà soltanto la mappa delle organizzazioni mafiose in Lombardia.
L’app darà luce al più grande database sulla criminalità organizzata, consentendo ad ogni cittadino di conoscere e far conoscere la storia delle mafie e di chi le ha sfidate. Da consultare su tablet e smartphone per sapere con precisione chi sono i mafiosi, dove sono e che cosa fanno. Perché per combatterli bisogna conoscerli.