L'ambulanteNotte prima degli esami ai tempi dei social: “Clandestina”, ma non troppo…

Me lo ricordo il giro di telefonate alla vigilia della mia Maturità. Era il giugno del 1992. In un passaggio di quasi venticinque anni il fiume in piena di Internet e dei social network ha ridisegn...

Me lo ricordo il giro di telefonate alla vigilia della mia Maturità. Era il giugno del 1992. In un passaggio di quasi venticinque anni il fiume in piena di Internet e dei social network ha ridisegnato la mappa di questa tappa della nostra vita.
Notte prima degli esami senza Facebook e WhatsApp? La sopravvivenza era citofonare i compagni di classe o sfogliare, in un angolo di una piccola libreria, quei manualetti economici con trucchi e consigli per affrontarla.

Notte prima degli esami, notte di polizia, certo qualcuno te lo sei portato via, notte di mamme e di papà col biberon in mano, notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra (…)

A quelli della mia generazione restano i versi della celebre canzone di Antonello Venditti, riflessi nel film di Fausto Brizzi Notte prima degli esami, specchio di noi “maturandi” nel passaggio epocale dalle certezze fasulle degli anni ’80 all’alba degli anni ’90, poco prima degli schiaffi e del lancio di monetine di Tangentopoli.
Oggi ci sono le community di studenti che affollano i social network, senza contare i siti web che sono un vero must per i maturandi. Addirittura il Ministero della Pubblica Istruzione si è abituato ad essere bruciato sui tempi in merito alla comunicazione dei nominativi delle agognate commissioni d’esame.
Il tempo dei secchioni è finito da un pezzo. Secondo un sondaggio di Studenti.it, soltanto il 13% dei maturandi ha studiato tutto il programma.

Notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni, notte di sogni di coppe e di campioni, notte di lacrime e preghiere, la matematica non sarà mai il mio mestiere, e gli aerei volano alto tra New York e Mosca, ma questa notte è ancora nostra (…)

Intanto su Facebook spopola il gruppo Maturità 2016 che, grazie alla folta community di oltre 30 mila iscritti, è un posto perfetto per scambiarsi materiale, tesine, appunti e sostenersi a vicenda. Whatsapp accoglie invece le micro community suddivise per classi mentre il mondo al di là del banco è raccontato in tempo reale su siti specializzati.

Creato da Luca Lani nel 1996 sulle ceneri di un forum, Studenti.it è oggi una referenza e segue gli studenti per 365 giorni. La fan page di Facebook conta quasi 500 mila iscritti e aggiorna in tempo reale sulla Maturità 2016, dalle esercitazioni per le prove scritte alle novità last minute.

Skuola.net, l’altro famoso portale per studenti, lancia una linea dedicata SOS Maturità: Basta scrivere su WhatsApp al numero 393.8025594. Per hi volesse dialogare con il Ministro Giannini il 21 giugno alle ore 17 c’è una video chat a cui tutti possono intervenire inviando una domanda alla redazione.

Infine, Scuolazoo.com, autoproclamatosi “il rappresentante di classe su cui fare affidamento” e fondato da due studenti all’ultimo anno delle superiori, è un mix tra video divertenti e scanzonati, notizie utili, un servizio di giuristi in difesa di chi subisce ingiustizie tra i banchi.

Rispetto agli oltre 500 mila studenti di tutt’Italia che, a partire dal 22 giugno, affronteranno le prove scritte della Maturità 2016, la mia generazione era più clandestina. Altro che informazioni scambiate in Rete, noi ce la giocavamo tutta con la cartuccera di stoffa cucita dalla nonna.

Si accendono le luci qui sul palco, ma quanti amici in torno che viene voglia di cantare, forse cambiati certo un po’ diversi, ma con la voglia ancora di cambiare.

La nostra clandestinità non l’avremmo mai annusata ascoltando Notte prima degli esami di Venditti in streaming su Spotify o setacciando il video su YouTube. Restavamo chiusi nella nostra stanza, mettendo un vinile sotto la puntina e facendo gli ultimi ripassi.
I tempi sono cambiati? Sì, ma anche nei giorni della Maturità 3.0 gli stati d’animo restano gli stessi.

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