Qualche giorno fa ci ha lasciati Pasquale Squitieri, regista napoletano noto anche per film impegnati come “Il Prefetto di Ferro”. Diciamo “anche”, perché negli ultimi anni Squitieri sui social è diventato celebre per una lite al Processo di Biscardi, con protagonisti Maurizio Mosca e Vittorio Sgarbi. Una lite spettacolare, televisiva, nemmeno tanto “reale”, nella quale a un certo punto Sgarbi accusa il regista di essere “come Sandro Curzi e di fare “della retorica insopportabile” al fine di ottenere un applauso.
L’episodio mi è tornato in mente oggi, leggendo della storia della pie divorata dall’ormai famoso e corpulento secondo portiere dell’ormai famoso Sutton, squadra di dilettanti inglesi che si è guadagnato il diritto di giocare contro i ricchi colleghi dell’Arsenal. Sulla vicenda del piccolo club di calcio è stato lanciato il solito fiume di melensa retorica: la “favola”, i piccoli contro i grandi, che schifo i soldi, viva la provincia.
Ecco, i soldi. Ieri sera il Sutton è stato eliminato per 2-0 dai Gunners. Ma quello che tutti hanno notato sono le immagini di Wayne shaw intento a mangiare un bel paninazzo, mentre se ne sta bellamente seduto in tribuna. L’immagine fa sorridere, diventa subito virale, non fosse altro per il fatto che il secondo portiere del Sutton pesa oltre 100 chili. Non avrà il physique du role per fare la guardia alla porta, ma per un’operazione di marketing sì.
https://twitter.com/SunBets/status/833797353010262016
La Sun Bets, agenzia di betting britannica, ha infatti pagato 8/1 chi ha puntato sulla seguente scommessa: riusciremo a convincere il ragazzone a sbafarsi una bella fetta di pie in panchina? “Poco prima della gara, i compagni mi hanno raccontato di questa quota di 8/1 se avessi mangiato una torta. Ho risposto che non avendo mangiato tutto il giorno, poteva essere un modo per smorzare la fame e tirare avanti”, ha spiegato Wayne a fine partita, scherzandoci su.
Meno voglia di scherzare ha avuto la Football Association, che sta valutando se infliggergli una sanzione. La questione è seria: la FA vuole vederci chiaro e capire se lui o altri giocatori del club abbiano puntato su se stessi, sapendo della cosa. Non tutti ne erano a conoscenza, ma poco importa: il Sutton, sebbene il manager abbia stigmatizzato l’accaduto, si è fatto una bella pubblicità con episodio divertente e subito diventato virale. Insomma, ha fatto marketing – la Sun Bets è sponsor della National League, dove il Sutton gioca, ma anche (incredibilmente!) sponsor della stessa squadra proprio nella gara di ieri sera -, mentre ancora una volta abbiamo abboccato alla storia della “favola”. Mi sento di dare rahgone al collega Maghdi Abo Abia, che su Ultimo Metro spiega: “Il marketing si nasconde ovunque. E se non lo vedi vuol dire che è efficace. Con buona pace della retorica sportiva”.