L'ambulanteSalone del Mobile e Fuorisalone 2017: i giovani designer ci salveranno?

Milano ha riacceso la torcia glamour nella settimana che ci ha visti tutti in preda alla frenesia tra Salone del Mobile e Fuorisalone. Anzi no, facciamola finita una volta e per sempre, mettiamo tu...

Milano ha riacceso la torcia glamour nella settimana che ci ha visti tutti in preda alla frenesia tra Salone del Mobile e Fuorisalone. Anzi no, facciamola finita una volta e per sempre, mettiamo tutto sotto il capello della Milano Design Week 2017. Sì e il design?

Il fashion è così prepotentemente liquido che vuole contaminare tutto. Le botteghe luxury di Montenapoleone avevano poco o niente di design così come le tartine e lo champagne vaganti per attirare gli ospiti.
Brera district si è sforzato di trovare una via di mezzo mentre lo sfarzo della mondanità andava di palazzo in palazzo: dal mestolo dello chef della “patatina” per il brand dell’automotive all’orologiaio che baratta l’icona industriale con il vintage artigianale in un antico edificio nel cuore di Milano.

Scusate, dove si è imbucato il design? Sbadigli nel Lambrate-Ventura District, area valorizzata nelle recenti edizioni. Tortona sputa fuori raramente le chicche che facevano felici noi redattori con pagine e pagine da riempire. Quelli erano giorni che, oltre il ponte pericolante di Porta Genova, in qualsiasi punto ti giravi scovavi giovani designer talentuosi e ti sentivi esploratore mimetizzato alla Milano Design Week.

Ormai i cortiletti milanesi di Tortona e dintorni, per i quali i fricchettoni venderebbero l’anima al diavolo, ospitano piccoli bazar che hanno il tanfo del market. Per giunta molti brand di design in questa zona hanno il dente avvelenato: pubblico a bizzeffe (si guarda e non si tocca, please) e gli addetti ai lavori non mettono mano al portafogli.

Piccola consolazione al Salone Satellite, la sezione del Salone del Mobile dedicata ai giovani designer dal mondo. Chi cerca trova, anche perché la particolarità balza sempre all’occhio nonostante gli emergenti dicano che c’è il vuoto di un premio per l’Italia.
Noi italiani restiamo esterofili su tutto o quasi e non facciamo mai abbastanza per difendere il Made in Italy. Lo sa anche Il Salone Internazionale del Mobile, lo sa anche il Nord-Est, terra promessa dell’arredo d’eccellenza. E qui non è solo questione di ricatti da parte dell’Unione Europea, qui è questione di cultura, di emancipazione dall’assefuazione per questa inguaribile esterofilia.

I giovani designer ci salveranno? Giro giro tondo, casca il mondo del design, tutti giù per terra nella Milano tra i fronzoli del fashion.

X