Lost in BusinessCome vincere su LinkedIn (senza che qualcuno debba perdere)

La maggior parte dei venditori odia i concorrenti come la Regina Cattiva odia Biancaneve. Vi sarebbero un sacco di opportunità, di sinergie, strategie da condividere e risultati da raggiungere insi...

La maggior parte dei venditori odia i concorrenti come la Regina Cattiva odia Biancaneve. Vi sarebbero un sacco di opportunità, di sinergie, strategie da condividere e risultati da raggiungere insieme. Ma qui stiamo parlando di networking e sappiamo che in Italia ne capiamo quanto di Bo-taoshi

Nella teoria dei giochi un gioco a somma zero descrive una situazione in cui il guadagno o la perdita di un partecipante è perfettamente bilanciato da una perdita o un guadagno di un altro partecipante. Se alla somma totale dei guadagni dei partecipanti si sottrae la somma totale delle perdite, si ottiene zero. In altre parole c’è chi vince e c’è chi perde. Chi ride e farà baldoria tutta la notte e chi invece, parlerà da solo, imprecando contro la cattiva sorte, gli dei pagani o qualcosa di simile.

Per intenderci, i giochi come il poker, dove se un tizio vince 100 euro ci sarà sempre un giocatore B ad averli persi o più giocatori ad averci rimesso.

LInkedIn, il business, la vita: a che gioco giochiamo?

Ne parlo non per introdurti all’arte (o al vizio) del gioco ma perché la teoria dei giochi è stata spesso associata a tutto ciò che riguarda il business e la vita. Una dimostrazione si ha in quasi tutto ciò che diciamo e facciamo, nel modo in cui ci proponiamo e vendiamo continuamente.

Nello specifico, si tratta di rispondere ad una semplice domanda: per vincere c’è davvero bisogno che qualcuno perda?

Un’immagine per capirci.

L’immagine di sopra è spesso usata per comprendere il concetto di valore, valore aggiunto ed è utile in fase di definizione della propria Usp (unique selling proposition).

In parole molto più semplici: la distanza tra il “prima” ed il “dopo” è l’unica cosa che probabilmente interessa al tuo interlocutore, che ti rende speciale ed il motivo per il quale un tizio sceglie Te e non Guido La Vespa.

Il punto è: siamo capaci di offrire e comunicare questo valore senza danneggiare gli altri?

Detto che già riuscire a comunicare non è la cosa più facile del mondo, dobbiamo ammettere, basta guardarci intorno, che la strada più battuta è quella di aggirare l’ostacolo.

Parlare male di una soluzione alternativa, screditare un collega o un prodotto, fare polemica, buttarla cioè in rissa affinché si alzi un tal polverone da non vedersi più niente e non vedersi dunque la vacuità della nostra vera proposta.

(Si, un sistema del genere potrebbe ricordare molti dibattiti (e programmi) politici.)

E se invece vincessimo tutti?

Se un paese con un eccesso di banane commercia con un altro paese che ha un eccesso di mele, entrambi trovano beneficio nella transazione: si è quindi di fronte a un gioco non a somma zero.

LinkedIn è probabilmente il luogo più indicato per questo genere di gioco, per vincere tutti. Il problema è solamente comprenderlo e volerlo.

Ci sono 3 piccoli consigli che possono farci vivere meglio su questo social e lavorare in modo più redditizio.

1) Non sentirti sempre in competizione
La maggior parte delle volte, il problema è non sapere bene cosa si è, cosa si fa, cosa si offre. Può sembrare paradossale ma dietro titoli ad effetto, paroloni inglesi, solo pochi sanno realmente in cosa sono speciali. Focalizzarsi significa non solo riuscire a massimizzare i propri sforzi ma vivere in modo molto più felice. Comprenderai ad esempio che non sei affatto tu vs il resto del mondo.

2) Lo stronzo del tuo concorrente? Forse è il tuo miglior amico.
La maggior parte dei venditori odia i concorrenti come la Regina Cattiva odia Biancaneve. Potrebbe avere un senso ma quasi sempre è meglio comprendersi, conoscersi ed allearsi. Soprattutto, se il punto precedente è rispettato, vi sono un sacco di opportunità di sinergie, strategie da condividere e risultati da raggiungere insieme. Ma qui stiamo parlando di networking e sappiamo che in Italia ne capiamo quanto di Bo-taoshi (dicono sia uno sport giapponese!)

3) Comprendere chi ha le banane e chi le mele
Ed infine il consiglio di sempre: parlare. LinkedIn è un social che mette in contatto, un mezzo dunque. Il fine è riuscire ad avere una conversazione, confrontarsi e parlare da persona a persona.

Solo così potremo davvero capire chi ha le banane e chi le mele, e come lavorare e vincere insieme. Tutti.