il SocialistaIl finale dei teen drama

Prima di Netflix e dei programmi on-demand c'è stato un tempo in cui le serie si guardavano una puntata per volta unicamente alla tv e intervallate da interminabili pause pubblicitarie. Così a pa...

Prima di Netflix e dei programmi on-demand c’è stato un tempo in cui le serie si guardavano una puntata per volta unicamente alla tv e intervallate da interminabili pause pubblicitarie. Così a partire dagli anni 90, anno dopo anno, generazione dopo generazione, settimana dopo settimana, ognuno ha avuto il suo teen dramma.

Tutto è cominciato con Beverly Hills 90210 creato da Aaron Spelling e Darren Star ed era la prima volta che una serie raccontava gli adolescenti dal loro punto di vista trattando AIDS, omosessualità, dipendenza da droghe. Fu un successo planetario distribuito su 293 episodi più 11 speciali.

Arrivarono poi decine di serie per adolescenti, i teen drama, quasi impossibile ricordarle tutte, ancor più difficile arrivare a vedere la puntata finale quella che chiude il cerchio, quella che ci fa sorridere, perché tutto è andato come volevamo o discutere perché non è andata come volevamo. Molte volte le emittenti sospendevano le serie per ascolti troppo bassi (e non c’era internet) o semplicemente eravamo noi che smettevamo di guardarle per i più svariati motivi.

In questo post metto a confronto il finale di tre serie che ho guardato: Beverly Hills 90210, Dawson’s Creek ideata da Kevin Williamson e andata in onda tra fine degli anni novanta e l’inizio del nuovo millennio e Gossip Girl, la più recente e basata sugli omonimi romanzi della scrittrice newyorchese Cecily von Ziegesar.

Era il 3 dicembre del 2000 quando Italia 1 mandò in onda l’ultima, attesissima puntata di Beverly Hills 90210 dopo 10 stagioni. Il matrimonio di Donna e David, la coppia che dal liceo arriva, con qualche inciampo, all’altare è l’evento attorno al quale si riunisce il gruppo storico, eccezion fatta per Brandon (che appare solo in video) e Brenda i due dai quali tutto era cominciato molti anni prima nel primo episodio, e la loro mancanza si sente. Il momento clou è il bacio tra Kelly e Dylan che chiude uno dei più famosi triangoli adolescenzial-amorosi di sempre: quello tra le due amiche/rivali Kelly e Brenda e il James Dean della West Coast Dylan McKay. Dylan sceglie Kelly e vivranno felici e contenti (lo spin off 90210 rivelerà che Dylan se ne andrà di li a poco lasciando Kelly ma questo, quella sera del 2000, non potevamo saperlo).

Gli autori racconteranno in seguito che il finale che avrebbero voluto era il matrimonio tra Dylan e Brenda, la coppia più amata dai fans della serie, ma il mancato accordo con Shannen Doherty, l’attrice che ha prestato il volto alla mora Brenda Walsh, ha fatto cambiare i piani e il copione.

Dai sogni di gloria californiani, alle rassicuranti abitudini della provincia americana, quelle che la maggior parte dei teen ager del mondo potevano vivere quotidianamente. Dawson’s Ccreek è il nostro album con le vecchie foto, i diari segreti delle medie. DC era un teen drama fuori dal coro, e lo è stato fino alla fine. Chiudere una serie per adolescenti con la malattia e poi la morte è una scelta coraggiosa e inusuale. Jen prima di morire chiede a Dawson di girare un video per salutare sua figlia (che sarà poi adottata dall’amico gay). Le parole pronunciate da Jen (Michelle Williams) e la colonna sonora (Angel di Sarah McLachlan) sono da brividi. Alla fine Joey romperà, a suo modo, il triangolo che ha accompagnato tutte le 6 stagioni. Dirà a Dawson che è la sua anima gemella ma sceglierà Pacey.

L’intuizione dei produttori di rompere la coppia Joey-Dawson con il bacio tra Joey e Pacey salvò la serie dalla chiusura anticipata durante la crisi di ascolti della terza stagione. Così alla fine anche se tutti ci aspettavamo Joey e Dawson vivere felici e contenti a Capeside, lei – la futura signora Cruise – sceglie Pacey. Forse il ringraziamento degli autori alla coppia che ha salvato la serie.

Se parliamo di puntate finali la migliore è quella di Gossip Girl, serie raffinata e con una costruzione dei personaggi sicuramente più simile alle grandi serie che si vedono oggi sui canali satellitari. Se Dawson’s Creek era quello che eravamo un po’ tutti, Gossip Girl era quello che volevamo essere e quel noi era rappresentato da Dan Humphrey anonimo ragazzo della working class newyorkese che sale a palazzo.

Come ho detto più volte il miglior personaggio mai scritto e visto in un teen dramma è Chuck Bass (ad interpretarlo Ed Westwick). Il matrimonio tra lui e B (Blair Waldorf) è il finale perfetto. La fotografia è quasi cinematografica, un lusso per una serie teen. Poteva già finire così. Eppure gli autori (colpevoli di aver allungato la serie fino alla sesta stagione) decidono di svelare anche l’identità della blogger che ha messo alla berlina tutti i segreti dell’Upper East Side il quartiere cool di New York tra Central Park e la Fifth Avenue.

Colpo di scena, non è Eric il fratellino di Serena o Dorota la domestica di Blair, ma Dan. La sua rivelazione è una seduta psicanalitica collettiva, ma il suo cambiamento da “ragazzo solitario” a “it boy” è una forzatura che non fa bene ne a lui ne alla serie. I fans lo hanno adorato impacciato la sera del primo bacio con S (Serena van der Woodsen), meno nell’ultima versione. Il matrimonio tra lui e Serena, sulle note di You’ve Got the Love di Florence + The Machine, chiude la serie con il pubblico già felice per il si tra Chuck e Blair e confuso dalla rivelazione dell’identità di Gossip Girl.

La struttura narrativa dei tre finali è simile, ci sono gli amori, la psicanalisi di gruppo, qualcuno che decide di crescere, e l’happy ending che spesso è rappresentato da un matrimonio.

Se Dawson’s Creek è qualcosa a parte, confrontando Beverly Hills 90210 e Gossip Girl (senza scomodare Tredici) si capisce come sono cambiati i ragazzi e come è cambiato il mondo attorno a loro. La serie della CW ha il merito di aver introdotto il pubblico nell’era della comunicazione social: dagli smartphone (BlackBerry), alla comunità virtuale MySpace o ai blog e i primi social network. Il mondo stava cambiando a suon di beep e XoXo e noi lo scoprivamo davanti alla tv.

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