Edgard Morin, sociologo e filosofo francese di fama internazionale, scrive che la “rigenerazione del senso civico presuppone la rigenerazione della solidarietà e della responsabilità”. Come si fa allora ad essere rigenerativi? Le principali organizzazioni della dirigenza italiana, rappresentate da Prioritalia, sono convinte che una delle chiavi stia nel mettere a disposizione valori e competenze su progetti concreti in grado di aumentare la coesione sociale, rafforzare i legami collaborativi e promuovere nuove forme di sviluppo.
Riavvolgendo la storia di Prioritalia, l’associazione nasce nel 2012 dalla volontà di Manageritalia, Federmanager, Fenda, Sindirettivo, Cida di creare un nuovo soggetto in grado di agire sul terreno dell’innovazione sociale, declinata nelle sue innumerevoli forme. Cinque anni dopo, il 24 ottobre 2017, Prioritalia cambia pelle ma solo sotto il profilo giuridico, ottenendo il riconoscimento di Fondazione il cui obiettivo continua ad essere quello di “promuovere nei confronti di tutte le componenti della società italiana i valori e la cultura manageriale a vantaggio dell’interesse comune”.
Manager, dunque, che prediligono l’apporto all’interno della società di un metodo che privilegia l’esecuzione, il “far accadere le cose” in tempi certi e con costi sostenibili. Mossi da quella logica della restituzione, il cosiddetto give back: offrire competenze per supportare progettualità, con un sguardo più lungimirante alle giovani generazioni.
LEADERSHIP CIVICHE è stato il mainstream costruito da Prioritalia, che ha permesso di promuovere partecipazione attiva e responsabilità civiche.
Il progetto VO.LA.RE. ne è esempio. Acronimo di Volontariato, Lavoro, Responsabilità, si tratta della prima iniziativa di volontariato manageriale strutturata in due percorsi: uno di supporto ad un centinaio di inoccupati attraverso un’attività di sei cicli formativi su temi chiave per il reinserimento nel mercato del lavoro; l’altro per il sostegno manageriale con formazione in aula e attività di tutoring a sette startup attive o in fase di avvio in un territorio fertile come quello dell’area di Legnano. Un progetto basato su un largo partenariato pubblico – privato in cui energie e competenze dei manager si uniscono con decision makers istituzionali e attori della welfare community come il Consiglio dei Sindaci dell’Alto milanese, Eurolavoro, AFOL Ovest, Città metropolitana Milano, Fondazione Brodolini, Praxi, Studio legale Lexellent, Onlus Golfini Rossi, e altri ancora.
Un secondo filone progettuale tracciato da Prioritalia che impatta fortemente sull’employability è il “DISABILITY MANAGER”, una figura manageriale dotata di specifiche competenze che persegue in azienda, così come negli enti pubblici, l’obiettivo di sostenere l’inclusione lavorativa di portatori di disabilità e di supportare le nuove fragilità sociali connesse al tema dell’aging ed alla permanenza in età avanzata sul lavoro. Un progetto avviato in via sperimentale in Liguria, il cui modello risulta esportabile in tutti i contesti territoriali e così in Europa, anche alla luce dell’impegno che l’Italia ha assunto ratificando la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Le proposte in cantiere sono molte e toccano anche altri temi, come il welfare rigenerativo urbano e il co-housing per la terza età, il supporto e la valorizzazione di percorsi di autoimprenditorialità per le giovani generazioni. Tutti terreni in cui rendere l’azione di Prioritalia sempre più “generativa”.
Edvige Della Torre
Project leader nazionale di Prioritalia