E(li's)booksIl libro del weekend: Poncho e Lefty del canadase Tyler Keevil. Recensione

Ci sono cose che possiamo cambiare, altre che possiamo solo amare. Incondizionatamente.

Ecco il libro che vi suggerisco di leggere nel weekend: Poncho e Lefty del canadese Tyler Keevil.

Il libro

Poncho e Lefty è un inno alla famiglia e alla fedeltà tra fratelli; una storia di avventure, amore e Perdita. Tim e Jake – Poncho e Lefty, si trovano coinvolti in un furto imprevedibile, che li porta oltre il confine del Canada verso gli Stati Uniti, in un viaggio via terra e via mare che li rende criminali ricercati in entrambi gli Stati e involontari eroi della Rete.

La mia lettura

Il titolo originale di Poncho e Lefty è No Good Brother, il fratello “cattivo” è Jake, soprannominato Lefty, è  lui il No good brother, quello che decide di rubare un cavallo da corsa per ripagare i suoi debiti coinvolgendo il fratello buono che cerca di “rigare dritto” ma davanti ad una richiesta di aiuto non riesce a dire di no pur consapevole che ne pagherà le conseguenze.

E’ questo il tema del romanzo, la famiglia prima di ogni cosa.

La voce narrante è quella di Tim Harding che conosciamo come marinaio insieme alla ciurma della barca di Albert, è  la sua famiglia surrogato, la famiglia vera si è disgregata con la morte improvvisa della sorella e la malattia della madre.

Tim è un ragazzo docile, semplice, non riesce a resistere alla leadership di suo fratello che è un manipolatore, un donnaiolo, uno a cui non piacciono i sacrifici e non esita a tirare fuori la carta degli obblighi morali della famiglia lo fa senza farsi scrupoli, sapendo di nuocere al fratello.

Ma la figura di Tim non è così lineare, così scontata come si potrebbe pensare perchè Tyler Keevil al momento opportuno lascia emergere il vero carattere del suo personaggio che si trasforma in un uomo lucido, risoluto, in grado di prendere in mano la situazione e gestire una fuga rocambolesca.

Fin dall’inizio è chiaro che Poncho e Lefty è la storia di due perdenti, i capitoli, tutti abbastanza brevi, sono un mix di tensione e ironia che porta spesso al sorriso anche se quello che sta succedendo è qualcosa di tragico. Poncho e Lefty è una storia al maschile, le donne hanno un ruolo di contorno anche se in qualche modo indirizzano le azioni dei protagonisti. Sandy è la sorella morta e continuamente rievocata, Maria è emblema di tentazione e anche potenzialmente pietra della discordia per i due fratelli, la loro madre è affetta da demenza senile o qualcosa di simile, Sam, la figlia di Maria è solo una bambina ma emerge come il vero personaggio positivo, in grado di cambiare le cose.

Non conoscevo Tyler Keevil, ha uno stile diretto, dinamico, probabilmente  retaggio del suo lavoro di sceneggiatore, un punto a favore per la sua prosa che coinvolge il lettore senza creare momenti di stallo, non rallenta mai, il ritmo è crescente dal principio alla fine, Keevil rivela immediatamente cosa succederà ai suoi personaggi e nonostante ciò riesce a tenere viva l’attenzione.  Sarei curiosa di leggere altri suoi romanzi oltre a Poncho e Lefty, questo è l’ideale per un weekd di relax.

Poncho e Lefty di Tyler Keevil – Jimenez editore (traduzione di Pietro Strada)

Pp 352 € 17,10 brossura su IBS

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