BabeleMercato libero, le implicazioni a vantaggio dell’impresa

Grazie al mercato libero è possibile scegliere liberamente il proprio fornitore di energia tra tanti disponibili. Questa è forse l’unica informazione certa che sanno la maggior parte delle persone quando si parla di mercato libero, ma ci sono diverse cose che si possono conoscere a riguardo.

Questa possibilità è disponibile per i cittadini italiani dal 2003, e non ci sono vincoli in relazione al luogo in cui si abita (inteso all’interno del territorio italiano). Chiaramente l’obiettivo delle persone è quello di trovare, di solito, il fornitore più economico. Il mercato tutelato è ancora attivo, ma secondo le ultime disposizioni di legge cesserà di esistere il primo gennaio 2022.

Per chi ancora non ha scelto liberamente i propri fornitori di luce e gas è consigliato non aspettare fino all’ultimo, ma fare la propria scelta per tempo.

  • Perché il mercato libero conviene

  • Cosa cambia dal mercato tutelato?

  • Quando sarà davvero obbligatorio passare al mercato libero?

  • Come scegliere il fornitore di energia migliore

  • Differenze tra nord e sud Italia

  • Quali sono i costi del passaggio al mercato libero

  • Quali documenti sono necessari per il passaggio al mercato libero

Perché il mercato libero conviene

Partiamo dal presupposto che il mercato libero possiede davvero una varietà incredibile di scelta. Ogni compagnia che fornisce servizi mette a disposizione degli utenti diversi vantaggi, come sconti, servizi aggiuntivi, e speciali programmi fedeltà.

Si trovano diverse offerte economiche, e ciò è dovuto al fatto che la concorrenza è piuttosto alta, e ogni compagnia cerca pertanto di proporre qualcosa di competitivo.

Una delle migliori opportunità messe a disposizione degli utenti è il cosiddetto prezzo bloccato, il che significa che per 12 o più mesi non ci saranno variazioni nel costo della bolletta mese per mese, indipendentemente dai consumi.

Un altro aspetto piuttosto conveniente a riguardo è il fatto che molti fornitori permettono di scegliere un piano valido per energia e gas, così da non dover fare riferimento a compagnie differenti e rendere il tutto più comodo e lineare.

Cosa cambia dal mercato tutelato?

Il mercato tutelato, un tempo obbligatorio, prevedeva condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’ARERA ogni tre mesi. Queste condizioni si basavano sulle oscillazioni di mercato per quanto riguardava, appunto, la materia prima.

La differenza sostanziale è quindi rappresentata dal fatto che col mercato libero non si deve sottostare alla scelta di un ente superiore per gas ed energia, ma si può scegliere in autonomia il proprio fornitore. Rimangono invece invariate le spese relative a contatore, imposte e rete.

Quando sarà davvero obbligatorio passare al mercato libero?

Sono ormai molte le persone che almeno una volta hanno ricevuto una telefonata da parte di operatori che incitavano ad effettuare il passaggio in tempi brevissimi, pena sanzioni di differente entità. La verità è che, ad oggi, il limite fissato per il passaggio obbligatorio al mercato libero è il primo di gennaio 2021 per le piccole imprese, mentre famiglie e micro-imprese potranno aspettare lo stesso giorno dell’anno successivo.

Nel caso in cui qualcuno si dimenticasse o non sapesse quale fornitore scegliere, non ci saranno particolari sanzioni, e non verrà di certo bloccata l’utenza. Secondo le attuali disposizioni, famiglie e micro-imprese verranno assegnate al “servizio di salvaguardia”, il quale prevede concorsi per la scelta del nuovo fornitore.

Una volta scelto il nuovo fornitore, inoltre, sarà poi quest’ultimo a comunicare al vecchio la richiesta di risoluzione del contratto.

Come scegliere il fornitore di energia migliore

Per scegliere il miglior fornitore di energia le dinamiche sono differenti. Per esempio si possono mettere a confronto le offerte di differenti fornitori, scegliendo quella più adatta in base alle caratteristiche dei propri consumi e dell’offerta. Esiste un portale dedicato alle offerte, voluto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), dove poter consultare le diverse offerte in modo comodo e chiaro.

Dall’altro lato è molto utile leggere recensioni online relative ai diversi fornitori, ovvero alle esperienze degli utenti con questi ultimi. Potete sia scegliere di analizzare un singolo fornitore passando in rassegna le recensioni che si riferiscono ad esso, sia confrontarne diversi leggendo diverse recensioni su differenti compagnie. Ovviamente potete anche decidere di fare entrambe le cose, così da compiere la vostra scelta in maniera ancora più consapevole.

Vi sono piattaforme apposite dedicate alle opinioni dei clienti, e il consiglio è quello di leggere recensioni da tali piattaforme in modo da avere una maggiore garanzia di autenticità. Diversamente potreste trovarvi di fronte a recensioni pilotate, sia in positivo che in negativo.

Allo stesso modo potete scrivere voi stessi una recensione riguardo a una vostra esperienza con un fornitore di energia.

Differenze tra nord e sud Italia

Si è notata una differenza nelle scelte degli italiani riguardo alle offerte del mercato libero, e tale differenza è più evidente se consideriamo nord e sud Italia. Il quadro è molto simile a quello che si manifestava 2 anni fa, nel 2018. Al nord la risposta degli italiani verso il mercato libero è maggiore e più rapida, mentre al sud ancora si tende a restare aggrappati al mercato tutelato. In particolare è la Calabria a non mostrare ancora interesse e attenzione alle offerte del mercato libero, seguita da Sicilia, Puglia e Campania. Per quanto riguarda il nord, sono da comprendere anche regioni centrali come Emilia-Romagna e Umbria, che hanno quote di mercato libero piuttosto elevate.

Quali sono i costi del passaggio al mercato libero

Il passaggio al mercato libero è tendenzialmente gratuito, l’unico costo che può richiedere un fornitore di energia è relativo a un eventuale deposito cauzionale, ma è comunque poco frequente. Questo tipo di deposito è inoltre escluso se si decide di connettere il proprio conto corrente per pagare mensilmente le bollette.

Quali documenti sono necessari per il passaggio al mercato libero

I documenti necessari per passare a una nuova fornitura sono generalmente un documento di identità valido e il codice fiscale. Servono poi l’indirizzo di fornitura, un numero di telefono, il codice POD (punto di prelievo) e PDR (punto di riconsegna), e-mail e codice IBAN.