BabeleSuperbonus: una panoramica per chi intende passare alla casa smart

Con l’articolo 5 del Decreto MiSE sono stati chiariti i requisiti tecnici rispetto agli interventi da fare in casa per accedere al Superbonus 110%. Nello specifico ci riferiamo al requisito che riguarda la messa in opera presso le unità abitative di dispositivi e sistemi di building automation. In questa panoramica vedremo i tratti salienti del Superbonus e come questo si integra alla trasformazione di un’abitazione in ottica smart.

Prima di parlare dei requisiti tecnici del Decreto vorremmo parlare brevemente del mondo della Domotica che, nel nostro Paese, ha raggiunto un’interessante popolarità. In rete è possibile trovare molteplici informazioni, come sul sito di Domoticafull.it. In pratica parliamo di “Casa Connessa”, chiamata anche con Building Automation o Domotica.

 

Il mercato della Domotica in Italia

Questo grande mercato ha raggiunto nel 2018 un valore di quasi quattrocento milioni di euro, con una crescita del 52% rispetto all’anno precedente. Il mercato è cresciuto parallelamente al grado di conoscenza degli italiani di cui il 59% dichiara di averne sentito parlare almeno una volta mentre il 41%, ad oggi, dichiara di possedere almeno un dispositivo smart. La crescita rapida è dovuta al fatto che i dispositivi domotici aiutano a gestire la casa ottimizzando consumi, tempi e spese. Al momento l’Italia vanta un mercato del valore di 300 milioni di euro ma si colloca dopo la Germania, il Regno Unito e la Francia per grado di penetrazione.

La quota maggiore di questo mercato riguarda per lo più i sistemi di sicurezza che, nel nostro Paese, sfiora una quota pari al 35% del mercato. Al secondo posto troviamo gli assistenti virtuali come Alexa e a seguire le lavatrici e altri elettrodomestici per la pulizia. Il dato è variato nell’ultimo anno perché sono cresciuti del 12% gli acquisti per gli impianti di riscaldamento e climatizzazione. Tra questi spiccano caldaie, termostati e condizionatori smart che godono di grande popolarità per i benefici che apportano alla gestione dei budget domestici.

I requisiti del Superbonus 110%

Con un quadro del genere è chiaro che i sistemi domotici stanno entrando a far parte della quotidianità degli italiani per i vantaggi e la convenienza che è in grado di offrire. Sarà per questo che l’Ecobonus ha dato uno sprint decisivo per chi era in procinto di sistemare la propria abitazione e ottimizzarla dal punto di vista energetico. Il Superbonus, tuttavia, prevede precisi requisiti tecnici che trovi spiegati in dettaglio nella guida Enea.

In pratica le spese ammissibili per accedere alla vantaggiosa detrazione fiscale sono quelle che riguardano la fornitura la posa in opera di apparecchiature termiche, elettriche o meccaniche come anche quelle idrauliche e murarie necessarie per la realizzazione di impianti solari termici indipendenti o integrati. Inoltre copre le spese di smontaggio e dismissione di vecchi impianti di climatizzazione e quelle da sostenere per i lavori di adeguamento della rete di accumulo, distribuzione e trattamento dell’acqua. Infine le detrazioni riguardano la fornitura e l’installazione di tutti gli apparecchi elettronici, elettrici o meccanici per l’installazione di sistemi domotici per impianti termici e le relative spese per le prestazioni professionali.

Occhio ai criteri e alle sanzioni

Quindi per poter ottenere il Superbonus del 110% occorre rispettare i parametri che trovi all’articolo 11 del Decreto Mise, per il quale i dispositivi devono essere configurati in un certo modo. Nello specifico i dispositivi domotici devono poter consentire l’accensione e la programmazione periodica settimanale degli impianti da remoto e fornire la panoramica dei consumi energetici. Questo significa che i dispositivi devono essere realmente domotici perché devono offrire una lettura periodica dei dati attraverso sistemi intelligenti che studiano i consumi e aiutano le persone ad ottimizzarli.

Ovviamente i dispositivi installati devono essere certificati nel rispetto delle norme nazionali e locali rispetto a edilizia, sicurezza, efficienza energetica e urbanistica. Ricordiamo che sono anche previste sanzioni molto salate per i furbetti per cui, in ogni caso, dovrai conservare tutta la documentazione qualora dovessi essere sottoposto ad un controllo da Enea. Tra i documenti necessari, quindi, metti al sicuro fatture, ricevute dei pagamenti elettronici, delibere condominiali e copie delle comunicazioni di Enea al deposito della domanda.