#Tsurezuregusa101 cose da fare a Tokyo e in Giappone almeno una volta nella vita (Newton Compton Editori, 2020)

Chi pensa che si debba essere un po’ sadici per iniziare a leggere libri di viaggio in un periodo come questo, in cui è praticamente impossibile muoversi, manca certamente di fantasia. Questi giorni di fermo possono, invece, insegnarci a diventare dei sognatori (attività che si può fare benissimo dal divano di casa) e ad avvicinarci alla letteratura di viaggio con occhi nuovi, tornando curiosi e increduli come i bambini con le fiabe. Ho pensato proprio a dei piccoli racconti fiabeschi quando mi sono ritrovata a leggere 101 Cose da fare a Tokyo e in Giappone almeno una volta nella vita (Newton Compton Editori, 2020) di Antonio Moscatello, giornalista di Askanews, grande esperto e appassionato di Giappone. Gli episodi di questo libro non sono inventati ma lo stile del racconto è così avvincete che sembra di leggere delle favole, piccole storie attraverso le quali si può imparare molto.

Moscatello ha esordito come scrittore nel 2017 con Megumi – Storie di rapimenti e spie della Corea del Nord (Rogiosi editore, 2017) nel quale racontava la grammatica storia di Megumi Yokota, una ragazzina giapponese di 13 anni rapita da spie nordcoreane a Niigata nel 1977. Nel 2019 ha poi dato alle stampe Forse non tutti sanno che, sempre per Newton Compton Editori, una raccolta di divertenti aneddoti storici e di curiosità sul Sol Levante. Nel 2020 è sbarcato di nuovo in libreria con questo libro che più che una guida è, come scrive lui nell’introduzione “una mappa emozionale del Giappone, dove trovare tutto ciò che serve per percepire la “giapponesità”, senza ricadere in troppi stereotipi e luoghi comuni”. Le storie, brevi e avvincenti, possono essere lette in modo creativo, seguendo il percorso che più ci piace: dai bar “sgarrupati” di Shibuya a Tokyo, ai gorghi naturali di Naruto che incornicia l’isola di Shikoku, passando per la lettura di come imparare a “guardare la strana danza dei gesti dei macchinisti giapponesi”, ce n’è per tutti i gusti.

Infatti, lungi dal raccontare il già detto, in questo libro Moscatello ci accompagna nei luoghi più straordinari e meno conosciuti del Giappone, spiegandoceli nel suo stile ironico e divertente, e aggiungendo informazioni storiche e geografiche preziose. I racconti prendono spunto da esperienze dirette dello scrittore e la mappa biografica si mescola così a quella geografica del Giappone, dandoci l’impressione di avere sempre accanto un compagno di viaggio competente e generoso nell’informarci puntualmente su ogni cosa. 101 cose da fare, è certamente una lettura adatta per questo periodo sonnacchioso di fine inverno in cui attendiamo di ripartire (perché ripartiremo!), di riaprire, di tornare a fare perché ha la capacità di farci arrivare nel vero Giappone stando seduti, strappandoci pure qualche sorriso.

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