Il libro
Avvicinati e ascolta è l’invito che Charles Simic rivolge ai lettori e alle lettrici in questa straordinaria raccolta di liriche inedite. Con il suo solito sguardo ironico, empatico e irriverente, il poeta àncora i suoi versi alle molteplici sfaccettature del contemporaneo e, allo stesso tempo, esplora le profondità dell’esperienza umana, cercando in quegli abissi la scaturigine stessa della parola poetica.
La mia lettura
Sono nuova alla poesia di Simic, Come Closer and Listen, in Italiano il titolo è tradotto Avvicinati e ascolta, è in libreria dal 18 febbraio, io l’ho ascoltato.
Cosa ho sentito? Versi brevissimi, poesie che a volte hanno “sembianze” di haiku:
Un esempio è la poesia intitolata O immenso cielo stellato
“In cui vagano i nostri pensieri / come venditori ambulanti di Bibbie/ solo per trovarsi con le porte/ sbattute in faccia”
Il titolo è l’incipit da cui partono i versi, sono versi che affermano, dopo evidente riflessione e non lasciano spazio a contraddittorio.
Una cronaca della quotidianità.
In E’ un giorno come un altro
“La coppia di anziani strappa erbacce / fianco a fianco in giardino/ il cane subito alle loro spalle / che dimena la coda e vorrebbe aiutare”
Sembra il quadro di un impressionista, li vedete anche voi i due anziani e il cane?
C’è la vita e c’è la morte, la paura, la memoria, la perdita.
Lascia spiazzati quando infierisce con un solo verso come La mano che muove la culla:
“Tempo – l’assassino / che nessuno ha mai catturato”.
Spesso sono stata colta da un senso di smarrimento perché i versi di Simic ti conducono in una direzione che finisce nello spazio di poche parole per mutare lasciandoti con un senso di perdita.
Il seme della malinconia germoglia ovunque in questa raccolta e chiaro è il sentimento del poeta nei confronti di Dio che nella brevissima “In My Church “ ci lascia di pietra: “Con forse un paio di candele ancora accese / nella tua terrificante assenza / Sotto la maestosa cupola di tenebra” (il tuo si riferisce a Dio) “One or two candles still burning/ In your terrifying absence/ Under the dark and majestic dome.”
“The American Dream” è una poesia che evoca tempi lontani affogati in un presente che non è all’altezza neppure dei peggiori momenti passati.
“Mentre un predicatore in tv / chiede alla sua congregazione di pregare / e di mandargli dei soldi oggi stesso , / ecco ciò che chiamiamo Sogno Americano”
Io ho sentito chiare le radici, i ricordi di una terra d’origine lontana ma presente, è un marchio che lascia inquietudine e disincanto.
Charles Simic – Avvicinati e ascolta
Tlon edizioni – Introduzione di Moira Egan
Traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan
Pp 184 € 16,00 Testi in inglese e italiano