Il libro
C’era una volta, tanto tempo fa, nel mondo delle fiabe, una bellissima principessa di nome Biancaneve che sposò il Principe Azzurro in regime di separazione dei beni. Bambi cerbiatto nato fuori dal matrimonio, propose un’azione di riconoscimento nei confronti del proprio padre. Elsa e Anna nel Regno dei Ghiacci avviarono un’impresa a conduzione familiare. E tanto altro ancora. Gli istituti giuridici sono onnipresenti anche nel mondo delle fiabe. Anzi, proprio le fiabe ci forniscono degli ottimi esempi per comprendere il diritto! Grazie all’aiuto dei personaggi fantastici più amati di sempre, questo libro ti prenderà per mano per condurti in una materia tanto intricata quanto importante: il diritto di famiglia. Dalla promessa di matrimonio alla separazione, dalle convivenze alle unioni civili, dall’affidamento all’adozione, con un pizzico di magia tutto sembrerà più semplice e chiaro.
La mia lettura
Quando pensiamo all’amore e alla famiglia ci vengono in mente i sentimenti non il quadro normativo che è sotteso a due aspetti fondamentali della nostra vita di esseri umani.
Eppure i sentimenti e il diritto sono collegati, il collegamento risiede nella cosiddetta fenomenologia sociale della giuridicità, nei valori morali che necessitano di tutela e il diritto di famiglia è “una parte tanto affascinante quanto delicata del diritto civile” come spiega l’autore, Ivan Allegranti nella prefazione a La Famiglia.
C’era una volta, quindi, un padre single e neppure troppo giovane, Geppetto, che insieme a Pinocchio e pur senza una figura materna, rappresentano una famiglia.
Geppetto e Pinocchio si fa fatica ad inquadrarli nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali perché essa sancisce che l’uomo e la donna si sposano per fondare quella che giuridicamente viene considerata una famiglia.
L’art 29 comma 1 della nostra Costituzione quando definisce la famiglia dice: “società naturale fondata sul matrimonio”.
Quanti sacrifici ha fatto Geppetto per quel figlio? Eppure i loro diritti avrebbero avuto maggior tutela a patto che il falegname costituisse una famiglia tradizionale per esempio con la Fata Turchina.
La fiaba di Pinocchio è del 1883 eppure racconta la nascita di un figlio che non coinvolge una madre sia fisicamente sia psicologicamente, è la figura paterna che ha il ruolo di generare e di supportare il figlio anche emotivamente.
E’ una paternità materna.
“Essendo la famiglia fondamentale per l’ordinamento giuridico e per lo Stato in quanto organo pubblico, la maggior parte degli atti che la disciplinano sono atti tipici (in cui il margine di discrezionalità o scelta della famiglia è limitato e per cui non è consentito predisporre atti diversi da quelli stabiliti dalla legge”.
Nelle fiabe i matrimoni sono spesso un momento topico, il matrimonio più romantico che tutti ricordiamo è certamente quello tra Biancaneve e il Principe Azzurro, ma dove possiamo trovare una definizione precisa di matrimonio?
Sappiamo che la legge lo considera un negozio giuridico bilaterale e questo ha ben poco di romantico ma di fatto al netto dei sentimenti questo è.
In Italia, diamo molta importanza a tutte le fasi che portano a concludere il negozio giuridico del matrimonio. La promessa, per esempio, è una cosa celebrata (tranne da me e mio marito che siamo andati da soli e di corsa in comune prima dell’ufficio, abbiamo messo le firme d’ordinanza e poi via a lavorare) perché attraverso la scrittura privata che ne deriva ci si impegna a contrarre matrimonio come prevede l’art 84 del codice civile.
Nella fiaba di Biancaneve lei bacia una colomba e la invia come tramite al Principe che fa lo stesso, ecco che suggellano la promessa di unirsi in matrimonio!
Il “Sì lo voglio” degli sposi viene dopo la lettura degli articoli 143, 144 e 147 del codice civile, se Biancaneve e il Principe Azzurro si fossero sposati in tempo di Covid, una volta espletate le pubblicazioni e gli obblighi di legge, avrebbero potuto pronunciare il loro Sì anche su Zoom e il matrimonio sarebbe stato valido.
Ivan Allegranti racconta “La famiglia e il suo regime patrimoniale” servendosi della fiaba di Frozen.
Cosa impedisce ad Anna (figlia del re del Regno dei Ghiacci) a sposare Hans, il principe delle Isole del Sud?
Elsa, la sorella di Anna non vuole che Hans condivida i beni della famiglia quindi qualora volesse regalare ad Anna la sua parte del castello di Arendelle senza far ricadere il dono nella comunione legale, farà in modo che nel rogito venga esclusa la comunione dei beni.
Con la fiaba di Bambi viene affrontato l’argomento spinosissimo dei figli nati fuori dal matrimonio.
“Affinchè sussista il rapporto di filiazione, e quindi Bambi possa essere ritenuto dalla legge figlio di qualcuno, è necessario che venga riconosciuto da uno o da entrambi i genitori oppure che la paternità venga accertata giudizialmente.”
Con linguaggio tecnico e precisi riferimenti giuridici, Ivan Allegranti spiega il diritto di famiglia. Il tono narrativo è colloquiale dunque alleggerisce gli argomenti che necessitano di attenzione, le doti divulgative dell’autore sono tali da rendere la lettura piacevole oltre che interessante.
Un libro che io vedrei bene nella categoria “young adult” perché adempie perfettamente al compito di utilizzare le fiabe come ambiente di apprendimento.
E’ una lettura molto interessante anche per genitori che vogliono spiegare ai figli le norme su cui si fonda il diritto di famiglia ed è sicuramente un ottimo strumento per gli insegnanti.
Per me che ho una formazione giuridica è stata una lettura che ho trovato intelligente, originale e divertente.
La famiglia di Ivan Allegranti
Edizioni Lucerne
Pp 165 Copertina flessibile € 16,00