Che cosa significa «tamarro»?

Che cosa significa «tamarro»?

Il termine “tamarro” indica una persona dai modi rozzi, volgari e appariscenti. Viene utilizzata nel gergo giovanile con accezione dispregiativa, spesso anche come aggettivo riferito a oggetti o a comportamenti (il tipo di linguaggio usato, il tipo di veicolo guidato o il tipo di vestiario). Per il Sabatini Coletti è tamarro “il giovane provinciale o di periferia che si sforza di adeguarsi ai modi di vita cittadini, ma in maniera eccessiva, volgare”.

La parola proviene dal parlato colloquiale del sud Italia e deriva probabilmente dall’arabo tammār, che significa “venditore di datteri”. I dialetti italiani sono ricchi di termini dal significato simile, che variano da regione a regione: tarro, zarro, zamone (utilizzati perlopiù nel nord Italia), gabibbo (termine usato a Genova), zambro e cozzalo (in Puglia), solo per citarne alcuni.

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