La saga di Harry Potter è finita e ora è un social network

La saga di Harry Potter è finita e ora è un social network

Quando nel 1997 la casa editrice Bloomsbury pubblicò per la prima volta “Harry Potter e la Pietra Filosofale”, i bambini erano ancora abituati a sfogliare le pagine dei libri. Oggi Joanne Rowling, l’autrice della serie che ha venduto oltre 400 milioni di copie, vuole avvicinare anche il pubblico dei più piccoli, i così detti “nativi digitali”.

Nasce così l’idea di “Pottermore”, un social network interamente dedicato alla saga di Harry Potter e sviluppato con il supporto di Sony. Il sito, che nella sua versione beta aveva un pubblico “limitato” a un milione di utenti, è stato aperto a tutti durante il week end del 14 aprile. Chiunque ora può iscriversi gratuitamente e vivere un’esperienza fortemente interattiva. Esiste anche la versione in italiano.

Un po’ videogame un po’ approfondimento, Pottermore si presta ad essere vissuto a diversi livelli. E’ possibile “giocare” iscrivendosi a Hogwarts, facendosi smistare in una delle Case della scuola di magia (Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde) e partecipando alle avventure della saga. Ma si può anche approfondire la propria conoscenza del “mondo” di Harry Potter. Oltre ai testi presi dai libri, sono infatti disponibili contenuti mai pubblicati all’autrice, tra cui il racconto di come Zio Vernon e Zia Petunia si sono conosciuti e fidanzati, e viene spiegato come siano nati molti dei nomi che compaiono nella storia. Una sezione del sito è dedicata alla enciclopedia di Harry Potter, un progetto che la Rowling ha in mente da tempo e che ora sta vedendo finalmente la luce. Qui, ma non solo, gli utenti potranno portare i propri contributi di fantasia per colmare lacune e aggiungere storie.

Sul sito sarà anche possibile acquistare gli audiolibri e la versione e-book degli scritti, anche se finora sono disponibili solo la versione inglese e americana. Quella in italiano è attesa nelle prossime settimane.

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