Cambio al vertice in Campidoglio. Da ieri l’ex assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Ghera è il nuovo assessore ai Lavori Pubblici. Paradossi della giunta a porte girevoli di Gianni Alemanno.
Assessori che vanno, assessori che vengono. Solo un mese fa alcuni esponenti della squadra capitolina si erano dimessi per tentare il salto in Consiglio regionale. Una scelta di rispetto istituzionale, a dire il vero piuttosto obbligata. Per partecipare alla campagna elettorale, a fine gennaio avevano lasciato il Campidoglio in tre: il responsabile Trasporti e Mobilità Antonello Aurigemma, l’assessore all’Ambiente Marco Visconti e, appunto, Ghera.
Ma il voto alle Regionali ha diviso il destino dei tre assessori. Ai primi due il passaggio è riuscito. Eletti in Consiglio regionale, a breve si trasferiranno alla Pisana. Al terzo, no. Le circa 5mila preferenze raccolte da Ghera non sono state sufficienti per ottenere un seggio. Poco male. A Roma una poltrona non si nega quasi a nessuno.
E così dopo un mese le dimissioni rientrano e l’assessore ritrova il posto in giunta. Ieri il sindaco ha salutato il responsabile-meteora dei Lavori Pubblici. Già collaboratore di Ghera, Massimo Milani lascia dopo neanche quattro settimane per fare spazio al suo predecessore.
L’opposizione si scatena. Parla di «giunta dei trombati» il segretario del Pd romano Marco Miccoli. Più signorile, il deputato democrat Roberto Giachetti ricorre a una citazione cinematografica per criticare le «sliding doors» del Campidoglio. «Più che una giunta municipale – ironizza il consigliere comunale Dario Nanni – è una raccolta di vuoti a perdere».
Gianni Alemanno si stupisce. Quale polemica? Nell’accettare le dimissioni dell’assessore “interinale” Milani, il sindaco spiega: «Ringrazio Massimo Milani per il lavoro svolto in questo mese e per la sua disponibilità ad assumere un incarico necessario a evitare conflitti istituzionali per Fabrizio Ghera che, come assessore di Roma Capitale, non poteva essere anche candidato alla carica di consigliere alla Regione Lazio. Terminate le elezioni, Fabrizio Ghera è tornato pienamente disponibile a riprendere l’incarico come assessore».
I soliti maligni giustificano la generosità del sindaco guardando alle prossime elezioni. Tra qualche mese i romani torneranno al voto per eleggere il nuovo primo cittadino. Come già anticipato, Gianni Alemanno è pronto a ricandidarsi. Ecco perché l’apertura a Ghera – passato nel frattempo con Fratelli d’Italia – per qualcuno non sarebbe altro che un riconoscimento alla nascente formazione politica. Un partito, quello di Giorgia Meloni, che in città ha un seguito importante. Forse decisivo per la scelta del prossimo sindaco.