I moti di Stonewall, chiamati anche “rivolta di Stonewall” dal movimento gay statunitense, furono una serie di violenti scontri fra gli omosessuali e la polizia a New York. La prima notte degli scontri fu quella di venerdì 27 giugno 1969 poco dopo l’1:20 di notte, quando la polizia irruppe nello “Stonewall Inn”, un bar gay in Christopher Street nel Greenwich Village.
La comunità animata dalle organizzazioni omofile nei due decenni precedenti aveva creato l’ambiente ideale per la nascita di un movimento per la difesa dei diritti dei gay. A di luglio, a New York, si formò il Gay Liberation Front (Glf). Per la fine dell ’anno il Glf comparve nelle città e nelle università di tutti gli Stati Uniti. Organizzazioni simili vennero presto create in tutto il mondo: Canada, Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Australia e Nuova Zelanda. In Italia, un movimento omofilo che preparasse il terreno al riconoscimento di diritti per le coppie omosessuali nacque intorno al 1971.
L ’anno seguente alle rivolte, in commemorazione dei moti di Stonewall, il Glf organizzò una marcia dal Greenwich Village a Central Park. Tra i 5mila e i 10mila uomini e donne vi presero parte, nacque così il “Gay pride”. Da allora, molte celebrazioni del gay pride in tutto il mondo scelgono il mese di giugno per le parate e gli eventi che commemorano “la caduta della forcina che si udì in tutto il mondo”. “Stonewall” è considerato, da un punto di vista simbolico, il momento di nascita del Movimento di liberazione omosessuale in tutto il mondo. Per questo motivo il 28 giugno è stato scelto dal movimento Lgbt come data della “Giornata mondiale dell ’orgoglio Lgbt” o “Gay pride”. Nel 1995, sull ’episodio è stato prodotto un film celebrativo rivolto al grande pubblico: “Stonewall”.