Trans obbligati a divorziare: è violazione dei diritti?

In attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale della legge che impone la perdita dello status di coniuge in conseguenza del cambiamento del sesso. La domanda che ci viene automatica è se la legge (n. 164/1982 all’art. 4, ma anche n. 898/1970 all’art. 3 n.2 lett.g) che obbliga il transessuale al divorzio rispetta i diritti e le libertà previste nella nostra carta costituzionale.

Libertà di sposarsi. Libertà di cambiare sesso (con sentenza del Tribunale che prima autorizza il cambiamento e poi rettifica l’attribuzione del sesso nell’atto di nascita). Poi imposizione a divorziare. Quindi costrizione a perdere lo status di coniuge. Perché? Non è questa una violazione del diritto all’autodeterminazione? Lo scioglimento del vincolo matrimoniale non è un diritto personale costituzionalmente garantito? Queste sono le domande a cui la Corte Costituzionale darà certamente risposta. Aspettiamo di conoscere la sua determinazione.

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