Il nuovo tormentone estivo, come in un romanzo di John Le Carrè da leggere sotto l’ombrellone, è ormai diventato lo spionaggio Usa nei confronti dei paesi dell’Unione europea. Il famigerato Datagate: una enorme raccolta di dati elettronici e telefonici da usare nella lotta contro il terrorismo di cui gli Usa abuserebbero. I giornali sono pieni di umori scandalizzati, anche giustamente, i leader europei si mostrano sorpresi, gonfiano i muscoli, riempiono di aggettivi forti i comunicati stampa dei propri staff. Certo oggi è tutto moltiplicato e amplificato dalla potenza della tecnologia ma se si parla con gli esperti ti dicono che siamo davanti ad un gioco delle parti e alle mezze ammissioni perchè così vanno le cose. Il classico imbarazzo da fuga di notizie che, ogni governo, non vorrebbe mai diventasse patrimonio pubblico. Senza scomodare la ruvidezza di un Vincent Cannistraro, per trent’anni in servizio alla Cia, che intervistato dal Corriere dice senza mezzi termini «non c’è da scandalizzarsi, è la nostra prassi e la seguite anche voi…», è forse più interessante chiosare la seconda parte del suo ragionamento, perchè rompe (fino a prova contraria) una certa ipocrisia politicamente corretta. «Anche i paesi nostri alleati, l’Italia ad esempio – continua Cannistraro – hanno programmi di intercettazioni simili al Prism, (…) Noi, voi, gli inglesi, i tedeschi, i francesi insomma tutti gli stati membri della Nato si scambiano informazioni così ottenute per difendersi dal nemico comune…». E proprio parlando di Nato, ci viene in mente la frase celebre, a quel tempo (nel 1976) scabrosa a sinistra ma certamente lucida, in cui Enrico Berlinguer ammise di sentirsi più al sicuro sotto l’ombrello della Nato. Forse ogni tanto bisogna ricordarlo: la guerra fredda è finita; il pericolo rosso pure; la Nato andrebbe probabilmente rivoltata come un calzino, adeguandola o riformandola, ma esiste ancora. Le democrazie vanno in imbarazzo davanti a questi scoop tuttavia queste sono le regole del gioco, piaccia o meno gli Usa sono sempre egemoni (almeno in Occidente) e le minacce non sono finite con il muro di Berlino…