Google cancella il tempo libero pagato ai dipendenti

Lo dice un ex dipendente a “Quartz”

L’iniziativa era lungimirante. Di quella lungimiranza che si può trovare solo tra le menti illuminate della Silicon Valley. Ma, a sentire Quartz, anche nella valle delle valli qualcosa sta cambiando. Google avrebbe abbandonato la regola del “20% del tempo”, che permette ai dipendenti di dedicare il 20% delle ore lavorative ad altri progetti, diversi da quelli commissionati dalla società. Nonostante grazie al “20% time” siano nati prodotti milionari come Gmail, AdSense, Google Talk e Google News, qualcosa ora sembra essere cambiata.

Secondo quanto ha rivelato a Quartz un ex dipendente di Big G, che ha preferito restare anonimo, la corsa affannosa di Google per restare leader della Rete avrebbe portato ad accantonare il “20% time”. Il benefit era stato uno dei cavalli di battaglia di Larry Page e Sergey Brin al momento del lancio del loro progetto nel 2004. Così, avevano detto, si coltiva la creatività dei dipendenti (e la fortuna di un’azienda).

Ma, davanti alle esigenze di mercato, ora il benefit sembrerebbe in estinzione. Prima tra i Googler sarebbe circolata una nota secondo la quale gli ingegneri per accedere al “20% time” avrebbero dovuto avere il permesso dei loro superiori. Poi, la dirigenza di Mountain View ha chiesto ai capi reparto di applicarlo sempre meno, preferendo ore lavorative al 100 per cento. 

La decisione sembra in linea con altre scelte prese da Larry Page dal 2011 in poi. Sei mesi dopo aver preso le redini della società, ha annunciato che i dipendenti si sarebbero dovuti concentrare su pochi progetti in corso, abbandonando di fatto i Google Labs, luoghi di fermento, sperimentazione e innovazione nei quali sono nate e si sono sviluppate molte idee del gigante di Mountain View. Inclusi i famosi Google Glass.  

Alcuni dipendenti, in realtà, hanno risposto all’articolo comparso su Quartz sostenendo che il “20% time” non sarebbe morto, ma che si sarebbe trasformato nel “120% time”. Le menti creative sono benvenute, insomma, ma dopo aver concluso l’intera giornata lavorativa.