Letta stabilizza i precari. Ma chi farà la selezione?

“Mai più contratti a termine nella Pa”

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per «il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni e quello in materia di occupazione nelle pubbliche amministrazioni».

PRECARI PA – Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha annunciato una «soluzione strutturale del problema del precariato», precisando che verranno «tipizzate e ridotte le forme di lavoro flessibile».

«Si è deciso di dare una soluzione definitiva al problema del precariato nella pubblica amministrazione e per evitare le scorciatoie che permettavano di eludere il concorso per entrare nell’impiego pubblico. Ci sarà una selezione per stabilizzare i precari e verrà fatto un censimento per tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione», ha detto il premier.

«Mai più contratti a termine che non siano eccezionali e temporanei perché temporanei è la prestazione richiesta», ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia. «Il contratto tipico prevalente sarà il contratto a tempo inderminato. I contratti a termine senza motivo sono nulli di diritto. Chi li fa ne risponde personalmente». E sui precari della pa da stabilizzare ha annunciato che verranno effettuate «procedure selettive perché si scelgano i migliori tra coloro i quali hanno contratti a termine di almeno i tre anni».

Annunciata anche l’assunzione dei testimoni di giustizia nella pubblica amministrazione. Più una norma che obbliga ad assumere tutti i vincitori di concorso che non sono stati assunti nella pa. Non solo, anche coloro che sono risultati “idonei” ma non vincitori nelle «graduatorie più recenti» saranno presi in considerazione. 

Il Ministero dei Beni, le attività culturali e il turismo, grazie al decreto sulla Pubblica amministrazione, potrà inoltre assumere personale già nel 2013, in deroga alla legge sulla «Spending review», nel limite del 20% delle unità cessate nel 2012. Questa norma permetterà l’assunzione di oltre 150 dipendenti. Inoltre, gli istituti culturali saranno esenti dal taglio del 10% della spesa per studi e incarichi di consulenza.

Previste anche norme più veloci per il trasferimento del personale nella giustizia civile, settore che soffre di gravi ritardi. Nel pacchetto sulla pubblica amministrazione c’è anche l’assunzione di 1.000 vigili del fuoco. Un investimento che segnala «un’attenzione profonda rispetto ai problemi del nostro territorio», ha aggiunto Letta.

TAGLI – In vista nuovi tagli alle spese per consulenze e auto blu, il blocco del turn over e la gestione degli esuberi. Meno 20% per le auto blu che, come ha ricordato D’Alia, avrebbero un costo di «1 miliardo di euro». Un milione e 200 mila euro invece, ha ricordato il ministro, il costo delle consulenze nella pa. 

FONDI STRUTTURALI – Il presidente del Consiglio ha aggiunto: «Purtroppo non riusciremo a usare in questi sette anni tutte le risorse disponibili dai fondi strutturali europei».

Arriva l’agenzia per la coesione territoriale per coordinare la gestione dei nuovi fondi Ue in arrivo per il ciclo 2014 – 2020: sul tavolo ci sono 30 miliardi. L’agenzia avrà tre funzioni: «monitoraggio e sorveglianza dell’andamento dei programmi operativi in cui sono impegnati i fondi; attività di sostegno alle autorità regionali o nazionali impegnate nella gestione dei programmi operativi; possibilità di intervenire nella gestione di alcuni programmi in sostituzione delle autorità di gestione che presentino gravi ritardi». Servirà, ha detto il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia, a «rafforzare la capacità di coordinamento nazionale nell’uso dei fondi». 

RICERCA – Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha annunciato anche procedure di semplificazione per l’immissione in ruolo dei ricercatori.

NORME ANTICORRUZIONE – Previste norme per il rafforzamento lotta alla corruzione e per la trasparenza nella pa attraverso, con la concentrazione delle competenze nella Civit (Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche), che racchiuderà anche la funzione della valutazione dei dipendenti pubblici. 

Anche l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) avrà al suo interno una sezione autonoma per la valutazione attività e performance personale e uffici.

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