Tutti sanno quanto siano pericolosi i flirt in ufficio, le relazioni sul posto di lavoro, le intese troppo intense tra vicini di scrivania. Il lavoro è una cosa, la vita privata/sentimentale un’altra. Chi si attiene a questa massima evita, con saggezza, tutta una serie di guai.
Adesso però, la tecnologia sembra voler fare un passo indietro, con una nuova app. Si chiama LinkedUp ed è un mix tra LinkedIn e Tinder, la app di dating del momento. La differenza però è che Tinder si basa sui contatti e sui like di Facebook. Questa, invece, su LinkedIn, che è più “serio”, almeno perché si parla di contatti di lavoro.
Il vantaggio, come spiegano qui, è che si possono vedere dettagli importanti nella scelta del partner. Ad esempio, che lavoro fa, da dove viene, cosa fa nella vita, dove ha studiato. Che poi, sostiene Max Fisher, fondatore della app, «sono anche le cose che le persone si chiedono al momento del loro primo incontro».
I dubbi aumentano, allora. Non c’è solo la pericolosa (ma forse anche per questo attraente) mescolanza tra lavoro e flirt, ma anche l’abbattimento del consueto frasario con cui, quando capita, si è soliti rompere il ghiaccio tra le persone. Sarà il caso di inventarne uno nuovo.