Cosa dovete fare se vi trovate dispersi, alla deriva, in balia degli elementi, in pieno oceano? Non ve lo auguriamo, com’è ovvio, ma in caso dovesse capitarvi (non si sa mai) ci sono delle best practice da seguire che potrebbero (potrebbero) salvarvi la vita – sempre che non ci restiate troppo a lungo.
Per cui, dal Racconto di un naufrago di García Marquez al meno noto José Salvador Alvarenga (pescatore finito alla deriva per una tempesta e sospinto dalla corrente dalla costa del Messico alle Isole Marshall, per un totale di 16 mesi), sopravvivere quando si rimane in mare si può.
Riparo
Non buttar via nessun vestito. Più livelli possono tornare utili nelle notti fredde, mentre di giorno sono un ottimo riparo per la testa dal sole battente.
Acqua
Acqua di mare? Mai e poi mai. Lo sanno tutti, non si può bere e soprattutto fa malissimo. L’unica soluzione è riuscire a resistere e sopportare il caldo e la sete. E soprattutto pregare che prima o poi piova. In quel caso i vestiti possono tornare utili, se avete un cappuccio (mai imbarcarsi senza). E se avete anche stivali meglio, o borse di plastica. Attenzione, però: le prime gocce serviranno a pulire i vostri contenitori improvvisati, perché l’acqua del mare avrà depositato il sale sulla loro superficie.
Cibo
Quando si è dispersi in mare con la barca si mangia quello che passa il convento, cioè pesce (se vi riesce, anche tartarughe). L’ombra della barca è utile perché attrae pesci. Per prenderli, si possono usare pezzi di gioielli (se ne avete) o del telefono (un sacrificio necessario) come esca. Per la lenza possono tornare utili i lacci delle scarpe. Tutto ciò che non mangiate è meglio metterlo da parte e conservarlo.
Salvataggio
Se qualcuno è riuscito a salvarsi soltanto arrivando alla costa, se qualcuno vi viene a salvare è anche meglio. Per cui bisogna armarsi di pazienza. Guardare le nuvole, far passare il tempo, giorno dopo giorno. E se vedete qualche nave passare fate segnali con specchietti o pezzi di vetro per riflettere la luce del sole. Un riflesso del genere, in una bella giornata può essere visto a chilometri di distanza.