Quello che sappiamo su #facebookdown

Quello che sappiamo su #facebookdown

Eduardo, sai qual è la differenza tra noi e gli altri? Noi non crashamo mai! (The Social Network, 2010)

La fredda cronaca

Tra le 9 e le 10 di stamattina (ora italiana) la home page di Facebook e altre pagine del popolare social network hanno smesso di essere visibili per circa quindici minuti. Al loro posto, un laconico messaggio: «Sorry, something went wrong». Il Fatto Quotidiano riporta che tale interruzione ha interessato almeno quindici paesi in tutto il mondo. 

I precedenti

L’ultimo crash del social network di Mark Zuckerberg risale al 9 maggio 2014, quando un numero di utenti non furono in grado di accedere ai loro account. Prima di allora, successe anche nell’ottobre 2013, ma allora si trattò di un’operazione di manutenzione programmata.

La portata dell’evento

Se pensate un evento del genere sia una cosa irrilevante, probabilmente non vivete sul pianeta Terra o siete appena arrivati nel 2014 con una macchina del tempo. Questo, ad esempio, è il numero di tweet su Twitter con #facebookdown come trend topic: solo in Italia ci sono stati circa seimila tweet in trenta minuti. 

E Twitter gode

Tipico grafico che si commenta da solo, questo: la crescita del traffico su Twitter durante #facebookdown. Tutti a chiedersi, ovviamente, cosa fosse successo a Facebook.

Instant marketing

Mentre tutti erano su Twitter, qualcuno ha deciso di lavorare e approfittare del crash di Facebook. Chi si occupa del marketing di Kit Kat, ad esempio, che ha messo su Twitter un’immagine dell’homepage in crash del social network associata alla frase «Qualcuno si sta prendendo una pausa» che parafrasa il famoso slogan «Have a break» del popolare snack della Nestlé.

Lo stesso hanno fatto quelli del succo di frutta Oasis, che hanno diffuso una foto pseudo-apocalittica con le mascotte dei loro succhi di frutta: «Non funziona Facebook, è la fine del mondo»

Facebook si scusa, ma non spiega

«Stamattina, abbiamo avuto un problema che non ha permesso ai nostri utenti di accedere al social network. L’Abbiamo risolto in fretta e ora la funzionalità è di nuovo al 100%. Ci dispiace per gli inconvenienti che ciò potrebbe aver causato». Questa la laconica dichiarazione che un manager di Facebook ha rilasciato al Guardian, che aggiunge: «Non hanno spiegato cos’ha causato il problema, ma è probabilmente qualcosa di grosso. Un problema ad un singolo server non può aver causato i problemi cui abbiamo assistito oggi.

X