Come la pensano gli italiani lo si può comprendere anche dalle lettere ai giornali. C’è un sito, in Italia, che, quotidianamente, pubblica le lettere più interessanti, www.carodirettore.eu, nato per iniziativa dell’Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano. Linkiesta ne propone qualcuna, rimandando al sito i lettori che vorranno avere un panorama ancora più vasto di ciò che gli italiani scrivono ai giornali, quotidiani e periodici.
Il giudice non firma e noi aspettiamo
La paralisi della giustizia non sarà colpa dei giudici, però la sentenza che riconosce a mio suocero l’assegno di accompagnamento è stata emessa ad Aprile e al patronato ci dicono che siamo ancora in attesa che il giudice la firmi. Idem per la perdita di possesso di un’auto: all’ufficio del giudice di pace ci dicono che il giudice ha sentenziato oltre un anno fa, ma non ha ancora firmato la propria sentenza.
Emanuele Lombardi, Repubblica, 12 settembre
Quando a portare legalità è l’arrivo dei migranti
Messina, quartiere Bisconte. Un quartiere non facile, povero e malfamato. Su decisione della prefettura, tra qualche settimana riaprirà la caserma Gasparro per accogliere alcuni migranti salvati nell’operazione Mare Nostrum. La notte del 4 settembre, un’auto con una tanica di carburante a bordo è stata lanciata contro la caserma. Subito dopo sono anche stati sparati 5 colpi di pistola contro l’auto che si è incendiata. Secondo la polizia, l’ipotesi più accreditata del gesto è quella di «un’intimidazione per far desistere le istituzioni dal portare nella caserma i profughi: con la presenza delle forze dell’ordine i criminali non riescono a organizzare lo spaccio di droga ». Sembra quasi una notizia comica-grottesca, invece è una paradossale realtà: per garantire la legalità e il controllo di un territorio serva la presenza dei migranti. A questo punto, da cittadino messinese e italiano, mi auguro che i migranti vengano accolti in tutti i quartieri malfamati di Messina e d’Italia. Magari sarà la volta buona che gli africani salvino Quarto Oggiaro, che i palestinesi cambino Scampia, che i siriani risveglino Zen, che l’Italia diventi più giusta.
Lettera firmata, Repubblica, 12 settembre
Riforme: cominciamo ad accorpare i minicomuni
Stando alle ultime indicazioni, ci sono almeno 3.000 comuni italiani che non hanno deliberato l’aliquota Tasi nei tempi previsti. Da un lato i comuni si lamentano per la mancanza di fondi a disposizione, dall’altro non riescono neppure a stabilire quanto i cittadini devono pagare. A mio avviso, questo dovrebbe far riflettere, in tema di riforme istituzionali, sulla necessità di intervenire sull’assetto territoriale dello Stato: incominciamo ad accorpare i comuni con meno di 3.000 abitanti perché rappresentano solo un centro di spesa.
Giorgio Galli, Corriere della Sera, 12 settembre
Sanzioni contro la Russia e non contro il Qatar: Perché?
Nonostante il ritiro di oltre la metà delle sue truppe, la Russia è ancora sanzionata. Le conseguenze per l’Europa saranno drammatiche. Perché Obama e l’Onu non usano la stessa fermezza con il Qatar, reo di armare l’Isis?
Giuly Pleight, Corriere della Sera, 12 Settembre
Che sarebbe accaduto se l’orsa avesse ucciso il fungaiolo?
L’orsa Daniza, uccisa da una dose eccessiva di narcotico, sta creando grande scalpore. Proviamo a invertire le parti. Se l’orsa avesse ucciso il cercatore di funghi che sarebbe accaduto? Se al posto dell’orsa che uccide capre, mucche e quant’altro trova sulla sua strada, fosse stato uno squilibrato che uccide bimbi, donne, eccetera, ci sarebbe tutta questa falsa mobilitazione?
Nico Koper, Corriere della Sera, 12 settembre
In Camus e papa Francesco la stella polare per docenti e studenti
Invio anche ad Avvenire la lettera che ho scritto ai miei colleghi e studenti come strumento di riflessione comune sul nuovo anno scolastico. “Tornare a scuola è sempre una sfida, lasciar vincere la noia, il già visto e già detto, il consueto lamento, oppure issare le vele e riprendere l’avventura della conoscenza. Non credo alle promesse delle riforme che anche quest’anno si discutono: l’univa vera riforma è quella che possiamo fare nel nostro cuore, di insegnanti e studenti, poter riaccendere insieme quella curiosità nuova e quel desiderio di verità di cui siamo fatti. Offro come sempre ai miei ragazzi e ai miei colleghi due citazioni che mi hanno colpito e che, per chi vorrà, possono indicare la Stella Polare del nostro cammino di questo anno. La prima è di Albert Camus: “Essere uomo, questo io desidero”. La seconda di papa Francesco: “Educare è come un atto d’amore, è come dare la vita”. Buon inizio”.
Stefano Bolla, Avvenire, 12 settembre