Come scrivere una lettera d’amore per persone moderne

Come scrivere una lettera d’amore per persone moderne

Quando si parla d’amore scordatevi le mail. Il sentimento vuole una sua estetica, e l’estetica è fatta di parole dolci come nuvole e oggetti veri come la carne. O la carta. I pensieri devono atterrare sulle cose, la presenza dell’amato/a deve essere reale. Il cuore deve battere sul serio, il sorriso nascere sul viso, il respiro farsi affannato, la vista oscurarsi all’improvviso (e così via, Saffo e Catullo lo dicevano meglio, ma è la stessa cosa da sempre).

Per questo, la lettera d’amore deve essere cartacea. E non una carta qualsiasi. Questa guida di The Atlantic, qui rivisitata, è necessaria per chi, nativo digitale o digitale acquisito, non sa come muoversi nel complicato mondo delle buone usanze di una volta.

Carta
Certe volte, per scrivere un messaggio, basta un biglietto ricavato dai tovaglioli dei bar della stazione, dal retro di un volantino dei Focolarini. In questo caso no. La carta deve essere seria, roba di qualità. Si deve andare per cartolerie, e cercare carta di cotone pressata a mano. Qui si parrà la vostra nobilitate. La carta dice l’uomo, del resto: la morbidezza elegante del vostro carattere sarà dolcezza per le dita tremanti dell’amato/a. Il cotone suggerisce, in modo allusivo, anche alle lenzuola dove vorrete incontrare il vostro amore. E la resistenza del materiale supererà le letture e le riletture del tempo. E infine sarà ancora lì, testimone perenne, anche quando lei/lui sarà sposata/o a un altro, molto meno letterato.

Inchiostro
Solo nero. Potrete scegliere tra i vari tipi di nero, ma deve essere nero. L’amore comunica con la notte, e della notte deve avere le sembianze. Il blu è audace, ma poco serio. Il rosso è ridicolo. Altra scelta non è nemmeno da contemplare. Il nero è nobile, elegante, serio. E macchia in profondità, come le parole che dovrete usare.

Testo
Si deve pensare come Shakespeare, ma scrivere come Pascal. Cioè, almeno nelle intenzioni, scrivere poco. Distillare il sentimento, pesare le parole. Se sono poche, sono più pesanti e più significative. Evitare di intossicare il lettore con metafore ardite/scontate/risibili. La vostra lettera sarà riletta anche quando la passione non ci sarà più, e niente potrà apparire più ridicolo e buffo di una lettera d’amore scritta di getto.

Il saluto iniziale
Mai partire con il piede sbagliato. Evitare il nome del destinatario (è ovvio che vi rivolgete a quella persona), evitare superlativi, vezzeggiativi, formule vuote. Se è possibile, evitate il saluto iniziale. E passate al corpo.

Il corpo
La lettera d’amore è, per definizione, un messaggio in sé. Non deve dire nulla, se non testimoniare la sua stessa esistenza. Ogni informazione che contiene (che non sia una richiesta di appuntamento) è del tutto superflua. Per cui bisogna buttare tutto sullo stile: deve essere elegante, un minimo formale (il suo è “profumo”, non “odore”, ad esempio). Qualche citazione – meglio se allusiva, nascosta – va bene, purché non sia Fabio Volo. Shakespeare va bene, come tutti i poeti romantici inglesi, Rostand e anche Jacques Prévert. Neruda è ottimo da saccheggiare, soprattutto per le metafore. “Fiore del mondo”, ad esempio, è una metafora bellissima. Usatela. Evitate invece i disegni, se non siete davvero bravi.

Il saluto finale
Anche questo è rischioso, come passo. Meglio concentrarsi sull’ultima parte del corpo della lettera: spremete amore senza pietà, usate toni, chiaroscuri, fraseggi efficaci. E come in una sinfonia, chiudete col botto. E siate audaci, per cui, il saluto finale, saltatelo.

Firma
Usate le iniziali.

Consegna
Evitare consegne fatte di persona, magari con la gestualità veloce e circospetta del pusher, o della nonna che dà la mancia. Evitare consegne notturne (la vostra metà vuole dormire). Affidatevi a un messaggero, mezzano della passione, galeotto, intermediario. Se possibile, evitate che sia più bello/a e attraente di voi.

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